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Cinema. Super Vacanze di Natale - Un collage dalla doppia personalità

La locandina dell'evento. (foto com.) ndr.

di Giuseppe Gallo

TARANTO, 23 DIC. - E' strano cominciare una recensione senza una trama. "Super Vacanze di Natale" è, infatti, il primo film di montaggio italiano arrivato su uno schermo cinematografico. L'operazione di Ruffini e Filmauro è curiosa quanto banalmente ordinaria. Di collage e "meglio di" il web ne è pieno fino all'orlo. Chi va su Youtube viene bombardato da sequenze di cinepanettoni ricombinate in infiniti modi diversi. Questa operazione commerciale, nata forse per permettere a Filmauro di prendere parte alla ormai consueta competizione natalizia, non ha nulla di simile neanche a film collage conosciutissimi come "Totò Story" (1968) o "Sulle orme della Pantera Rosa" (1982). 
Se l'antologia dedicata a Totò era costituita da una sequenza di intere scenette montate come un classico film a episodi tipicamente anni Sessanta, "Super Vacanze di Natale" è come se volesse proporre un film tutto nuovo ... con scene già viste. Il montaggio di Pietro Morana, infatti, funziona a fasi alterne. Le già brevi clip selezionate dai 33 cinepanettoni Filmauro vengono sbriciolate e disseminate lungo il film, con la conseguenza di valorizzarne alcune ma di penalizzarne altre.  Riguardo al collage della "Pantera Rosa", invece, si può dire che i realizzatori di "Super Vacanze di Natale" non abbiano avuto la scaltrezza di Blake Edwards il quale, al contrario di Ruffini & co. , imbastì una trama molto semplice e quasi documentaristica con Joanna Lumley, al solo scopo di riproporre  delle scene di archivio. In "Super Vacanze di Natale", invece, le clip sono sì disposte secondo un filo logico, ma con un criterio molto personale e poco coinvolgente per il grande pubblico. I nove mesi di lavoro e di selezione di clip da oltre mille ore di girato sono evidenti. Nel corso degli 86 minuti di durata si ride molto, ma sicuramente non è merito del Paolo Ruffini regista e del montaggio di Pietro Morana. Il merito delle risate in "Super Vacanze di Natale" è da attribuire ai fratelli Vanzina, a Enrico Oldoini, a Neri Parenti, a Volfango De Biasi, a Brizzi e Martani, Saverni e Bencivenni, Boldi e De Sica, Lillo & Greg, a Paolo Ruffini (attore) e al resto degli sceneggiatori, degli attori e delle troupe che questi film li hanno realizzati per davvero. 
Se "Super Vacanze di Natale", agli occhi del grande pubblico, può essere considerata una pessima commedia, agli occhi del critico e degli esperti del settore può essere considerato  senza dubbio un ottimo documentario sulla comicità italiana. In questo senso, Ruffini regista e Morana, con un ottimo lavoro di montaggio, riescono a mettere in risalto le analogie e le differenze tra i 33 film della saga, evidenziando l'evoluzione narrativa del cinepanettone, della comicità, dell'Italia e del suo popolo negli ultimi 35 anni, passando dalla commedia sentimentale e di costume, fino alla farsa e alla action comedy dalla comicità surreale. Un documentario comico, quindi, che offre tante risate assicurate e, per chi è ancora molto giovane, anche una opportunità per vedere sul grande schermo i film che, fino ad ora, ha potuto apprezzare solo in televisione. Nessuno sa ancora se "Super Vacanze di Natale" sia l'ultimo saluto del cinepanettone al suo pubblico affezionato o un nuovo inizio per questa saga dei record. Ma una cosa è certa: la coppia Boldi - De Sica è sempre uno spasso!  



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