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Politica. 100 giorni ed è già crisi? A Monte Sant'Angelo la maggioranza traballerà?

Il sindaco di Monte Sant'Angelo Pierpaolo d'Arienzo (foto Comune MSA) ndr.
di Nico Baratta


MONTE SANT'ANGELO (FG), 19 SET. - Il 20 settembre 2017 a Monte Sant’Angelo si terrà uno dei soliti Consigli comunali. Normale amministrazione, senonché nella stessa data ricadono i famosi, o famigerati – a seconda di come sono stati svolti –, primi 100 giorni di amministrazione comunale. Un arco temporale dove si fa il primo consuntivo del lavoro svolto da un Sindaco e dalla sua Amministrazione, Giunta in primis. Chissà se la stampa avrà l’onore di ricevere informazioni e dati a tal riguardo, giacché il mutismo assordante comunicativo che primeggia nel Comune di Monte fa percepire (si vuol essere molto buoni, nda.) il contrario. Ad oggi si conoscono solo rare delibere, qualche ordinanza arrabattata, partecipazioni a eventi vari, viaggi, tagli di nastri: solo ciò che riguarda la normale amministrazione, mentre mancano le vere scelte politiche, salvo qualche scelta dirigenziale comunicata sull’Albo Pretorio del sito istituzionale. Forse questa data potrebbe rivelarsi storica poiché pare che durante quella seduta potrebbero venire alla luce dissapori politici nella stessa maggioranza, che al momento non causerebbero rotture, ma prefigurerebbero future probabili scissioni. 

Voci indiscrete, vicine, anzi amiche alla stessa maggioranza politica, dicono che non corra buon sangue tra alcuni membri della compagine amministrativa. Nomi di peso della politica montanara e della stessa maggioranza che ha eletto a sindaco Pierpaolo d’Arienzo. Si vocifera, con alte probabilità veritiere, che il fratello dell’attuale Vice Sindaco Michele Fusilli, ovvero il plurieletto e suffragato Antonio Fusilli, avrebbe intenzione di costituire un gruppo politico consiliare a parte, staccandosi da quello dove è stato eletto, quel CambiaMonte, anagramma di cambiamento. Il gruppo autonomo in via di costituzione, ma che quasi certamente non verrà annunciato il 20 settembre p.v. e perciò risparmierà coccoloni a qualcuno, anche fuori paese e di stazza nel capoluogo regionale, potrebbe chiamarsi "Monte Riparte", come quello che doveva essere l'involucro iniziale per l'elezione dello stesso Antonio Fusilli, poi confluito in quello dell'attuale sindaco incoronato dal PD. E questo potrebbe avvenire insieme ad alcuni Consiglieri della maggioranza. Difatti, sia la De Sio Maria Luigia sia la Ciuffreda Maria, passando forse anche per Maria Libera Armillotta che potrebbe condividere la scelta, potrebbe dare i natali al gruppo scissionista voluto da Fusilli. Il tutto pare sia stato già percepito durante l'ultima riunione di maggioranza di CambiaMonte, alla quale mancavano proprio Antonio Fusilli, De Sio Maria Luigia e Ciuffreda Maria. Un'assenza significativa che pare lanciare il messaggio della presa di distanza da CambiaMonte, perciò dal sindaco d'Arienzo e dal Partito Democratico. Motivi di tale probabile scissione sarebbero da ricercare nei continui dissapori politici tra il Sindaco d’Arienzo e Antonio Fusilli, al quale sembra non vada giù il modus operandi comunicativo verso gli stessi componenti della maggioranza, nonché i continui dissapori, se non scontri, tra l'Assessore Giuseppe Totaro e i fratelli Fusilli, dovuti alla permanenza del dirigente comunale Mimmo Rignanese non gradito dal Totaro. Si ricorda che i Fusilli sono i nipoti del Rignanese e ciò posiziona un muro ben saldo tra loro e chi vorrebbe fuori Mimmo Rignanese dal giro che conta. 

Ma ci sarebbero anche altri motivi legati al Primo Cittadino che non si esprime del tutto su questa vicenda. Un'azione non gradita da qualcuno della maggioranza: Antonio Fusilli non gradisce il porsi di d'Arienzo e di Vergura, quest’ultimo Presidente del Consiglio comunale, verso la città, verso la comunicazione, verso la politica in generale che dovrebbe coinvolgere la comunità. Secondo i bene informati, sembra che a detta dei fratelli Fusilli ci sia bisogno di un chiarimento, che in politica si traduce o in riassesti o in scissioni. E Totaro, astuto politico di lunga data, con il potere conferitogli dal sindaco, avrebbe posto dei limiti, tali da mettere in discussione la stessa maggioranza, contrapponendosi ai Fusilli Brothers. 

Insomma, a Monte le fibrillazioni sembra non abbandonino la comunità, che nel voto ha cercato serenità e invece sta ottenendo solo aritmiche decisioni di chi governa in barba a quel cambiamento tanto annunciato. Ovviamente si attendono smentite e solo allora capiremo se i 100 giorni sono stati sibillini per alcuni e propulsori per altri, fermo restando che i montanari pare non siano contenti di questi iniziali 100 giorni.



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