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Calcio. Il derby va al Taranto e il Foggia getta via il primo posto

Francesco Deli. (foto com.) ndr.

di Mario Schena 

FOGGIA, 11 FEB. - Il Foggia scivola allo Jacovone regalando i tre punti al Taranto e perdendo il primato in classifica al termine di una gara giocata senza il carattere e la determinazione che competono alla prima in classifica. Finisce due a zero per i padroni di casa che nella ripresa si costruiscono la vittoria. Derby sentito quello dello Jacovone, peccato che questa volta si sia trattato quasi di un testa coda. Il Taranto si è presentato con un biglietto da visita abbastanza deludente. Ventuno punti in classifica e terzultimo posto. Secondo peggior attacco del Girone C con sole diciassette reti segnate, la Vibonese, ultima, ne ha segnate undici. Solo quattro le partite vinte. Undici sconfitte, dodici i punti ottenuti in casa. I rossoblù erano reduci da tre pareggi e tre sconfitte nelle ultime sei giornate e la vittoria mancava dal sette di dicembre. In settimana, il club ionico ha deciso per il cambio di allenatore con Salvatore Ciullo che ha preso il posto di Fabio Prosperi, subentrato a sua volta ad Aldo Papagni lo scorso ottobre. Nel Foggia c’è Rubin, seppure in condizioni precarie, manca capitan Agnelli, è tornato Sarno e Chiricò è stato di nuovo posizionato a sinistra. Ha diretto Francesco Guccini di Albano Laziale, assistito da Antonello Mangino ed Antonio Santoro, entrambi della sezione arbitrale di Roma 1. Primo tempo da non consegnare agli archivi. Il Taranto si è arroccato nella propria metà campo con il tentativo di chiudere tutti gli spazi mentre il Foggia pur mantenendo il possesso palla non è stato mai pericoloso assumendo un atteggiamento troppo attendista perdendosi in un fraseggio stucchevole de improduttivo. Non ci sono state palle gol per tutti i primi quarantacinque minuti anche se l’unica parata l’ha effettuata Maurantonio alla mezz’ora quando la spizzata di testa di Mazzeo viene respinta sui piedi di Agazzi che ci prova da fuori area, ma il tiro è centrale che il portiere rossoblù blocca a terra. Secondo tempo che inizia con un ritmo diverso e con il Foggia più propositivo. Dopo sei minuti Mazzeo viene anticipato nel momento di deviare verso la porta. Le squadre si allungano ed il primo brivido lo fa scorrere il Taranto andando vicinissimo al vantaggio con Losicco che manda incredibilmente fuori a due metri dalla porta. Il Foggia si scuote e cerca il vantaggio, ma contro ogni pronostico sono i padroni di casa ad andare in vantaggio con Magnachi che conclude con un rasoterra che si infila a fil di palo battendo Guarna. Il Foggia cerca di riorganizzarsi e cercare il pareggio. Ci prova Sarno che si accentra e fa partire un tiro che Maurantonio para senza affanni. Ci prova anche Deli in girata, ma nulla di fatto. Il foggia attacca, ma paradossalmente il Taranto non solo prima va vicino al raddoppio con un tiro di de Giorgi dalla distanza che per poco non inganna Guarna che lo manda in angolo, ma segna il due a zero con De Giorgi che proprio sugli sviluppi del calcio d’angolo spalle alla porta fa partire un rasoterra che prende controtempo il portiere rossonero e si infila in rete. Non accade più nulla. Foggia è imbambolato ed incapace di impensierire la retroguardia degli jonici che a fine gara festeggiano come se avessero vinto il campionato. Ora ai rossoneri l’attende una settimana non facile, visto che il prossimo avversario si chiama Matera partita alla quale il Foggia sarebbe voluto arrivare ancora da capolista. Il tempo per riprendersi il primo posto c’è, ma se si regalano i tre punti ad avversari come il Taranto significa che c’è da lavorare molto sul carattere della squadra.





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