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Estero. Stavolta come reagirà il mondo all'ultima provocazione di Kim?

LAncio di missili balistici Nord Coreani. (foto Agi) ndr.
Come scrivono La Stampa, il Messaggero, la Repubblica, il Corriere della Sera e Huffington Post si valutano nuove sanzioni per Pyongyang mentre Seul esclude un intervento militare preventivo

di Redazione

ROMA, 30 AGO. (AGI) - Stavolta la questione è seria: la Corea del Nord non si limita più a mostrare i muscoli lanciando missili con alterne fortune a salve. Martedì mattina alle 6.29 locali (nella notte tra lunedì e martedì in Europa) ha sorvolato il territorio giapponese all'altezza dell'isola di Hokkaido per finire poi nel mar del Giappone frantumandosi in tre pezzi a 1.180 km dalla città di Cape Erimo. Si tratta, scrive Huffington Post, di un missile intercontinentale, il diciottesimo lanciato nel 2017 ma il primo capace di trasportare una testata nucleare. Le provocazioni del regime di Kim Jong-un vanno avanti e si fanno più aggressive. L'ultimo missile lanciato . "Il missile ha attraversato il nostro spazio aereo" ha dichiarato il premier nipponico, Shinzo Abe prima di presiedere una riunione di emergenza assicurando che, come si legge sul Corriere della Sera, Tokyo "chiederà con forza di aumentare le pressioni sulla Corea del Nord con la cooperazione della comunità internazionale", tramite il Consiglio di Sicurezza. 

Governo di Tokyo invita a restare in casa 

Il governo di Tokyo aveva allertato le forze di autodifesa e il sistema satellitare J-Alert è stato in grado di rilevare i movimenti dell'ultimo missile, scrive Il Foglio. Milioni di giapponesi si sono svegliati con un allarmante messaggio del governo, sui cellulari e via e-mail, che il invitava a rimanere in casa e cercare rifugio perché un missile nordcoreano stava sorvolando il territorio. Le sirene hanno suonato su tutte le località collocate nella traiettoria del missile balistico, che ha sorvolato il territorio giapponese per due minuti prima di cadere in mare. Alcuni minuti prima, il governo aveva inviato un sms sui cellulari che avvertiva i cittadini del lancio: "Missile in corso, missile in corso". L'allerta chiedeva ai cittadini di cercare rifugio e li avvertiva anche che, se trovavano oggetti sospetti, non dovevano avvicinarsi ma chiamare la polizia o i pompieri.



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