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Bari. All'Hotel Palace incontro sull'Alzheimer organizzato dall'Inner Wheel di Bari

Una immagine dell'incontro. (foto A.G:) ndr.

di Anna Gomes

BARI, 22 SETT. - Oggi pomeriggio al Palace Hotel di Bari, in occasione della Giornata Nazionale dell'Alzheimer , si è svolto un incontro, organizzato dall'Inner Wheel di Bari con la partecipazione del Dott. Pietro Schino, medico pneumologo Responsabile dell'Unita' Operativa Fisiopatologia Respiratoria presso il Miulli di Acquaviva, Presidente dell'Associazione Alzheimer, il giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Michele Marolla e la dottoressa Katia Pinto dottoressa in Psicologia vice Presidente dell'Associazione Alzheimer. Ha introdotto i lavori Michele Marolla affermando che l'Alzheimer è innanzitutto una malattia sociale e dando quindi importanza alla prevenzione. Di seguito il dott. Pietro Schino, Presidente dell'Associazione, rotariano doc, definendo l'Alzheimer l'epidemia del Terzo millennio. "Purtroppo ogni dieci minuti un italiano perde la memoria" afferma il dott.Schino " e tenendo conto che la vita si è allungata, tra qualche anno i malati di Alzheimer aumenteranno ulteriormente. Solo in Italia ci sono un milione di malati di Alzheimer, mentre a Bari sono settemila" aggiunge. "Questa malattia che è una patologia neurovegetativa, non risparmia nessuno (pensiamo ai grandi nomi da Churchill a Ravel, da Agatha Christie alla nostra Monica Vitti) e coinvolge tanti aspetti della vita del paziente, impegnando i familiari ventiquattro ore su ventiquattro." continua Schino. Oltre purtroppo alla perdita della memoria e del linguaggio, c'è la perdita dell'autonomia. Colpisce molto più le donne che gli uomini e porta anche alla perdita di interessi e di motivazione. Per una diagnosi precoce bisogna recarsi dallo specialista e sottoporsi ad esami radiologici come la Tac,ecc. In seguito è necessario seguire interventi riabilitativi. Ma prima di tutto, afferma il Dott Schino, c'è un problema etico: il malato di Alzheimer ha bisogno di essere protetto e accompagnato. Chiaramente i familiari stretti sono i primi a dover seguire il malato di Alzheimer ma a volte i badanti potrebbero,se formati bene, seguirlo adeguatamente. Come ridurre i rischi? Seguendo una dieta sana ed equilibrata, facendo un po' di attività fisica e coltivando la mente. E' importante anche la vita sociale. Ed a questo ci ha pensato la Dottoressa Katia Pinto, fondando, insieme al marito la casa Alzheimer "Don Tonino Bello " in via Papa Benedetto dodicesimo 21 a Bari, inaugurata nel 2013, fortemente voluta dall'Associazione Alzheimer onlus, dove i pazienti sono seguiti in tutto e per tutto, dall'aspetto fisico a quello psicologico e soprattutto dove non sono e non saranno più soli!!!





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