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Foggia. A “Piazza Tavuto” tre mesi e la fontanella non funziona più

La fontanella vandalizzata (foto N. Baratta) ndr.
di Nico Baratta

FOGGIA, 28 LUG. - Sono circa tre mesi che la cosiddetta “Piazza Tavuto” è stata risistemata. Un lavoro durato qualche settimana ma che ha profondamente cambiato il volto di quel largo che per anni è stato un luogo abbandonato, degradato, sventrato dai botti di capodanno e  gabinetto a cielo aperto per animali domestici.
Il largo è quello di Via Crispi, a Foggia, a qualche metro dal Carmine Vecchio. Una piazzetta che ha rivisto la luce, i colori, il profumo dei fiori, l’urbanizzazione, per merito del totale e fattivo intervento della Banca dei Monti Uniti (già Banca del Monte di Foggia) con circa 110mila euro. Insomma, un’oasi finalmente felice. E che dal 05 giugno scorso è stato arricchito da un murales che ricorda un frequentatore di quella piazzetta, Simone Leone, scomparso tragicamente il 5 maggio 2017 su Via del Mare per un incidente stradale. 
Ebbene, in quella piazzetta c’era anche una fontanella di acqua potabile. Un appuntamento fisso per molte persone che attraversandola si dissetavano e rinfrescavano in questi giorni di caldo africano. Il male è che quella fontanella non funziona più. Il rubinetto a pulsante è stato rotto, staccandolo dalla sua sede per poi farlo sparire. 
Il fatto è accaduto più di 10 giorni fa. Nel frattempo si è cercato di avere informazioni se la mancanza del rubinetto fosse ascrivibile a un’azione di manutenzione o sostituzione. Nulla è giunto per fornire l’informazione richiesta. Ma era risaputo poiché, in realtà e a detta dei residenti, quel rubinetto è stato rotto, ma nessuno sa chi sia stato.
Ci si chiede se in tre mesi il vandalismo possa prevalere sulla civiltà di chi frequenta “Piazza Tavuto”, e se il Comune di Foggia, proprietario dell’opera urbanizzata, abbia la voglia di ripristinarla. Foggia ha già tante fontanelle in disuso, abbandonate, qualcuna "privatizzata tout court”. Un tempo Foggia era una città ricca di fontanelle, storiche e con tanto di stemma dell’Acquedotto Pugliese del primo ‘900, tutte funzionanti. Sindaco, almeno questa salviamola, con la speranza che duri. E Voi foggiani, perlopiù residenti, abbiate cura di un bene comune che eroga un bene prezioso e pubblico, anche detto “Oro Blu”. Sta a noi preservare ciò che ci è stato donato.




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