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Canosa di Puglia (Bat). Arrestato dalla Polizia 35enne per ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente [CRONACA DELLA P.S: ALL'INTERNO] [VIDEO]

Arrestato 35enne a CAnosa di Puglia. (foto P.S.) ndr.

di Redazione

CANOSA DI PUGLIA (BT), 16 FEB. (Comunicato St.) - Ieri sera, a Canosa di Puglia, la Polizia di Stato ha tratto in arresto Gianfranco SORRENTI, pregiudicato di 35 anni, ritenuto responsabile di ricettazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nell’ambito di specifici controlli del territorio ad “Alto Impatto”, disposti dal Questore di Bari, Dirigente Generale dott. Carmine ESPOSITO, eseguiti al fine di prevenire e contrastare i fenomeni dello spaccio di sostanze stupefacenti e dei reati predatori in genere, i poliziotti del locale Commissariato di P.S., a seguito di attività info-investigativa, coadiuvati da Unità Cinofile antidroga della Questura di Bari e da personale del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Settentrionale”, si sono recati presso l’abitazione dell’arrestato al fine di eseguire una perquisizione domiciliare. Durante il controllo sono stati rinvenuti e sequestrati 13,60 gr. di hashish, 0,6 gr. di cocaina, tre bilancini di precisione, un coltello multiuso e la somma contante di 435 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, ritenuta provento dell’attività illecita. All'interno di un armadio posizionato in camera da letto, inoltre, sono stati rinvenuti svariati capi d'abbigliamento per bambini, di varie griffe, parte dei quali ancora imballati ed etichettati, risultati provento di furto denunciato in data 07 febbraio da un commerciante. Dopo gli accertamenti di rito, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Trani e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Durante l’attività sono state identificate 165 persone, di cui 28 con precedenti di polizia, e sono stati effettuati 6 controlli a persone sottoposte a misure di detenzione ed arresti domiciliari. Eseguite 3 perquisizioni personali e 2 locali. Effettuati 11 posti di controllo nell’ambito dei quali sono stati selezionati 65 veicoli, sono state contestate 2 infrazioni al codice della strada ed è stata ritirata una patente di guida; 54 le vetture controllate mediante sistema automatizzato “Mercurio”. Controllati 2 esercizi pubblici. 

- Martedì pomeriggio, a Bitonto, la Polizia di Stato ha tratto in arresto Fedele PANEBIANCO, Bitonto, 44enne, e Pio MONOPOLI, Cerignola, 22 anni, ritenuti responsabili di riciclaggio e ricettazione, in concorso, di pezzi di autovetture; per gli stessi reati è stato inoltre denunciato in stato di libertà un cittadino ucraino di 37 anni.

L’operazione, che si inquadra all’interno dei servizi ad “Alto Impatto” predisposti dal Sig. Questore di Bari, Dirigente Generale dott. Carmine ESPOSITO, è mirata a contrastare il fenomeno dei furti di auto, riciclaggio e ricettazione di componenti di autovetture. I poliziotti del Commissariato di P.S. di Bitonto, coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Settentrionale”, dopo specifici servizi di pianificazione, pedinamento ed appostamento, hanno individuato un’area ove venivano smontati e custoditi pezzi di autovetture rubate in comuni dell’hinterland barese quali Triggiano, Bitetto, Terlizzi, Bitonto, Modugno, Valenzano e Cassano delle Murge. All’interno di un capannone industriale ubicato a Modugno, lungo la S.S. 96, attualmente affidato alla curatela fallimentare, gli agenti hanno sorpreso i due arrestati intenti a smontare e cancellare i dati identificativi di una Opel Astra, di recente immatricolazione, rubata la sera precedente nel comune di Terlizzi. All’atto dell’irruzione gli arrestati sono stati sopresi a smontare gli sportelli, la selleria interna ed il cruscotto da un’auto. Il capannone era stato allestito in modo tale da presentarsi come una vera e propria autodemolizione con sistemazione di pezzi di autovetture suddivisi per marca, modello, serie e tipo. Sequestrati 11 propulsori di auto di differenti modelli, 8 targhe, anteriori e posteriori, di auto risultate rubate nei due giorni precedenti, ruote, paraurti, portiere, autoradio, centraline di avviamento, telefoni cellulari, chiavi di accensione, una cassetta contenente attrezzatura utilizzata per smontare i veicoli ed arnesi atti allo scasso. Nei pressi di una gru installata all’interno del fabbricato è stata rinvenuta la carcassa di una KIA Sportage, di colore bianco, provento di furto denunciato nella stessa giornata; rinvenuti tutti i pezzi del veicolo, già smontati, le targhe ed i documenti di circolazione. All’interno di un fossato cementato di forma quadrata, posizionato al centro del capannone, sono state rinvenute due carcasse “pressate” di autovetture di colore bianco, una Golf serie 7 rubata a Cassano delle Murge il 12 febbraio ed una Ford B-MAX trafugata a Bitetto il 13 febbraio. Durante il controllo è stato inoltre individuato il cittadino ucraino che, a bordo di un autocarro cassonato e telonato, si stava recando presso il capannone in questione; l’uomo, avvedutosi della presenza dei poliziotti, ha messo in atto una repentina manovra di inversione di marcia nel vano tentativo di sottrarsi al controllo ma, bloccato dagli agenti, è stato sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di una ricetrasmittente e due telefoni cellulari. Successivi accertamenti hanno permesso di appurare il rapporto di complicità esistente tra il 37enne ed i due arrestati, motivo per cui l’uomo è stato deferito all’Autorità Giudiziaria. Al termine delle formalità di rito i due arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Bari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

- Ieri mattina, ad Andria, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro patrimoniale, emesso dal Tribunale di Trani, a carico di Nicola DI PALMA, pregiudicato classe 65, già sottoposto alla misura della sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza. 

L’attività nasce a seguito della proposta di apposita misura patrimoniale, disposta dal sig. Questore di Bari, Dirigente Generale dott. Carmine ESPOSITO, che alla luce dei precedenti penali dell’interessato, nonché della sua pericolosità sociale, ha disposto specifici accertamenti sulla consistenza dei beni da questi posseduti, che non hanno trovato riscontri nell’ambito delle rispettive entrate economiche. I poliziotti del locale Commissariato di P.S. hanno dato esecuzione al provvedimento sequestrando 18 beni immobili, titoli e contratti riconducibili al Di Palma, per un valore approssimativo di circa 1.500.000 euro; rinvenuti e sequestrati anche numerosi oggetti e monili in oro. L’uomo, attualmente bracciante agricolo, in passato venne colpito dalla misura cautelare della custodia in carcere, nell’ambito dell’operazione “The end”, che pose termine ad una lucrosa attività di spaccio di sostanze stupefacenti in cui erano implicate 15 persone; in quell’indagine il Di Palma venne accusato di essere uno dei promotori del gruppo che si occupava della cessione di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, promuovendone e coordinandone l’attività, in collaborazione con i fratelli ROBERTO, arrestati nell’ambito della medesima operazione.







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