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Bari. Sequestrati capi contraffati ed una automobile. Due responsabili denunziati all’autorita’ giudiziaria [CRONACA DELLA GDF ALL'INTERNO]

I capi contraffatti sequestrati. (foto Gdf) ndr.

di Redazione

BARLETTA (BT), 7 FEB. (Comunicato St.) - Complessa ed articolata operazione della Guardia di Finanza di Barletta che nella giornata di sabato, con il supporto dei “Baschi Verdi” di Bari, ha dispiegato un imponente dispositivo anti-contraffazione presso il mercato settimanale di via Bruni. L’obiettivo delle Fiamme Gialle era quello di reprimere il diffuso fenomeno della vendita di abbigliamento e calzature con marchi famosi contraffatti tra le bancarelle del mercato a discapito dei commercianti onesti che devono affrontare, oltre il difficile momento congiunturale, anche la sleale concorrenza portata da cittadini extracomunitari che vendono giubbotti e scarpe di pregio sottocosto. L’impatto è stato di sicuro effetto visti i risultati conseguiti e l’interesse suscitato tra gli avventori ed i commercianti regolari, alla fine di una giornata che ha visto l’area mercatale settimanale della città presidiata per l’intera giornata dai finanzieri a tutela dell’economia legale. Di rilievo i numeri dell’attività di servizio : oltre 1.500 articoli, tra scarpe giacconi e borse riportanti le più note e costose griffe presenti sul mercato, nonché un’autovettura con targa bulgara, servita per il trasporto della merce, posti sotto sequestro. Due le persone, di nazionalità senegalese e regolarmente residenti sul territorio nazionale, segnalate all’Autorità Giudiziaria per i reati di contraffazione e di ricettazione. L’ennesima operazione del Gruppo Guardia di Finanza di Barletta traccia quindi una continuità con una strategia pianificata e strutturata nel settore del “falso” cui i finanzieri pongono la massima attenzione al di ine di assicurare condizioni di legalità a beneficio degli operatori economici del locale distretto industriale calzaturiero nonché della libera concorrenza del mercato. Da segnalare come nonostante la presenza dei militari sul posto, qualcuno ha pensato bene di vendere merce senza ottemperare all’obbligo del rilascio della ricevuta, circostanza comunque non sfuggita ai finanzieri che hanno così contestata la violazione ad un venditore di scarpe. 

Ua immagine della consegna di denaro. (foto Gdf) ndr.
USURAIO FINISCE IN MANETTE: SORPRESO MENTRE INTASCAVA INTERESSI DEL 120% PER UN PRESTITO 

Un usuraio 42enne, barese, pregiudicato e dipendente dell'Azienda Municipalizzata trasporti Bari (AMTAB s.p.a.), è stato arrestato dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari, subito dopo aver intascato 200 euro in contanti da una delle sue vittime. L'arresto, eseguito dai militari del G.I.C.O. di Bari, è stato possibile grazie alla coraggiosa collaborazione di una vittima. La vicenda iniziata oltre 10 anni fa, quando la vittima, un imprenditore dell'hinterland barese, titolare di una agenzia immobiliare, in difficoltà economica, ha chiesto aiuto a quello che sarebbe poi diventato il suo aguzzino. I prestiti in denaro si sono ripetuti nel tempo, in modo pressoché continuativo, sino alla fine del 2013, quando l'imprenditore è riuscito, con grande fatica, a rimborsare le esose somme pretese ed estinguere definitivamente il debito contratto. Alla fine del 2015, però, l'imprenditore, trovatosi nuovamente in forte stato di bisogno, ha richiesto altri due prestiti per un importo complessivo di 10.000 euro, sui quali l'usuraio pretendeva interessi ad un tasso mensile del 10%, corrispondente ad un tasso annuale del 120%. A fronte dei capitale concesso in prestito di 10.000 Euro, alla fine dello scorso gennaio, all'imprenditore veniva richiesto il rimborso di un montante di 25.000 euro, pur avendo nel frattempo rimborsato numerose rate. Da qualche tempo lo stesso imprenditore, a causa delle difficoltà economiche, non era più riuscito a versare la quota mensile di circa 1.000 euro di interessi, per cui l’usuraio era diventato ossessivo nella pretesa del denaro, minacciando di far intervenire persone legate alla criminalità organizzata barese per costringere l'imprenditore a pagare. A seguito delle opprimenti pretese ricevute, l'imprenditore ha fissato un appuntamento con l'usuraio presso gli uffici della propria agenzia immobiliare, per consegnargli una somma di denaro. Nel frattempo, però, rompendo il muro dell'omertà, si era recato dalla Guardia di Finanza che ha organizzato un servizio di osservazione nel luogo dello scambio. I finanzieri baresi hanno quindi monitorato l'incontro con riprese ed intercettazioni, immortalando anche il momento della consegna del denaro. L'uomo è stato fermato subito dopo l'incontro con la propria vittima, appena uscito dall'agenzia immobiliare. I finanzieri nel corso della perquisizione gli hanno trovato addosso la somma di 200 euro che aveva appena ricevuto dalla sua vittima. L'usuraio è stato pertanto arrestato in flagranza di reato ed associato presso il carcere di Bari, mentre l'imprenditore barese è finalmente libero. Gli accertamenti della Guardia di Finanza continuano: certamente altre persone in difficoltà si sono rivolte all'usuraio tratto in arresto e forse anche loro troveranno il coraggio di parlare.





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