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Lecce. XXV Aprile: Le associazioni della Resistenza a Corigliano d’Otranto

La Sindaca e le associazioni (foto L.Manna) ndr.

La testimonianze della nuova Resistenza




di Luciano Manna                                                   




Corigliano d’Otranto (LE), 25 APR.  “Oggi la nuova Resistenza consiste nel difendere le posizioni che abbiamo conquistato; difendere la Repubblica e la democrazia”. Si apre con le parole di Sandro Pertini il manifesto del 25 aprile 2017 esposto nelle strade di Corigliano d’Otranto, paese dove la sindaca Dina Manti ha invitato cittadini, studenti ed associazioni a festeggiare in Piazza Vittoria, presso il Monumento alla Liberazione, la ricorrenza della Festa della Liberazione con un momento di condivisione delle esperienze di resistenza moderna. All'incontro sono stati invitati i rappresentanti di Amnesty, GUS (gruppo umana solidarietá) Peacelink Taranto, Comitato NoTap, Comitato 275 e ANPI a testimonianza delle nuove forme di resistenza, la "Resistenza 4.0" rappresentata dalla coscienza civile dei cittadini che si attivano per la difesa dei valori democratici.
Ogni associazione ha raccontato delle proprie attività sui territori a difesa dei diritti dell’uomo, dell’ambiente, della pace. Molto sentita ed emozionante è stata la testimonianza di Gianluca Maggiore, attivista nel presidio permanente NoTap, che ancora in questi giorni è impegnato nella dura contestazione alla realizzazione della Trans Adriatic Pipeline (Tap). Quesiti, quelli di rappresentante del comitato NoTap, che pongono riflessioni su ciò che oggi rappresenta il legale e l’illegale in virtù del fatto che le associazioni NoTap hanno sempre partecipato all’iter progettuale previsto dal Ministero con osservazioni circostanziate e mirate che poi sono state ignorate da un decreto del Consiglio dei Ministri che a sua volta ha dato il via ai lavori per la realizzazione del microtunnel che ospiterà il gasdotto. Altrettanto coinvolgente l’intervento del presidente di Peacelink, il prof. Alessandro Marescotti, che ha ricordato le vicende vissute dal padre, oggi novantaseienne, partigiano di Voltana. Il suo discorso si conclude con il racconto della resistenza ambientale che Peacelink ha intrapreso negli anni e continua a esercitare nella complessa vicenda Ilva. Una storia di resistenza civile e non violenta contro chi ha inquinato tutte le matrici ambientali sino a causare l'abbattimento di capi bestiame e la distruzione del prodotto della mitilicoltura perché i livelli di diossine e di metalli pesanti riscontrati e misurati sono andati ben oltre la soglia consentita dalla legge; inoltre sono drammatiche le conseguenze sanitarie attestate da studi epidemiologici, anche da quelli dell'Istituto Superiore di Sanità. Alla giornata hanno partecipato anche gli studenti del paese, a loro si è rivolto un invito; che siano oggi sentinelle a difesa del loro territorio.




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