Verona. 51ª Edizione di Vinitaly, Salone internazionale del vino e dei distillati
51ª Edizione di Vinitaly (foto A.Gigante) ndr. |
di Daniele Lo Cascio
VERONA. 9 APR. - Apre oggi a
Verona la 51ª edizione di Vinitaly , la prima fiera del vino al mondo per
superficie espositiva e per numero di operatori esteri si presenta quest’anno con
un imponente piano di investimenti, maggiore internazionalità, occasioni di
business e innovazione digitale - un progetto pluriennale ampio ed articolato -
che nel prossimo triennio innoverà profondamente le modalità di “fare fiera”.
Con Vinitaly, al via anche
Sol&Agrifood – Salone Internazionale dell’agroalimentare di qualità
ed Enolitech, con cerimonia inaugurale e intervento del ministro Martina lunedì
10 alle ore 11 nella Sala Polifunzionale del padiglione C, ed Enolitech – Salone
Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l’Enologia e delle Tecnologie
Olivicole ed Olearie, giunto quest’anno alla ventesima edizione. Le tre fiere
insieme quest’anno vedono la presenza di 4.768 aziende. Vinitaly, da solo,
conta 4.272 espositori da 30 Paesi, con un incremento del 4% sull’anno
precedente e una crescente importanza di presenze estere.
Una progettualità puntuale e mirata, resa possibile dalla trasformazione di
Veronafiere in società per azioni, avvenuta nel novembre scorso, ed al
collegato piano industriale che prevede 94 milioni di euro di investimenti al
2020, volti al miglioramento complessivo delle infrastrutture, alla digital
transformation, all’incoming di
operatori esteri ed al radicamento nelle aree geo-economiche di USA e Cina,
strategiche per il settore wine&food
in cui la Fiera di Verona detiene ed organizza rassegne leader internazionali. Stati Uniti, Francia, Spagna Sudafrica,
Germania, Argentina, Australia: sono soltanto alcuni dei paesi di provenienza
delle aziende straniere a cui quest’anno si aggiunge il debutto assoluto di
Giappone, Andorra e Kosovo. Sono circa 5.000 i contatti già organizzati in questa 51ª edizione con gli operatori
esteri specializzati selezionati attraverso l’incoming attivato per Vinitaly.
Oltre 2.000 sono gli incontri b2b organizzati da Vinitaly tra le aziende
espositrici e i buyer dell’incoming realizzato direttamente da Veronafiere; dei
quali 550 nell’ambito dell’iniziativa Taste&Buy. A questi si aggiungono
altri 3.000 contatti realizzati con i tasting dei Consorzi di tutela nella
nuova Ice Lounge, a cui partecipano le delegazioni selezionate da Ice-Italian
Trade Agency in collaborazione con Veronafiere grazie ai fondi del Piano
Straordinario per la Promozione del Made in Italy dei Ministeri per lo Sviluppo
economico e delle Politiche agricole. Vinitaly offre agli espositori molte occasioni
di farsi conoscere dai buyer esteri al di fuori dei singoli stand. Tra queste
l’Enoteca dell’International Buyers’ Lounge, che propone la degustazione libera
delle etichette selezionate per i mercati internazionali dalle aziende
espositrici. Per i vini biologici certificati nel padiglione 8 all’Enoteca di
Vinitalybio saranno disponibili tutte le etichette certificate presenti in
fiera. All’inizio di marzo erano 2mila i nuovi buyer registrati per l’edizione
2017, provenienti in particolare da USA (da una ventina di Stati della
confederazione), Cina, Hong Kong, Australia, Canada, Francia, Danimarca,
Belgio, Germania, Giappone, Svizzera, Norvegia, Svezia e Russia. Tra questi in
aumento gli arrivi previsti anche da Taiwan e Brasile e, nonostante l’imminente
Brexit, il Regno Unito aggiunge all’elenco 100 nuovi buyer. In contemporanea
Sol&Agrifood, rassegna sull’olio extravergine di oliva e agroalimentare di
qualità, e da Enolitech, salone sulle tecnologie per il settore del vino e
dell’olio. Una realtà complessa e articolata che a Verona trova una sintesi
perfetta ogni anno per oltre 4.120 aziende espositrici, a cui si sommano le 291
di Sol&Agrifood e le 200 di Enolitech. Con il business sempre al centro
delle attività previste nei quattro giorni di fiera, nel 2017 il focus
commerciale è ormai saldamente puntato sui due grandi mercati di Stati Uniti e
Cina, nazioni da cui nell’edizione 2016 si sono registrati notevoli aumenti
negli arrivi dei buyer: +130% dal Paese del dragone e +25% dagli USA. Dal punto
di vista espositivo, confermate le tradizionali aree tematiche del salone:
Vinitaly Bio, sul mondo del biologico certificato, ViViT dedicato ai vini
artigianali e VinInternational, spazio che raggruppa la gran parte dei
produttori esteri di Vinitaly. Torna anche il prestigioso programma di
degustazioni della VIA-Vinitaly International Academy e della rassegna Tasting
Ex…Press. Diversificata la provenienza a
Vininternational degli espositori esteri. Presenti cantine da Usa, Ungheria,
Polonia, Russia e, per la prima volta, da Andorra, Kosovo e dal Giappone, con
sei aziende produttrici di sake. Si consolida la collettiva della Spagna
realizzata in collaborazione con Icex, mentre si confermano le presenze di
produttori da Francia, Azerbaijan, Georgia, Argentina, Portogallo, Australia,
Sudafrica e Crozia. Per offrire rilevanza e spazio adeguato agli espositori
internazionali, Vininternational aumenta del 30% la superficie raggiungendo i
1.600 metri quadrati lordi e, da quest’anno, condivide un nuovo padiglione di
3.600 metri quadrati con la Toscana (pad. D). Numerose le degustazioni guidate
organizzate dalle aziende o da istituzioni nazionali, alla scoperta di vini e
distillati provenienti dai cinque continenti. Nell’elenco dei Paesi esteri di
Vinitaly 2017 figurano anche le cantine della Slovenia, che per contiguità
territoriale con il Friuli Venezia Giulia espongono nel padiglione 6, mentre
produttori di vino biologico e di vini artigianali provenienti da Francia,
Argentina, Spagna e Slovenia sono collocati nei saloni speciali Vinitalybio e
Vivit nel padiglione 8. Tra gli espositori, importatori e distributori di vari
Paesi, tra cui Usa, Russia e Cina.
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