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Taranto, Co.Ce.R. M.M. "Salute dei militari a rischio, spostate gli uffici dal porto"

Il delegato Ciavarelli e il senatore Crosio  (foto A. Ciavarelli) ndr.

di Luciano Manna


L'intervento del delegato Ciavarelli e del senatore Crosio
TARANTO, 30 NOV. – "E' stato chiesto di trasferire gli Uffici della sede Porto situati all’interno dall’area dichiarata di Interesse Nazionale dal punto di vista dell’inquinamento ambientale" si legge nella nota stampa del delegato Antonello Ciavarelli, delegato Co.Ce.R. M.M. Guardia Costiera. Nella stessa nota si denunciano ancora una volta le condizioni in cui sono costretti a lavorare i militari negli uffici situati all'interno dell'area portuale di Taranto. Piombo, Minerali, Carbone, PCB, diossine, PM10 ed altri inquinanti che secondo il comunicato stampa del delegato rappresentano un serio rischio per il "vivere, lavorare e consumare i pasti nel distaccamento portuale situato a pochi metri dallo scarico a cielo aperto di minerali ed emissioni di agenti inquinanti" così come "i delegati della Rappresentanza Militare della Guardia Costiera  e Marina a tutti i livelli, attraverso proprie delibere da anni evidenziano".

"La Rappresentanza Militare - prosegue nella nota Ciavarelli - nella sua posizione apartitica, sta riuscendo a far si che questo problema (come altri) debba essere trattato a prescindere dalla parte politica. Per questo motivo tali segnali assumono importanza. Come uomini di Stato, anche con funzioni di controllo, non possiamo che essere a favore del rispetto dell’ambiente. Il nostro impegno continuerà ad essere sempre teso al rispetto della dignità professionale dei nostri rappresentati e quindi alla tutela della salute dei militari che partecipano e condividono alle sorti della comunità in cui vivono".

Prima di questa nota stampa, precisamente il 27 novembre 2017, il senatore Jonny Crosio, appartenente al gruppo LN-Aut, ha esposto la situazione a cui devono far fronte i militari durante le loto attività lavorative ai ministri delle infrastrutture e dei trasporti, della salute, del lavoro e delle politiche sociali e della difesa. Nel suo intervento, dopo le dovute premesse in cui si rappresentavano le stesse critiche condizioni già esposte da Ciavarelli durante l'audizione del 26 luglio 2017, il senatore ha chiesto quali fossero le azioni che i ministri "intendono mettere in atto al fine di tutelare il diritto alla salute di quanti frequentano abitualmente la sede della Guardia costiera di Taranto; se ritengono opportuno disporre il trasferimento degli alloggi; se reputano doveroso valutare la chiusura della mensa della Capitaneria; se nel corso degli anni è stata monitorata la condizione di inquinamento dell'aria che i guardiacoste di Taranto respirano regolarmente nelle proprie attività di servizio e quali interventi intendono mettere in atto per tenere sotto controllo il livello di inquinamento nel porto di Taranto, anche affidandosi ad un sistema di monitoraggio che rilevi i diversi agenti inquinanti presenti, compresi i minerali dispersi".


Come è evidente le condizioni ambientali derivanti dalle attività industriali a Taranto coinvolgono una vasta area che coinvolge non solo la zona industriale ed i quartieri adiacenti ma anche tutta la zona portuale, anch'essa ricadente in mappatura SIN (Siti di Interessa Nazionale), frequentata, giorno e notte, da chi nel porto svolge il proprio mestiere. Dal manovale all'operaio specializzato, dal gruista al maresciallo, su tutti, allo stesso incombono le conseguenze sanitarie che l'esposizione giornaliera ad inquinanti tossici e cancerogeni comporta.



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