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Attualità. Neve nello stadio e Monte insorge. Precisazioni e rassicurazioni

Il campo sportivo comunale di Monte Sant'Angelo durante la rimozione della neve (foto N.Baratta) ndr.
di Nico Baratta

MONTE SANT'ANGELO (FG), 13 DIC. - È bastato un post, informativo per le istituzioni e la cittadinanza, pubblicato su facebook che ne è derivata una polemica. Oddio, non è che alle parti in causa, tutte, mittente e destinatari, si assegnino ragioni o torti. La funzione espletata da noi giornalisti, nel caso specifico, è di portare alla luce quanto è accaduto, rendendo note, con le nostre interviste, le varie posizioni dei vari interessati non scritte sul social, senza giudizio di parte né tantomeno traendo conclusioni sull’accaduto, specie se queste sono di natura tecnica.

Tutto si è svolto domenica mattina, 10 dicembre 2017, tra i post del social network Facebook e il campo sportivo di Monte Sant’Angelo. In programmazione v’era la gara di casa dei beniamini sportivi. Una partita importante per la classifica e rafforzata da nuovi acquisti che potevano far la differenza. E l’ha fatta, giacché il Monte Calcio si è imposto per due reti a una sull’avversaria. Oggetto della querelle è stata la modalità per la rimozione della neve che, nelle ore precedenti, ha coperto con una cospicua coltre il campo sportivo, rendendolo impraticabile. Un tappeto verde composto dal manto erboso sintetico, e perciò delicato e soggetto a rovinarsi. Difatti, a rimuovere la candida e gelida coltre (ghiacciata durante la nottata per le basse temperature) è stato impiegato anche un mezzo non propriamente adeguato a tal operazione per quella tipologia del rettangolo di gioco. Uno spazzaneve del tipo “Unimog” ha fatto ingresso sul verde sintetico e ha rimosso gran parte della neve ghiacciata. Un mezzo pesante, comunemente impiegato per spazzare la neve sulle strade, che secondo il sig. Michele Notarangelo avrebbe potuto rovinare il manto erboso sintetico, arrecando ingenti danni alla struttura e all’erario, poiché il campo, seppur non in gestione diretta al comune garganico, è proprietà comunale.

A tal fine si è ritenuto opportuno ascoltare alcuni attori della vicenda, che gentilmente hanno rilasciato delle dichiarazioni. Di seguito ecco il post pubblicato su facebook dal sig. Notarangelo, purtroppo nei commenti sfociato al limite dell’offesa personale, poi rimodulata e infine terminata con le scuse.

“Ho appreso con grande rammarico che, oggi per far giocare la partita di calcio, è stata fatta togliere la neve dal manto erboso con i mezzi spalaneve. Il Sindaco, l'Assessore allo sport, dovrebbero sapere che il manto erboso è sintetico; sotto ci sono delle tubazioni per il drenaggio. Far passare mezzi pesanti, come Unimog e altro, non si fa che danneggiare tutto. A volte le incompetenze e la mancanza di controllo porta a tutto questo. Ho anche appreso che il manto nella zona vicino il deposito si sia rovinato. Mi auguro che non sia vero! Si poteva pure rinviarla la partita! Per salvaguardare un bene così prezioso, mi rendo conto come ho già detto, le incompetenze portano a questo. Comunque complimenti a tutti compreso la società del Monte Calcio.”

Dalla lettura del post si evince la preoccupazione del sig. Notarangelo, che invita gli amministratori locali a prendere atto della tipologia cui è formato il manto erboso dello stadio comunale. Una preoccupazione frutto della non conoscenza tecnica su come operare. Difatti col termine “incompetente”, come lo si è interpretato, il Notarangelo pone in evidenza un problema, quello della inesperienza in materia di trattamenti dell’erba sintetica e non dell’incapacità. Una sottile differenza di interpretazione che, però, ha causato diverbi, tali da scatenare un dibattito acceso e fuorviato da interventi di alcuni cittadini.

«Noi abbiamo un campo sportivo che è stato fatto una decina di anni fa, con un manto erboso sintetico -dichiara alla nostra testata giornalistica il sig. Michele Notarangelo-. All'epoca (quando fu realizzato il manto erboso sintetico, ndr.) ero consigliere comunale, con il Sindaco Nigri. Per tale caratteristica, appunto quella del manto erboso sintetico, la neve attecchisce sul sintetico e quando la vai a rimuovere l'erba rimane attaccata venendo via a ciuffi. Mi sono allarmato nel momento in cui è stata fatta la rimozione della neve mediante un automezzo pesante, uno spalaneve utilizzato sulle strade. Ora, sapendo che i campi in erba sintetica presentano la caratteristica di avere un impianto di drenaggio esterno, mi sono preoccupato di farlo presente a chi di competenza e pertinenza per la gestione del campo sportivo. L'ho fatto mediante un post sulla mia pagina facebook. Ho solo fatto presente un problema indirizzando le mie perplessità ai responsabili della struttura. Poi avendo ricevuto risposte offensive da una persona, che conosco bene e che mi è amica, ho ritenuto opportuno difendermi avvisandolo che avrei ricorso alle autorità competenti. In verità, poi, quella persona in presenza dei miei familiari, mi ha chiamato telefonicamente in privato e si è chiarita. Io mi aspettavo, quantomeno, una chiamata dal Sindaco e dal suo Vice, che è anche l’Assessore allo Sport, come segno di attenzione sul problema che ho posto. Invece sono stato contrattaccato da qualcuno che non ha funzioni responsabili su quella struttura. Io come cittadino ho sollevato un problema –prosegue Notarangelo- e sempre come tale avrei gradito una risposta, non una critica. Stiamo parlando di un campo che è costato circa 1 milione di euro, soldi pubblici ottenuti con un finanziamento del CONI, e che oggi potrebbero raddoppiare anche per una sua manutenzione straordinaria. Come si intuisce stiamo parlando di cifre stratosferiche per una comunità come Monte Sant'Angelo. Con piccoli accorgimenti si può mantenere efficiente un campo sportivo, che a Monte ha un elevato valore sociale e formativo, di aggregazione e inclusivo, oltre che sportivo. La caratteristica di quel campo, perché quando si realizzò me ne occupai io da amministratore comunale, sono i margini che, verso la fine del bordo campo, presentano un sistema di tubazione per drenare l'eccessiva acqua pluviale. Un particolare, deriso da chi mi ha attaccato, che permette di giocare anche in caso di alluvioni. Di campi sportivi così dalle nostre parti ce ne sono pochissimi. Spero davvero –conclude Notarangelo- che tutti comprendano l'importanza e la caratteristica del campo in sintetico che abbiamo e che in primavera spero non si scoprano eventuali danni, perché una macchina spalaneve di quel peso non dovrebbe calpestare quel campo».

Una dichiarazione che, leggendola senza doppi fini, spiega appieno la bontà della preoccupazione di Michele Notarangelo, seppur interpretata da altri in chiave politica. È notizia di queste ore che in un altro centro garganico, a Vico, si realizzerà un terreno di gioco simile a quello di Monte. Un progetto realizzabile grazie ai fondi CONI, del costo di poco più di 750mila euro. Somma importante per un tappeto verde sintetico e che dovrebbe avere negli anni l’attenzione, in tutta la sua completezza, di chi governerà quel comune. Questo a dimostrazione che un investimento così rilevante va curato, specie nei minimi dettagli. E il fenomeno neve è uno di questi. Come lo è, inoltre, in caso di smantellamento, che quel sintetico verrebbe trattato come rifiuto speciale, con costi che potrebbero superare anche i 300mila euro. Problema che a quanto pare si stanno ponendo in un altro centro garganico. Quindi, oltre a preservarlo per la sua funzione, sportiva e sociale, sarebbe giusto mantenerlo efficiente così da allungare i tempi per la sua sostituzione.

Ed allora, chi più degli amministratori comunali può risponderci sulla gestione di soldi pubblici in materia sportiva? A tal fine è stato interpellato l’Assessore allo Sport del comune di Monte Sant’Angelo, Michele Fusilli, che gentilmente ha risposto alle perplessità formulate dal sig. Notarangelo.

«L'operazione di spalare la neve dal manto erboso sintetico del campo sportivo –dichiara Michele Fusilli- è stata sempre svolta con i dovuti criteri e senza mai metterlo in pericolo. E così avviene da quando c'è il campo in erba sintetica. Non comprendo perché solo oggi si sia sollevata questa attenzione, diventata polemica. Se fosse stata un'operazione ai danni del manto erboso sintetico doveva perlomeno essere sollevata fin da quando è stato realizzato quel manto, ovvero più di dodici anni fa. Domenica mattina ho chiamato il tecnico responsabile dell'azienda del manto erboso il quale mi ha riferito che non ci sarebbero stati grossi problemi nel fare questa manovra, ovviamente con le dovute attenzioni, purché non siano quotidiane. L'unica manovra dove porre attenzione –precisa l’Assessore e Vice Sindaco di Monte Sant’Angelo- era quella durante la quale il mezzo si gira, in particolare quando lo fa su se stesso per pulire la fascia seguente a quella già fatta, ponendo attenzione a farla con cautela e con la pala sollevata, in modo da non rimuovere il tappeto di erba. Non so perché quest'anno è sorta questa polemica giacché si è sempre fatto così. Noi del comune non gestiamo più direttamente la struttura, e perciò il campo. Fin dalle prime ore del mattino, viste le condizioni avverse e sapendo che in casa avrebbe giocato il Monte Calcio, mi sono attivato per conoscere il da farsi. Ho chiamato il Presidente Azzarone (del Monte Calcio, ndr.) il quale mi ha informato sulle condizioni del campo, assicurandomi che avrebbe messo in atto, anche personalmente, tutte le azioni dovute affinché la squadra giocasse e soprattutto preservasse il campo e la struttura. Una fra tutte è l'assicurazione di mantenere la pala del mezzo a filo d’erba, come indicato dal responsabile chiamato in precedenza. Queste sono situazioni eccezionali, gestite in modo eccezionale e soprattutto nel rispetto della sicurezza. Posso confermare che al campo non ci sono stati danni. Infine -chiosa Michele Fusilli- mi preme comunicare che il comune di Monte Sant'Angelo avrebbe intenzione, ed è motivo di riscatto per Monte, di partecipare al bando “Sport e Periferie” del CONI, chiedendo il patrocinio al CONI e alla Regione Puglia per realizzare un centro sportivo che formi nuovi istruttori, così da ristrutturare alcune nostre infrastrutture, come le palestre. Speriamo che tutto venga approvato in Consiglio comunale, dandone poi comunicazione».

A proposito del bando CONI “Sport e Periferie”, a benefico di chi non è ancora informato, il fondo predetto, come descritto sul sito istituzionale del CONI, “è finalizzato tra l‘altro alla realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi con destinazione all'attività agonistica nazionale, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane, nonché al completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti, con destinazione all'attività agonistica nazionale e internazionale”.

Della stessa opinione è stato anche il Presidente dell’ASD Monte Sant’Angelo Calcio, il sig. Piero Azzarone che, interpellato telefonicamente, ha rilasciato una dichiarazione, oltre ad assicurare la bontà del lavoro svolto per rimuovere la neve dal campo sportivo.

«Sono critiche insensate –esordisce Piero Azzarone-. Quando c'era la neve il campo è stato sempre spazzato nel modo giusto e corretto. Posso dire che il campo non ha un impianto di drenaggio sottostante, come è stato più volte detto e scritto su facebook. Piuttosto è giusto dire che il problema poteva esserci durante le fasi di spazzamento quando il mezzo si girava perché poteva sollevare il manto erboso. E giacché ero lì a sovrintendere i lavori di spazzamento garantisco che durante queste fasi ho avuto l'accortezza di non far abbassare più di tanto la pala. Inoltre garantisco che il mezzo non ha mai girato su sé stesso così da rovinare il campo. Da quando sono Presidente di questa squadra ho sempre avuto l'accortezza di controllare ciò che veniva svolto all'interno del campo e di tutta la struttura sportiva. Ora c'è anche il personale che la mantiene pulita e affermo che è diventata una bomboniera. C'è chi pulisce sempre il campo, gli spalti, gli spogliatoi, c'è chi disinfetta. Ho fatto riaprire magazzini un tempo chiusi, i servizi igienici sono ritornati efficienti, puliti e disinfettati, le docce funzionano a pieno regime. Dico ciò perché la discussione emersa domenica credo sia di altra natura, speculazioni politiche. Piuttosto sarebbe giusto parlare del presente, di ciò che si sta realizzando per conferire a Monte una realtà sportiva eccellente e che, mi permetto di dire, ringiovanita. Ognuno di noi, della società e non, sta contribuendo con sacrificio e spirito di abnegazione affinché a Monte ci sia un futuro per le nuove generazioni. Io mi conosco e se devo gestire una cosa è se come fosse mia. Sarà un pregio o un difetto, ma son fatto così perché ho a cuore le sorti di ciò che amministro. Mi spiace che su quanto è accaduto domenica scorsa, a proposito della neve da spazzare sul campo, vi siano state esternazioni che ritengo fuori luogo. Io invito chiunque a vedere come sta il campo, a valutare le sue ottime condizioni e quelle della struttura. Ad agosto, quando sono subentrato nel Monte Calcio, ho messo in atto molte azioni di manutenzione tali da ridare lustro ed efficienza e sicurezza a questa struttura. Inoltre, per quanto riguarda il manto erboso vicino al magazzino, che tanto si dice presumibilmente rovinato, posso garantire che gode di ottima salute. Domenica son stato al campo fino al termine della partita, tra l’altro vinta per due reti a una, dopo aver spalato neve a mano e sovrinteso i lavori svolti. Sono andato a casa solo per cambiarmi le scarpe inzuppate di acqua. Posso affermare che il campo del Monte Calcio sta bene, il manto erboso non ha subito alcun danno e invito chiunque a constatarlo. Ho voluto –conclude Azzarone- che la squadra giocasse per dare ai calciatori l'ottimismo, ripagato con la vittoria. Avrei potuto farla rimandare per le note condizioni del campo, ma sarebbe stata l'ennesima sconfitta morale per chi oggi sa che il calcio a Monte sta rinascendo e sta investendo in nuove risorse».

Insomma, per come è stato detto dalla società, e se ne prende atto, domenica sul campo erboso sintetico a Monte è stato svolto un lavoro oculato e con le dovute modalità per non rovinarlo. Ma la straordinarietà era tale da giustificare tal operazione? Una domanda che ha già ottenuto la risposta, ma che va posta per future, si spera mai, emergenze. Tuttavia si è reso doveroso interpellare un altro protagonista, il medico Odontoiatra Michele Ciuffreda, che ha fatto sì, dal quel famoso summit svolto il 28 luglio 2017, a Monte il calcio avesse un futuro. Ciuffreda, colui che insieme agli amministratori di maggioranza e minoranza, al consigliere di minoranza Michele Fusilli, hanno posto in essere le solide basi dell’attuale società sportiva.

«Per quanto mi riguarda, visto che son stato interpellato dallo scrivente, sapendo l'impegno che ho profuso affinché questa realtà sportiva del Monte Calcio proseguisse, e non essendo neanche un dirigente –dichiara Michele Ciuffreda-, posso dire che su quel campo sono più di dieci anni che si spala neve facendo attenzione per la sua particolarità, appunto l’erba sintetica. Posso affermare che domenica mattina (10/12/2017, ndr.) per rimuovere la neve dapprima si è proceduto a mano con le pale, poi con un mezzo leggero ed infine è stato fatto entrare in campo il mezzo che operava in strada. Io domenica non ero presente, ma ho ascoltato il Presidente del Monte Calcio, Piero Azzarone, che mi ha confermato che prima di procedere è stata interpellata l'azienda che ha realizzato quel manto erboso, indicando cosa si poteva fare e non fare. Una fra tutte, svolte col mezzo più grande, evitare manovre da fermo. Tengo a precisare, perché mi è stato confermato da più parti, ed è motivo di orgoglio per tutti, che domenica il Presidente Azzarone e il suo Vice spalavano a mano la neve. Ieri ho visto il campo e posso asserire che non c'è stato alcun danno. Inoltre c'è da dire che una volta terminata l'operazione il campo va pettinato perché si rimuove inevitabilmente una quantità di cocco, che serve per tenere alti gli steli sintetici del verde. Io credo che il "beccarsi" su facebook sia di altra natura, dove ognuno vorrebbe il merito della ottima tenuta che oggi gode quel manto erboso. E così anche per tutta la struttura sportiva. Aggiungo che ogni domenica all'ingresso, prima dello svolgimento della partita, viene distribuito il kit per fumatori, un posacenere portatile dal costo di un euro rimborsato all'uscita con la restituzione del gadget, così da evitare che i mozziconi delle sigarette vengano buttati in terra. Questo continuo fare sta avendo i suoi risultati, tant'è che oggi a Monte nello stadio son poche le carte e mozziconi trovati per terra, che una persona, retribuita, raccoglie ad ogni fine gara. Mai come quest'anno –puntualizza Ciuffreda- la struttura sta funzionando al meglio, in tutti i suoi servizi, senza nulla togliere ai precedenti perché ognuno ha fatto il meglio nelle sue possibilità, e i montanari lo hanno sempre riconosciuto, ringraziandoli. Questa attenzione, aggiungo a beneficio di tutti e dei tifosi, sta facendo si che dalla provincia foggiana giungano richieste di calciatori di un certo livello che vorrebbero far parte del Monte Calcio, poiché stanno constatando che la società è seria e sta lavorando per il miglior futuro dello sport locale. Tutti sanno, e lo ripeto -chiude il dott. Michele Ciuffreda-, che non sono parte della dirigenza, ma sono un cittadino che vorrebbe il meglio per la nostra comunità, coinvolgendo tutte le parti attive di Monte, superando i confini ideologici che spesso dividono».

In conclusione, è doveroso dire che una struttura sportiva è sempre uno strumento aggregativo; utilizzato bene è culturale, perché sport è cultura, è formazione, è educazione, benessere fisico e mentale, è inclusivo. Monte Sant’Angelo ha la fortuna di avere un’infrastruttura eccellente, dove molti ragazzi si recano per far sport, in tutta la sua essenza e importanza. Preservarla ad ogni costo, con il coltello tra i denti, è una prerogativa di chi amministra il centro micaelico e di chi ci vive e ci lavora. Il futuro, quello buono e sano, passa anche attraverso queste peculiarità, che sembrano secondarie ma che in realtà sono da sempre quelle più richieste, come lo erano un tempo gli oratori, oggi ritornati in auge.



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