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Pubblica Amministrazione. “Orbitale di Foggia”, il TAR Puglia certificata la legittimità


L'orbitale di Foggia (foto Comune di Foggia) ndr.
di Redazione


FOGGIA, 07 OTT. (Com. St.) “Orbitale di Foggia”, il TAR Puglia dichiara inammissibili i ricorsi presentati dalla F.lli di Carlo Srl e dalla Società per Azioni Adriatica A-Stra. Certificata la legittimità all’aggiudicazione all’ATI Favellato Claudio SpA e GRZ Costruzioni Srl.


Il sindaco Franco Landella: “Chiusa lunga pagina di controversie in cui, spesso, si sono inseriti elementi di polemica politica che hanno travalicato i limiti del civile confronto sconfinando in illazioni particolarmente gravi”

La Sezione Prima del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, con sentenza numero 01010, pubblicata il 5 ottobre 2017, ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati dalla F.lli di Carlo Srl e dalla Società per Azioni Adriatica A-Stra contro la decisione con cui l’Amministrazione comunale ha proceduto all’aggiudicazione definitiva all’ATI Favellato Claudio SpA e GRZ Costruzioni Srl della gara di appalto per l’affidamento della progettazione esecutiva e della esecuzione dei lavori di realizzazione del I lotto funzionale della cosiddetta ‘Orbitale di Foggia’.

“Si tratta di un pronunciamento che chiude la lunga vicenda collegata all’assegnazione dell’appalto, in cui, spesso, si sono inseriti elementi di polemica politica che hanno travalicato i limiti del civile confronto, sconfinando in illazioni particolarmente gravi – commenta il sindaco di Foggia, Franco Landella –. Più volte si è messa in discussione la linearità dell’iter amministrativo. L’Amministrazione comunale, dal canto suo, ha mantenuto sempre un profilo di serietà e di fiducia nell’operato della sua struttura tecnica, la cui bontà è oggi confermata da una sentenza che non si limita a respingere i ricorsi per vizi di forma, ma chiarisce nel merito la loro infondatezza”.

“Considero questo passaggio un passo in avanti decisivo verso il raggiungimento dell’obiettivo di realizzare un’opera infrastrutturale dalla valenza strategica per lo sviluppo economico della città e, più in generale, dell’intero territorio provinciale – sottolinea il primo cittadino –. Un’opera che abbiamo ereditato dall’Amministrazione che ci ha preceduto e che, naturalmente, abbiamo portato avanti nel solco di una virtuosa continuità amministrativa. Sui progetti orientati a far crescere la città ed a creare le condizioni per il suo progresso socio-economico, infatti, non possono esserci divisioni né sterili contrapposizioni da anteporre all’interesse collettivo ed al bene comune”.

“La sentenza del TAR Puglia, dunque, contribuisce a restituire serenità ad un dibattito che nel recentissimo passato sull’argomento è stato caratterizzato da cadute di stile, evocazioni più o meno torbide, accuse opache – aggiunge il sindaco di Foggia –. Oggi, invece, noi possiamo e dobbiamo lasciarci alle spalle tutto questo, nella speranza che quanti si sono resi protagonisti di atteggiamenti tutt’altro che sobri comprendano di aver esagerato. L’approccio ad ogni dinamica amministrativa, ad ogni polemica politica, sia pure aspra e dura, esige serietà, soprattutto da coloro i quali, direttamente o indirettamente, ricoprono incarichi istituzionali e politici”.

“La prossima tappa del percorso verso l’inizio dei lavori sarà la discussione circa il progetto definitivo in variante allo strumento urbanistico propedeutico alla realizzazione dell’opera – evidenzia il primo cittadino –. Sono sinceramente dispiaciuto del fatto che nella seduta di ieri il Consiglio comunale non abbia potuto procedere alla sua approvazione, nonostante la disponibilità e la responsabilità manifestate dalla maggior parte dei consiglieri di minoranza per superare la pregiudiziale derivante dal mancato rispetto dei 5 giorni necessari per l’iscrizione dell’accapo all’Ordine del Giorno, sebbene la questione fosse già stata all’attenzione dell’Assemblea consiliare e fosse stata addirittura già discussa. Purtroppo la dichiarata volontà di qualcuno di utilizzare il tema come elemento di scontro politico ha compromesso il raggiungimento di una intesa piena, esponendo l’approvazione della deliberazione ad una eventuale impugnazione per vizio procedurale, mettendo così a rischio l’intero intervento infrastrutturale – conclude il sindaco di Foggia –. Una scelta che non condivido, perché antepone strumentalmente l’interesse politico al bene comune e che, dunque, ha determinato la scelta di rimandare la trattazione dell’argomento. Sono fiducioso che nella prossima occasione possa manifestarsi uno spirito di condivisione largo, oltre ogni steccato politico, per un intervento che nella sua ideazione e preparazione ha attraversato due Amministrazioni comunali di colore politico differente e che risponde ad una precisa esigenza della nostra comunità”.




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