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Cronaca. Antonio Quitadamo detto “Baffino”, noto esponente della mafia garganica, torna in carcere per tentata estorsione

Arresto (foto di repertorio) ndr.
di Redazione

MANFREDONIA (FG), 21 GEN. (Com. St.) - I Carabinieri della Compagnia di Manfredonia, nello specifico quelli della Stazione di Mattinata, hanno tratto in arresto il pluripregiudicato 43enne QUITADAMO Antonio detto “BAFFINO”, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso nei suoi confronti dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Bari – Ufficio Esecuzioni Penali, per il reato di concorso in tentata estorsione aggravata, commessa a Mattinata e Foggia dal 20.05.2011 al 15.07.2011 ai danni della gelateria “Gabriellino”.
Il Quitadamo era stato arrestato l’ultima volta lo scorso 24 settembre, al termine di un periodo di latitanza, dagli stessi Carabinieri in virtù di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a suo carico dal Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, che aveva concordato con le risultanze investigative dell’Arma di Mattinata scaturite, anche quella volta, da una denuncia per tentata estorsione continuata.
Condotto in carcere a settembre, è stato nel frattempo colpito da un altro ordine di carcerazione per altri reati. La sera di venerdì scorso gli era quindi stata concessa la detenzione domiciliare, da scontare a Mattinata, misura meno afflittiva che è durata poco più di 12 ore. Nel primo pomeriggio di sabato, infatti, i militari si sono presentati a casa di baffino, notificandogli il nuovo provvedimento restrittivo definitivo, da scontare in carcere, pari ad una pena residua di reclusione per un anno, sette mesi e sedici giorni.
Baffino infatti, elemento di spicco della criminalità organizzata garganica e contiguo al gruppo “Romito”, non è certo nuovo ad imputazioni per estorsione. Spesso è stato coinvolto in operazioni di polizia che hanno avuto come più ampio obiettivo la criminalità operante sull’area garganica tra Manfredonia, Mattinata e Vieste. Il 31 ottobre del 2016, era stato colpito da ordinanza di custodia cautelare eseguita dai Carabinieri di Manfredonia con altri 18 soggetti appartenenti allo stesso gruppo criminale nell’ambito dell’operazione denominata “Ariete”, quando erano pronti a compiere un assalto ad un furgone portavalori sulla strada Mattinata – Vieste, in un tratto tra l’altro rientrante proprio nel territorio dei Quitadamo, fatti per i quali è in corso il processo.
Condotto presso gli uffici della Compagnia Carabinieri di Manfredonia, al termine delle formalità, è stato quindi ricondotto presso il carcere di Foggia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.



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