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Bari. Corteo Storico blindato: raccontando l'eterna lotta tra il bene e il male, porta ai baresi un messaggio di pace

La Caravella di San Nicola al Corteo Storico. (foto GM) ndr.

di Maria Caravella

BARI, 7 MAG. - Per la prima volta , " La Caravella" è sfilata tra barriere anti- sfondamento e misure anti-terrorismo, ma con un proposito audace, quello di portare "un messaggio di pace". Il corteo storico di San Nicola, con cui la città di Bari rende omaggio al proprio Santo Patrono, è partita anche quest'anno dal Castello Svevo, un po più in ritardo del solito, con i suoi 500 figuranti impegnati a rievocare le imprese con cui nel 1087 i marinai baresi trafugarono le reliquie del vescovo di Myra dalla Turchia portandole a Bari . Ad assistere allo spettacolo, migliaia di persone, che non si sono lasciate intimorire dai mezzi di sicurezza, tra baresi e pellegrini, giunti nel capoluogo anche dall'estero per i festeggiamenti che proseguiranno fino al 9 maggio, la cosiddetta "festa dei baresi". La regia quest'anno è stata affidata a Elisa Barucchieri, artista poliedrica, dall'impronta surrealista e dai lla grande sensibilità, la quale ha inteso dare al corteo una energica sintonia con la realtà e con la cronaca. Infatti proprio il quadro che ricorda il miracolo con cui San Nicola ridesta i tre fanciulli uccisi da un oste, è stato attualizzato con un girotondo realizzato con balli e canti tradizionali di bambini di etnia rom per ricordare i recenti episodi di pedofilia che a Bari hanno coinvolto alcuni piccoli di questa comunità. Tutto il corteo è stato presentato sotto forma di quadri di per se autonomi. Ad arricchire il tutto la magia e il mistero di ballerini sospesi e volteggianti, rigorosamente alternati da vesti nere o bianche, contornati da eterei palloncini degli stessi colori, quasi a rappresentare l'eterna lotta tra il bene e il male, che dalle sue origini impegna il genere umano. A tagliare le strade drappi bianchi e azzurri intesi a simboleggiare le onde del mare che vengono tagliate dal passaggio del corteo. Lo spettacolo tanto atteso, ha lasciato il pubblico incantato, concretizzando lunghi attimi di silenzio soprattutto durante l'esibizione e il volteggiare dei ballerini-acrobati, che sono ritornati nel corteo storico dopo diversi anni . In scena c’è stato anche il tema del cancro, in relazione con il potere taumaturgico della sacra manna del Santo: alcune donne colpite dalla malattia hanno cantato mentre da alcuni palloncini gonfiati ad elio, sopra di loro, si sono liberate piume nell'aria. E .... poi .... ci sono stati i cavalli, gli sbandieratori, i batteristi, che hanno dato al Corteo la sua consolidata tradizione e sono riusciti a mettere d'accordo tutti, grandi e piccini. Accompagnato dalla voce narrante di Elena Sofia Ricci il corteo è giunto a destinazione, dove come vuole la tradizione è stata aperta la porta della Basilica, mentre sulla facciata del castello svevo sono state proiettate le animazioni realizzate con la sabbia da Nadia Ischia. Al termine del corteo, la festa è entrata nel vivo nei vicoli della città vecchia, tra bancarelle, focaccia, sgagliozze e popizze. Stamattina la festa è ripresa all'alba, con la Santa messa nella Basilica di San Nicola, la giornata delle migliaia di fedeli che si trovano nel capoluogo pugliese per i festeggiamenti con cui Bari rende omaggio al proprio Santo Patrono. Pellegrini, in prevalenza russi, insieme con i baresi hanno seguito la processione della statua del Santo che, al termine della celebrazione religiosa, è stata portata nelle chiese del borgo antico, nel Comune di Bari, e in alcuni luoghi rappresentativi della città. La statua è poi arrivata al molo San Nicola dove, al termine della celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo di Bari, mons. Francesco Cacucci, è stata portata in mare, a bordo di una barca. Alle 16,30 la pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori, ha allietato con il suo spettacolo il pomeriggio dei baresi. In serata , la statua sarà riportata a terra per essere condotta in processione fino a piazza del Ferrarese, dopo la messa al molo presieduta dal parroco della Cattedrale di Bari, mons. Franco Lanzolla. Quando San Nicola arriverà in piazza, si accenderanno le luminarie allestite per l'occasione e la statua del Santo resterà in un'area apposita fino a domani, al cospetto dei fedeli.



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