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Bari. Tavolo Permanente di Coordinamento contro il caporalato in Prefettura


di Redazione

BARI, 28 LUG. (C. St.) - Ieri 27 luglio è stato attivato presso la Prefettura di Bari il Tavolo Permanente di Coordinamento per l’area metropolitana di Bari, in attuazione del Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura “Cura - legalità - uscita dal ghetto”, sottoscritto il 27 maggio u.s. dai Ministri dell’Interno, delle Politiche Agricole e Forestali e del Lavoro e delle Politiche Sociali nonché da cinque regioni tra cui la Puglia, con riferimento ai territori di Bari, Foggia e Lecce. 

Con la partecipazione del Sindaco della Città Metropolitana, Antonio Decaro, di rappresentanti della Regione Puglia, delle Amministrazioni statali periferiche dei ministeri firmatari e degli altri enti di vigilanza interessati, dei responsabili provinciali delle forze dell’ordine, delle organizzazioni datoriali e sindacali, nonché di componenti dell’associazionismo e del volontariato, Caritas, Croce Rossa e Libera, sono state illustrate e condivise le linee programmatiche, tracciate dal Protocollo a livello nazionale, al fine di avviare l’individuazione delle azioni concrete da attuare, anche attraverso la stipula di appositi accordi, nell’area metropolitana di Bari. 

Le iniziative individuate saranno finanziate principalmente con i fondi PON Legalità e FAMI. La Regione Puglia ha messo a disposizione da subito le strutture sanitarie necessarie, risorse finanziarie per sopperire alle diverse necessità che saranno riconosciute utili nell’immediato, come la creazione di servizi informativi mobili, il trasporto e il supporto tecnologico alla formazione di banche dati comuni, nonché fondi comunitari (POR). 

Dato atto che nell’area metropolitana di Bari non esistono “ghetti” su cui intervenire con urgenza, queste le prime azioni messe in cantiere: 
- creazione di un’aggiornata e condivisa analisi di contesto territoriale, per la definizione delle priorità: 

- massimo raccordo nei controlli tra gli enti deputati ai servizi ispettivi del lavoro e le forze dell’ordine, che potrà portare alla creazione di una banca dati unica; 

- formulazione di proposte concrete per i profili concernenti il trasporto dei lavoratori nel tragitto casa/lavoro, con il concorso delle associazioni datoriali e sindacali, anche mediante l’intervento del sistema della bilateralità; 

- approfondimento degli interventi necessari per le situazioni alloggiative, in modo da garantire la salubrità e la idoneità a tutelare la salute dei lavoratori medesimi; 

- destinazione a tali fini di beni confiscati alla criminalità organizzata e di altri edifici/terreni di proprietà pubblica non utilizzati; 

- approntamento fin dalla prossima campagna agricola (raccolta dell’uva) di ogni misura necessaria a garantire sistemazioni alloggiative adeguate per l lavoratori stagionali. 

Il prossimo 5 agosto è già fissata una riunione con l’Autorità di gestione del PON per l’avvio della programmazione. 
Le diverse componenti che hanno sottoscritto il citato protocollo faranno pervenire, nei primi giorni di settembre, le loro proposte.





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