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Coppa Italia. Passa il Foggia ai calci di rigore fuori la Fidelis Andria

Alex Sanchez portiere dell'Andria. (foto com.) ndr.

di Mario Schena 

FOGGIA, 9 NOV. - Di scena al “Degli Ulivi” il derby di Coppa tra Fidelis Andria e Foggia detentore del trofeo, valevole per i sedicesimi di Coppa Italia di Lega Pro. L’Andria all’esordio nel Trofeo grazie ad un sorteggio favorevole che le ha permesso di saltare il match precedente. Il Foggia invece è andato avanti in Coppa dopo aver eliminato con un perentorio quattro a uno la Juve Stabia, grazie alle doppiette di Padovan e Chiricò. L’unico precedente in Coppa Italia tra le due squadre risale al febbraio 2012, con la netta vittoria per sei a uno del Foggia di Zeman. Stroppa ha dovuto rinunciare, a Sarno, squalificato, e agli indisponibili Coletti, Mazzeo e Quinto. Gara diretta dal signor Eduart Pashuku della sezione arbitrale di Albano Laziale coadiuvato dagli assistenti Francesco Bruni e Vitantonio Lillo, entrambi di Brindisi. Foggia in campo con tutte le seconde linee. E’ finita ai calci di rigore che hanno premiato il Foggia che ha battuto i padroni di casa per cinque a quattro. La Fidelis mostra subito di tenerci a passare il turno decisamente più del Foggia, non fosse altro per una questione di prestigio, e cerca di chiudere i rossoneri nella loro metà campo. Dopo due minuti Cianci, servito da Mancino manda sul fondo, Dal secondo alla mezzora la gara scivola su uno stucchevole fraseggio di entrambe le squadre inconcludenti in fase offensiva, poi, al trentaduesimo il guizzo vincente dell’Andria che passa in vantaggio con Onescu bravo a mettere in rete la corta respinta in tuffo di Sanchez sul colpo di testa ravvicinato di Volpicelli. Il Foggia abbozza una sterile reazione, ma al trentaseiesimo rischia il due a zero sul colpo di testa vincente di Volpicelli, ma l’arbitro annulla per una spinta di un suo compagno in area. Non accade più nulla e il secondo tempo inizia con le stesse formazioni ed anche il copione resta lo stesso, passaggi tra i reparti tanti, tiri in porta nessuno. Il Foggia cerca di spostare in avanti il baricentro, ma Chiricò sembra inizialmente avulso dal gioco e senza una punta di ruolo la squadra rossonera è decisamente poco incisiva. Stroppa comincia a sostituire qualcuno dei suoi. Dentro Gerbo e Angelo fuori Sansone e Dinielli. Con l’ingresso del brasiliano il Foggia aumenta l’intensità della manovra e proprio Angelo, va al tiro mandando alto. Al ventisettesimo il Foggia pareggia. Regalo di Fall che sbaglia il passaggio in orizzontale e serve Chiricò che entra in area salta l’avversario e batte Pop con un fendente dal basso in alto. Alla mezzora l’Andria sfiora il vantaggio con un colpo di testa di klaric che sfiora il palo alla sinistra di Sanchez. Il Foggia risponde con Chiricò che va alla conclusione da posizione decentrata in area che termina di poco fuori. La patita regala nel finale le emioni più forti. Al quarantesimo Fall se ne va a rete, masi fa parare la conclusione da Sanchez in uscita. Quattro i minuti di recupero dove non accade più nulla e si va ai supplementari. Primo tempo di una inutilità disarmante. Nessuna emozione, nessun tiro in porta. Da record l’espulsione di Empereur per proteste nei confronti del primo assistente, mentre stava effettuando il riscaldamento a bordo campo. Ancora più inutile il secondo tempo supplementare nonostante l’ingresso in campo di Padovan nel Foggia al posto di Sainz Maza. Si resta sull’uno a uno e si va ai calci di rigore che premiano il Foggia che ne sbaglia solo uno con Riverola e condannano la Fidelis Andria che ne sbaglia due con Klaric che colpisce la traversa e con Annoni che si fa parare il tiro da Sanchez. Ora il Foggia dovrà vedersela con la vincente della sfida tra Martina e Lecce.





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