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Bari Japigia. Scoperto supermarket della droga. Famiglia arrestata dai carabinieri. Oltre un kg. Di droga sequestrata [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

La droga sequestrata. (foto cc.) ndr.

di Redazione

BARI, 13 SETT. (Comunicato St.) - Nell’ambito dei servizi straordinari per il controllo del territorio, predisposti dal comando provinciale di bari, in particolar modo nel quartiere di japigia, con il massiccio impiego di numerose gazzelle, oltre a militari in borghese a presidio di ogni angolo di strada, i carabinieri del nucleo radiomobile, nella tarda serata di ieri, a seguito di un mirato servizio finalizzato al contrasto del fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti, hanno smascherato un vero e proprio supermarket della droga messo in piedi da una famiglia della zona. Tutto ha inizio quando f.m., 52/enne di bari, viene sottoposto ad un controllo in viale japigia, mentre si trova alla guida della sua utilitaria, venendo trovato in possesso di una dose di cocaina. I carabinieri decidono di vederci chiaro ed estendono il controllo, con una perquisizione, presso la vicina abitazione dell’uomo, ove trovano la presenza di c.l. 52/enne e c.m. 30/enne, rispettivamente moglie e figlio conviventi, con, a portata di mano, quasi un kilo di hashish, 16 dosi di cocaina ed una bustina di marijuana, oltre a materiale per il confezionamento e alla somma di euro 850,00 ritenuta il provento dell’illecita attivita’ di spaccio. Per tutta la famiglia sono cosi’ scattate le manette per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Su disposizione dell’a.g., i tre sono finiti agli arresti domiciliari, in attesa di giudizio. 

Un arresto dei cc. a S.Spirito (Ba). (foto cc.) ndr.
BARI SANTO SPIRITO. I CARABINIERI DELLA LOCALE STAZIONE ARRESTANO UN 38ENNE NELLA FLAGRANZA DEI REATI DI VIOLENZA SESSUALE, STALKING, SEQUESTRO DI PERSONA ED ESTORSIONE 

Erano le prime luci dell’alba quando ieri, in zona Palese, un passate ha richiamato l’attenzione di una pattuglia dei Carabinieri che si trovava in servizio notturno, riferendo di aver udito le urla di una donna provenire da un chiosco. Immediato l’intervento dei militari che, in pochi istanti, hanno raggiunto il luogo oggetto della segnalazione, riscontrando in effetti la presenza di un uomo V.M. e di una donna M.E. (entrambi del luogo) chiusi dall’interno in un chiosco, intenti in una accesa lite, nel corso della quale la donna stava urlando e chiedendo aiuto. Realizzato che vi era una situazione di pericolo in atto, i militari hanno fatto accesso all’interno dell’esercizio commerciale, liberando la donna, trattenuta contro la propria volontà, la quale, alla vista dei militari è apparsa in stato di choc, in lacrime, con i vestiti lacerati e fisicamente provata. Dopo essere stata sottoposta alle prime cure, la vittima ha denunciato ai militari gli atti persecutori subiti da mesi da quell’uomo con il quale inizialmente aveva avuto una relazione, ma che non si era voluto rassegnare alla fine della loro storia, costringendola ripetutamente e dietro ricatti a vederlo. Le minacce subite dalla vittima di vedere divulgate informazioni sensibili che la riguardavano, nonché le vessazioni fisiche e morali protrattesi nel tempo, finalizzate a sottostare ad una relazione non voluta, hanno trovato un epilogo con l’arresto in flagranza dell’uomo, anch’egli condotto nell’immediatezza in caserma e per il quale, successivamente, si sono aperte le porte del carcere.



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