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'Tutti a Tavola' - Intervista a donna Tiziana Stefanelli, avvocato, chef, mamma e moglie. Vincitrice della stagione più seguita di Masterchef Italia

Tiziana Stefanelli. (foto com.) ndr.

di Helena Ancona

BARI, 28 SETT. - Avvocato, chef, mamma, moglie Tiziana Stefanelli. Di solito nelle interviste si inizia con un attributo o una definizione. Bè... penso che propenderò nel definirla con una sola parola: Donna! "D" maiuscola perchè completa, perché capace di mettere al primo posto il cuore e la famiglia, anche quando il successo è tanto, pieno e accecherebbe chiunque. Abbiamo fatto una piacevolissima chiacchierata pomeridiana al telefono. Il mio intento era farmi raccontare Tiziana al di là del suo personaggio televisivo. Ho adorato quando a Masterchef, vantava le sue origini pugliesi perciò ho voluto iniziare proprio da lì... " Tiziana so che hai sangue pugliese nelle vene! (non a caso ami il Burraco). Quale sapore della nostra Puglia è più impresso nelle tue papille gustative?" 

"Sicuramente le orecchiette! Ho imparato a farle fin da piccola. Le preparo spesso: solo che inizio a farle piccoline piccoline come piacciono a me e poi a mano a mano diventano sempre più grandi! Penso infatti sia una delle paste più difficili da realizzare. Le adoro con le cime di rapa ma quest'estate le ho fatte anche con il pesce, lo scorfano. Erano buonissime!" 

"Voglio farti una domanda importante per chi ,come noi, è una fervente femminista nel senso sano del termine. Parliamo di donne e cucina. Un binomio a cui, soprattutto nell'alta cucina, pochi danno credibilità, storcendo il naso e sostenendo sia un lavoro da uomini perché troppo totalizzante... cosa pensi di questa discriminazione?" 

"È una domanda a cui so risponderti benissimo e a malincuore devo confermarti questo luogo comune dopo aver toccato con mano la realtà. Proprio un anno fa ho scelto di vendere il mio ristorante perché sacrificava il mio essere mamma e moglie: mi sono scontrata con la triste realtà di scegliere tra l'essere uno chef stellato o una mamma perché in un vero ristorante devi starci sempre,ne devi seguire ogni passo. Io facevo le due di notte ogni giorno e vedevo la mia famiglia pochissimo, non esistevano Pasqua, Natale o week end. Alla fine mia figlia mi ha chiesto di smettere e l'ho fatto scegliendo l'egoismo dell'amore. 

"...Però convieni con me nella incredibile riconoscibilità di un piatto fatto dalle mani di una donna, è un tatto diverso... che si palesa anche nel semplice gesto di adagiare un pomodorino, un fiore di borragine su di un piatto.." 

"Si. Questo perché noi donne cuciniamo con l'anima mentre gli uomini cucinano di più con il cervello. Inoltre noi donne abbiamo più senso pratico mentre loro sono più teorici. Anche i grandi chef imparano dalle nonne e dalle mamme; per noi donne è un atto d'amore e siamo rigorose considerando sempre il complesso delle cose senza mai sprechi, cucinando con garbo e delicatezza. Si, ecco, credo che uno chef donna, nonostante tutto, sia sicuramente più completa." 

"Tiziana viaggiamo un po' con la fantasia, proiettati in un posto lussuoso con una cucina a vista facendo una sorta di show cooking sulle note di tua figlia Matilde, bravissima interprete soprattutto di Adele (come noto piacevolmente nella sua pagina Facebook "Mati"). Che ne diresti? Ti ci ritrovi?" 

"Certo! È proprio quello che accade tutti i giorni a casa mia, io ho una cucina a vista e mia figlia mi accompagna e mi ispira cucinando, con le sue note al pianoforte. Io cucino con lei che canta, è naturale e normale oramai questo scenario in casa nostra. Mi rilasso e preparo i miei piatti preferiti". 

"A proposito dei tuoi piatti del cuore. Qual è il tuo ingrediente? L'ingrediente che più ti descrive e assomiglia?" 

"A me piacciono tantissimo gli agrumi. A volte possono essere aspri ma sono anche avvolgenti e caratterizzanti. Danno molto sprint! Li amo tutti! Mi piace tantissimo preparare la carbonara con la zeste di limone, bottarga di tonno e carciofo croccante." 

"Mmmh...mamma mia che acquolina! Bè la carbonara è romana come te. A Roma c'è la tua vita, i tuoi affetti e il tuo lavoro. Sei ancora un avvocato. Nel momento in cui la cucina entra in maniera così preponderante nella tua vita riesci a gestire le due cose? Sul "piatto della bilancia" insomma, quale passione pesa di più?" 

"Diciamo che se la cucina rimane una passione come può essere la musica, giocare a tennis o a calcetto fa e va benissimo! Ma se diventa una professione a tutti gli effetti diventa davvero complicato gestirla. C'è stato un momento nella mia vita in cui mi dedicavo a tre lavori perché facevo lo chef, la televisione e l'avvocato. Adesso sono ho indietreggiato un po' decidendo di puntare sulla qualità della mia vita, prendendomi una pausa e continuando a svolgere la mia professione di avvocato e mamma."



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