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Politica. Tutti (o quasi) contro Visco. Le sei mozioni contro il governatore di Bankitalia

Il Governatore Ignazio Visco. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 23 OTT. (AGI) - Dai 5 Stelle alla Lega, da Scelta civica e verdiniani fino al Pd: è trasversale il fronte che si è creato in Parlamento contro la riconferma alla guida di Bankitalia dell'attuale governatore, Ignazio Visco. Tutte le mozioni presentate alla Camera e votate nella seduta di martedì scorso, 17 ottobre avevano infatti come obiettivo un cambio al vertice di palazzo Koch. A eccezione di quella presentata da Sinistra italiana che, pur sottolineando ed evidenziando le responsabilità in capo all'Istituto di via Nazionale per la mancata o inefficace azione di controllo, chiede che Visco venga riconfermato per un anno, così da lasciare al nuovo esecutivo il compito di nominare un altro governatore. Tutte le altre mozioni, invece, prendono di mira il ruolo svolto (o non svolto) da Visco, seppur con sfumature e toni diversi, chiedendone di fatto la testa. Anzi, Fratelli d'Italia si è spinto oltre, chiedendone ufficialmente le dimissioni anticipate. Solo la mozione del Pd è stata approvata, le altre 5 - votate per parti separate - sono state tutte respinte dall'Assemblea. L'Aula di Montecitorio ha quindi discusso e votato 6 diverse mozioni: tre di queste, e precisamente quella targata 5 Stelle, quella a prima firma Sinistra italiane e quella della Lega, erano già da tempo calendarizzate. Le altre tre (una di Fratelli d'Italia, e le altre due di Scelta civica e Pd) sono state aggiunte successivamente. Non solo. La mozione del Pd - nella quale non compare mai il nome di Ignazio Visco - ha subito nel corso della seduta una modifica del testo su richiesta del governo (per voce del sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta), riformulazione accettata dai proponenti (la prima firmataria era la deputata dem Silvia Fregolent). Il nuovo testo targato Pd, come è ormai noto, risultava 'ammorbidito' dopo l'intervento dell'esecutivo rispetto alla versione originaria, ma la sostanza non cambiava: i dem infatti hanno chiesto al governo l'impegno a "individuare la figura piu' idonea a garantire nuova fiducia" nella Banca d'Italia.



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