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Estero. Wahida, casalinga irachena che cucina teste dei terroristi dell'Isis

La casalinga irachena. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 29 SETT. (AGI) - In una foto impugna un machete, circondata da militari in divisa, in altre e' accanto a una mitragliatrice, o imbraccia un AK-47. La 39enne irachena Wahida Mohamed si definisce una "casalinga", eppure e' a capo di un contingente di 70 uomini che combatte l'Isis nella zona di Shirqat, 80 chilometri a sud di Mosul. "Li ho combattuti, li ho decapitati, ho cucinato le loro teste e bruciato i loro corpi", ha raccontato la donna, in un'intervista alla Cnn, "e' tutto documentato, guardate la mia pagina Facebook". Wahida Mohamed, conosciuta soprattutto come Um Hanadi, ha aiutato le forze governative a cacciare i jihadisti dello Stato islamico dalla citta' nella zona strategica di Mosul. "Ho cominciato a combattere i terroristi nel 2004, assieme ale forze di sicurezza irachene e alla coalizione", ha raccontato la donna, "ho ricevuto minacce dai vertici dell'Isis, incluso Abu Bakr (al Baghdadi)". Um Hanadi e' in cima alla lista dei ricercati dall'Isis e ha raccontato di essere scampata a numerosi attentati con autobombe piazzate fuori dalla sua abitazione. Dopo aver perso il primo marito in battaglia, Um Hanadi ha raccontato che l'Isis ha ucciso anche il suo secondo partner, il padre e tre fratelli. "Hanno provato ad ammazzarmi sei volte, ho proiettili in testa, nelle gambe, ho le ossa rotte", ha spiegato la donna, mostrando i segni sulla testa, nascosti dal velo. "Ma tutto questo non mi fermera', continuero' a combattere".





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