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Teatro, Con “Hotel Paradiso” la Familie Flöz, consolida il successo e l'arte della "non parola"

Un momento dello spettacolo (foto M.C.)

di Maria Caravella

BARI, 5 GEN. - A volte la gestualità , il dire e il non dire possono diventare più efficaci della parola stessa. Ce lo ha dimostrato “Familie Flöz”, l"originale compagnia belga/tedesca con la sua ultima performance "Hotel Paradiso" andata in scena al Petruzzelli di Bari. Familie Flöz nata nel 1994 da un’idea di Hajo Schüler e Markus Michalowski, cui presto si aggiunse Michael Vogel, regista anche di questo originale “Hotel Paradiso”, di cui è autore insieme a Sebastian Kautz, Anna Kistel, Thomas Rascher, Frederik Rohn, Nicolas Witte e lo stesso Schüler, ha chiuso il programma 2016 dell’annuale Stagione di prosa barese delTeatro Pubblico Pugliese. Senza rinunciare alle magiche atmosfere che la contraddistinguono, condite da immancabili tocchi surreali, Familie Flöz in questa occasione ha portato in scena un valido omaggio al noir. Lo stile non si scompone ne si altera, utilizzando sempre l'arte della non parola corroborata dall"ausilio della gestualità che contraddistingue il mimo potenziato dall"ausilio delle stravaganti maschere realizzate dagli stessi artisti. Anche in questo spettacolo come nei precedenti non ci sono parole o mimica facciale, eppure il pubblico uscendo da Teatro ha compreso alla perfezione la storia narrata e le emozioni trasmesse dai quattro attori ed è stati coinvolto emotivamente attraverso loro. Nella pièce su narra del declino di un piccolo albergo di montagna a conduzione familiare, gestito, sino alla sua morte, con determinazione dall’anziana vedova del proprietario alle prese con le mire ereditarie dei due eccentricu figli. L"hotel perderà pian piano le stelle acquisite grazie alla presenza di una ipotetica fonte terapeutica e diverrà, in men che non si dica, teatro di atroci delitti, con la conseguente sparizione di cadaveri da parte del cuoco, pratico nella macellazione di "qualsiasi tipo di carne". Tra il serio e il faceto, riso e pianto, si mescolano , in un’alchimia che ha dell’incredibile, con momenti di inestimabile comicità. La rappresentazione è straordinaria anche perché è capace di farci credere di aver visto le maschere sui volti degli attori cambiare più volte espressione, senza che questo per ovvi motivi possa accadere. Quel che Familie Flöz riesce a fare è dar vita ad un mondo di emozioni rendendoci partecipi sul palco quasi fossimo al loro fianco, di fantastiche storie da raccontare.





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