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Casamassima (Ba). Ruba capi d’abbigliamento in un negozio. Giovane romena arrestata dai carabinieri [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Posti di controllo dei c. (foto cc.) ndr.

di Redazione

CASAMASSIMA (BA), 28 LUG, (Comunicato St,) - Ha usato una borsa schermata per nascondere alcuni abiti di cui si era appena appropriata in un negozio d’abbigliamento pensando di farla franca, ma la giovane donna 19enne, di origini romene, ma dimorante in Capurso, è stata bloccata ed arrestata dai Carabinieri. Il fatto è avvenuto ieri pomeriggio in un negozio all’interno di un centro commerciale di Casamassima. I Carabinieri sono intervenuti dopo che era stato segnalato un furto. Arrivati sul posto, gli uomini dell’Arma hanno appurato che la donna, dopo aver abilmente disattivato ben 30 dispositivi antitaccheggio, poi tutti occultati all’interno di una borsa schermata, si era appropriata di numerosi capi di vestiario per un valore commerciale di 900,00 euro. Ad accorgersi dell’intento criminoso è stato un addetto alla sicurezza che aveva notato la donna aggirarsi con fare sospetto tra la merce in esposizione, entrando ed uscendo più volte dai salottini prova, per poi, con indifferenza, uscire frettolosamente dal negozio. Per questo suo comportamento sono stati allertati i militari della locale Stazione Carabinieri che, repentinamente intervenuti, hanno recuperato la refurtiva, subito restituita al negozio ed hanno arrestato la giovane donna. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stata messa agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida. 

- Nella mattinata odierna personale del Comando Provinciale Carabinieri di Bari ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Moretti Antonio, nato a Bari il 17.04.1982, pluripregiudicato, detenuto anche perché già condannato all'ergastolo per il triplice omicidio del San Paolo del 2013. I fatti contestati si riferiscono all'omicidio di Cesare Diomede avvenuto la sera del 28 agosto 2011, quando due gruppi armati a bordo di grosse motociclette si affrontarono a colpi di armi da fuoco nelle vie del quartiere Carrassi di Bari. Al termine del conflitto a fuoco rimase ucciso Cesare Diomede, esponente dell'omonimo - clan, che in quel periodo tentava di estendere la propria supremazia anche sul quartiere San Pasquale ove operava il Clan Fiore che vedeva proprio Moretti Antonio ai suoi vertici. Nella misura cautelare applicata a Moretti Antonio per omicidio volontario e detenzione e porto dell'arma utilizzata per l’omicidio è stata riconosciuta dal GIP l'aggravante di mafia. Le indagini eseguite dai Militari del Comando Provinciale Carabinieri di Bari sotto la direzione e il coordinamento della D.D.A., che già in passato avevano individuato ed arrestato gli altri uomini coinvolti nella sparatoria, attraverso intercettazioni ambientali, acquisizioni di filmati e dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di giungere alla individuazione del killer di Cesare Diomede.



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