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Calcio. Il Foggia vince a Melfi e ritrova serenita’

Sarno del Foggia. (foto com.) ndr.

di Mario Schena

FOGGIA, 10 DIC. - Il Foggia vince a Melfi tre a uno e prende una boccata d’ossigeno preziosissima. La classifica resta pressoché immutata, ma la reazione della squadra fa ben sperare almeno sul piano psicologico. Era una di quelle trasferte difficili, quella di Melfi, sempre in difficoltà contro le squadre allenate da Bitetto. Il Foggia è sceso in campo dopo una settimana tormentata. Sommerso dalle critiche piovute dopo la sconfitta interna di domenica scorsa con il Fondi e con il popolo rossonero sempre più deluso e che si sta pian piano convincendo che i sogni di gloria paventati all’inizio del Campionato corrono il serio rischio di svanire. Nelle ultime undici gare il Foggia aveva vinto solo due volte e l’ultima vittoria in trasferta risaliva al diciotto di settembre quando i rossoneri si imposero sul campo del Messina. Stroppa ha dovuto rinunciare a Mazzeo, Agazzi, Gerbo e Letizia infortunati, ma ha recuperato e convocato Empereur, anche lui reduce da un infortunio e Padovan che ha scontato le due giornate di squalifica. Stroppa non schiera inizialmente Padovan e inserisce i due spagnoli, Riverola e Sainz Maza, per la prima volta entrambi in campo dal primo minuto. La partita è stata diretta da Giacomo Camplone della sezione AIA di Pescara, coadiuvato da Fernando Cantafio e Sante Selicato, rispettivamente delle sezioni arbitrali di Lamezia Terme e Siena. Primo tempo bruttino. Nessun gol, poche emozioni e quasi nulle le conclusioni in porta. Bitetto sa che non deve far ragionare il Foggia e opera un pressing asfissiante sui portatori di palla, raddoppiando ed a volte triplicando la marcatura. Al settimo un calcio di punizione di Cittadino viene messo in angolo da Martinelli e dopo due minuti ci prova Obeng con un diagonale che Guarna blocca. Al quarto d’ora Sarno va al tiro, ma la conclusione è troppo angolata e termina sul fondo. Sarno serve Loiacono su calcio piazzato, ma la conclusione del centrale rossonero è centrale. Al ventisettesimo ottima opportunità per il Foggia con Riverola che serve in profondità Sarno che incrocia e sfiora il palo alla sinistra di Gragnaniello. Al trentacinquesimo il Foggia sfrutta male sempre con con Sarno un calcio di punizione dal limite dell’area in posizione centrale mandato sulla barriera. La prima frazione di gara si chiude con una conclusione centrale ed indolore di Chiricò da fuori area. Nessun minuto di recupero concesso e tutti negli spogliatoi. Si riparte con formazioni invariate e dopo cinque minuti Foggia vicinissimo al gol con Chiricó che per due volte si fa parare la conclusione da Gragnaniello, poi la difesa lucana sventa mandando in angolo. Dentro Padovan al posto di Chiricò. Al sedicesimo doppio giallo per Obeng e conseguente espulsione. Melfi in dieci. Piove sul bagnato per i lucani che dopo essere rimasti in inferiorità numerica passano in svantaggio per un’autorete di Bruno che devia nella sua porta un traversone di Maza dalla sinistra regalando il gol al Foggia. Non dura molto il vantaggio dei rossoneri che vengono raggiunti al ventisettesimo con il gol di Foggia che in mezza girata in area su cross di Demontis manda la palla sul palo interno alla sinistra di Guarna che non accenna neanche alla parata. Al trentunesimo Padovan si divora il gol mandando di testa sul fondo a due metri dalla porta un cross di Sarno dalla destra. A nove minuti dal termine una ingenuità di Martinelli consegna al Melfi un calcio di rigore che materializza d’incanto il ricordo della gara persa con il Fondi. Sul dischetto va Di Vena che però colpisce il palo e grazia Guarna. Il Melfi accusa il colpo e rischia subito di subire il gol se solo il tiro a giro di Sarno non finisse a pochi centimetri dal palo alla destra di Gragnaniello. Il Foggia è bravo e fortunato e trova nuovamente il vantaggio al quarantaduesimo al termine di una splendida azione tutta di prima partita da Riverola che dialoga con Agnelli e crossa per Sarno che insacca di testa in tuffo. Il Melfi sembra non avere più le forze per abbozzare una reazione e subisce addirittura il terzo gol ad opera di Sicurella subentrato a Riverola che riceve un pallone recuperato a centrocampo e dal limite trova l´angolino alla sinistra dell’estremo difensore lucano. Sette i minuti di recupero nei quali oltre al terzo gol del Foggia non accade nulla di rilevante. Solo una vittoria avrebbe potuto riabilitare, almeno in parte il recente disastroso ruolino di marcia dei rossoneri: Alla vigilia Stroppa aveva tuonato nell’ultima conferenza stampa “Vinceremo il Campionato”. Noi glielo auguriamo, ma al momento il Foggia non sembra assolutamente quella corazzata capace di dominare il girone.





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