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Teatro. Al Duse, Don Chisciotte, Ballata incantata per due attrici e un fantoccio

Una immagine dello spettacolo. (foto M.C.) ndr.

di Maria Caravella

BARI, 20 APR. - Due protagoniste del palcoscenico, talentuose e prorompenti in tutto il loro entusiasmo nel porgere al pubblico del Teatro Duse di Bari, Don Chisciotte, Ballata incantata per due attrici e un fantoccio di e con Caterina Firinu e Marilù Quercia, complice Almanacco. Così scrivono infatti le due attrici una lettera immateriale a MIGUEL DE CERVANTES SAAVEDRA; “Caro Miguel, a 400 anni dalla tua morte, rendiamo omaggio al tuo ingegno e al tuo capolavoro “ Don Chisciotte della Mancia ” il viandante buffonesco, tragico, assurdo, saggio e folle. In punta di piedi, rispettosamente, offriamo all’Hidalgo la nostra voce e il nostro corpo per dare vita alle sue avventure. Che la meraviglia del sogno impossibile possa cogliere i tuoi spettatori. ¡Con toda nuestra admiración!” Questa divertente performance ideata e messa in scena da queste bravissime attrici è stata proclamata Miglior opera teatrale Premo “Luccica 2016 “ 1^ EDIZIONE la Firinu e La Quercia consolidate protagoniste del palcoscenico hanno saputo con grande professionalità dividersi la scena, nel loro Don Chisciotte, nessuna della due sul palco ha arbitrariamente usurpato la scena all'altra. Sono rimaste fino alla fine due Grandi protagoniste della recitazione, dotate di equilibrio oltre che di talento. Caterina Firinu e Marilù Quercia, con un simpatico pupazzo, icona del protagonista del rivoluzionario romanzo in oggetto, narrano del capolavoro di Cervantes “Le avventure dell’ingegnoso Hidalgo DON CHISCIOTTE de La Mancia” con levità ed ironia, riportando sul palcoscenico la maestria dei saltimbanchi, e la determinazione del narratore attento, pronto ad evidenziare l" incanto e il disincanto di quest'opera immortale. Qui si parla non solo di Don Chisciotte e di Cervantes, ma di tutto ciò che riguarda la Storia della Letteratura e del Teatro. In questo caso di un tempo per sorridere e commuoversi in un gioco di altalene tra poesia e prosa intersecando la Commedia dell’arte, la pantomima e lo storytelling. Il lavoro di ricerca che le due attrici hanno affrontato nella riscrittura del testo ha portato alla composizione di una specie di “spartito teatrale”, come dalle stesse viene definito, in cui la musica fa da sottofondo ai dialoghi immaginari e alle schermaglie del prode cavaliere, l’amata Dulcinea, lo scudiero Sancio e i tanti altri personaggi che incontra sul suo cammino. Uno spettacolo divertente e di classe, che ha coinvolto il pubblico, il quale ha dimostrato nelle numerose repliche sempre in sold out, grande entusiasmo e partecipazione.






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