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Murge. La solidarietà nell'emergenza e le istituzioni assenti

Rossana Putignano (Foto Com.)

di Rossana Putignano *

CASSANO DELLE MURGE (BA), 8 GEN. - Al di là della mia professione di psicologa, penso che sia una propensione dell'essere umano offrire aiuto e solidarietà ai propri concittadini durante una calamità naturale, come quella a cui stiamo assistendo nel murgiano. Purtroppo, non siamo abituati a questa evenienza, non siamo attrezzati e a quanto pare, nemmeno organizzati in materia di emergency, nonostante le numerose allerte e previsioni meteo. Molte sono state le critiche nel web legate all'autentico disagio di chi è rimasto bloccato nei borghi, nel proprio luogo di lavoro o, addirittura, nella propria auto non potendo proseguire sulle strade extra urbane. Per quanto concerne Cassano delle Murge, piccolo paesello di 12.000 abitanti nei pressi di Bari, esso è nelle mani di un commissario che fino a questa sera è apparso evanescente; infatti, le critiche sono state molto dure da parte di chi ha rilevato il completo stato di abbandono da parte del Comune. Per questo motivo, con alcuni volontari cassanesi, ho deciso autonomamente di perlustrare la zona 'vecchia' ricca di numerose e minuscole abitazioni di anziani; il nostro scopo era, appunto, sincerarci che avessero viveri, corrente, medicine e sostegno familiare ma soprattutto che fossero in buona salute. Nel frattempo, nei borghi la situazione diventatava tragica. Mi hanno segnalato 120 cm di neve presso il Residence Lagogemolo2 (zona Portico della Masseria) con annessa difficoltà ad aprire le finestre e ad accedere alle proprie auto, completamente sommerse dalla neve; ma la cosa più pericolosa è stato lo scoppio di alcune caldaie per il gelo; ancora molte ville hanno i comignoli completamente otturati dalla neve e questo potrebbe essere un fattore di rischio importante da tenere sotto controllo onde evitare il congelamento delle abitazioni per il mal funzionamento delle caldaie. Mi preme però sottolineare una situazione occorsa proprio in zona 'Fra Diavolo' impossibile da percorrere con i mezzi propri: una signora avrebbe dovuto sottoporsi a emodialisi alle ore 14.00. La protezione civile, nella persona di Alessandro Giustino, sempre in prima linea nelle situazioni di emergenza, non ha potuto prelevare la signora dal Recidence a causa delle difficoltà che possiamo ben immaginare. Rimandando tutto al 118 queste difficoltà si sarebbero ripresentate nuovamente; di conseguenza, la polizia locale avrebbe attivato alcuni servizi per liberare le strade, grazie anche all'aiuto di trattori forniti da alcune aziende locali. La signora veniva prelevata dai carabinieri intorno alle ore 20.35 circa e condotta al vicino Ospedale 'Miulli' per affrontare - finalmente - il ricovero. Non osiamo immaginare se si fosse trattato di ictus o infarto del miocardio: quali avrebbero potuto essere i danni irreparabili per l'individuo? Con questa domanda vi invito alla riflessione, anzi invito tutti i cittadini di Cassano e dei paesi limitrofi a riflettere per quando poi andremo nuovamente al voto. 

* (Psicologa- Psicoterapeuta, Responsabile Divisione Sud e Divisione Psicodiagnostica e Forense del CRIME ANALYSTS TEAM)





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