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Bari. Controlli della polizia nelle stazioni ferroviarie finalizzati al contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina

I controlli della Polizia nelle stazioni. (foto P.S.) ndr.

di Redazione

BARI, 1 GIU. (C. St.) - Nella mattinata di ieri, la Polizia di Stato ha intensificato i controlli nelle zone sensibili delle Stazioni ferroviarie ed a bordo treno nei convogli per il trasporto regionale e di lunga percorrenza, finalizzati al contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina. Numerosi irregolari sono stati fermati e controllati nelle Stazioni ferroviarie di competenza del Compartimento, in particolare di Taranto, Metaponto e Termoli. In particolare gli uomini della Sezione Polizia Ferroviaria di Taranto hanno rintracciato cinque minori egiziani, che avevano tentato di partire per Roma privi del biglietto di viaggio; i cinque, alla vista del personale della Polizia di Stato, hanno cercato di sottrarsi al controllo. I giovani, che si erano allontanati da una struttura protetta di Massafra (TA), ove erano stati collocati subito dopo il loro sbarco a Taranto, avvenuto il 16 maggio u.s., sono stati riaccompagnati presso la predetta Struttura. Gli uomini della Polizia Ferroviaria di Termoli hanno invece rintracciato un gruppo di 10 stranieri di nazionalità etiope, composto da 5 donne, 3 uomini e 2 neonati. Agli stessi è stata garantita da parte della Polfer ogni assistenza anche per il tramite della Caritas e di mediatori culturali della Questura di Campobasso. Per una madre e il suo bambino, invece, si è reso necessario l’intervento del Servizio 118 per accertamenti sanitari presso l’Ospedale Civile di Termoli. Il gruppo di cittadini Etiopi veniva in seguito collocato presso struttura dedicata per l’accoglienza di Stranieri della provincia di Campobasso. Anche la Polizia Ferroviaria di Metaponto ha rintracciato sul treno in servizio da Taranto a Roma 3 minori egiziani, che si erano allontananti arbitrariamente da un Centro del Comune di Massafra (TA) e che tentavano di raggiungere la capitale. I ragazzi, dopo essere stati rifocillati dagli operatori della Polfer, venivano in seguito riaccompagnati presso la citata struttura protetta di Massafra.





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