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Foggia, Questura, arrestato intero nucleo familiare sanseverese per estorsione. VIDEO

Durante il blitz a San Severo (fotogramma PS) ndr.
di Redazione

FOGGIA, 05 GEN. (Com. St.) - Alle prime luci dell’alba la Squadra Mobile di Foggia, con la collaborazione del Commissariato P.S. di San Severo, ha proceduto all’arresto di un intero nucleo familiare, in esecuzione di sei provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica Generale presso la Corte D’Appello di Bari.
L’operazione di polizia è stata compiuta con un imponente dispositivo della Polizia di Stato composto da Agenti della Squadra Mobile, della Polizia Scientifica  e del Commissariato di San Severo, nonché  da equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine e contingenti inquadrati del Reparto Mobile di Bari, anche al fine di effettuare perquisizioni. L’imponente apparato messo in campo ha cinturato e presidiato completamente l’area interessata, riaffermando ancora una volta la presenza dello Stato sul territorio sanseverese, così come in tutta la Capitanata; le attività di contrato alla criminalità e di presidio capillare del territorio non consentiranno che vi sia alcuna zona franca per la  delinquenza locale. 


I provvedimenti definitivi sono stati eseguiti nei confronti di:

1)    IACOBAZZI Paolo, pluripregiudicato, classe 1960. Attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Teramo, deve espiare la pena di anni 6 e mesi 2 di reclusione in relazione al provvedimento emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte D’Appello di Bari e di anni 2 e mesi 8 di reclusione in relazione al provvedimento emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte D’Appello di Bari.
2)    IACOBAZZI Giuseppe, pregiudicato, classe 1979. Attualmente ai domiciliari, deve proseguire la detenzione nel medesimo regime, in considerazione del cumulo delle pene per reati della stessa specie.
3)    RUSSI Vittoria, pregiudicata, classe 1961, moglie di IACOBAZZI Paolo. Attualmente libera, deve espiare la pena di anni 4 mesi 1 e giorni 14 di reclusione presso la Casa Circondariale di Foggia.
4)    IACOBAZZI Natalina, pregiudicata, classe 1983, figlia di Paolo. Attualmente libera, deve espiare la pena di mesi 6 e giorni 12 presso il proprio domicilio.
5)    PADULO Vittorino, classe 1986, pregiudicato e marito di IACOBAZZI Natalina. Attualmente libero, deve espiare la pena di anni 4 mesi 5 e giorni 4 di reclusione presso la Casa Circondariale di Foggia.   
6)    SECCIA Daniela, classe 1981, pregiudicata e moglie di IACOBAZZI Giuseppe. Attualmente ai domiciliari, deve proseguire la detenzione nel medesimo regime.

Tali provvedimenti a carico dei soggetti elencati, tutti sanseveresi, traggono origine da un’attività d’indagine svolta nell’anno 2012.

Il 4 aprile 2012 Agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di San Severo erano intervenuti presso l’ospedale di San Severo in quanto, poco prima, era giunta una persona attinta da colpi d’arma da fuoco. La vittima aveva riferito agli investigatori di aver avuto un violento alterco con IACOBAZZI Paolo e con il figlio Giuseppe, nonché con PADULO Vittorino. Il ferito aveva dichiarato di essere scampato miracolosamente alla morte, a seguito  di colpi d’arma da fuoco, esplosi volutamente da IACOBAZZI Paolo al suo indirizzo, ma di essere stato successivamente investito da una Fiat 500 condotta dal figlio di Paolo, IACOBAZZI Giuseppe, e da PADULO Venturino che lo avevano rincorso con il chiaro intento di ucciderlo.
Gli Agenti, in seguito a immediati accertamenti, avevano sottoposto a fermo di P.G. IACOBAZZI Giuseppe e PADULO Vincenzo, deferendo in stato di libertà IACOBAZZI Paolo, resosi irreperibile: tutti ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di tentato omicidio, detenzione illegale di arma da fuoco e relativo munizionamento ed estorsione aggravata e continuata. IACOBAZZI Paolo è stato catturato alcuni giorni dopo, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Foggia.

Da tale episodio è stata avviata un’intensa attività d’indagine, condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, che ha consentito di accertare, oltre alla responsabilità dei predetti, anche quella di altri soggetti destinatari del provvedimento eseguito nella mattinata odierna, responsabili di svariate condotte estorsive nei confronti dei condomini dello stabile di via Mario Carli 2 ove, peraltro, risiedeva IACOBAZZI Paolo con la sua famiglia.
Le indagini hanno dimostrato che i condomini del predetto stabile avevano per anni sottaciuto alle pretese estorsive, poste in essere anche con armi da fuoco, da parte dei componenti della famiglia IACOBAZZI, i quali pretendevano il versamento di cospicue somme di denaro sotto forma di fantomatiche rette condominiali, essendosi auto proclamatisi amministratori di quel condominio di case popolari (IACP).
L’attività investigativa ha consentito di accertare che i componenti della famiglia IACOBAZZI, destinatari degli odierni provvedimenti, sono tutti soggetti gravati da numerosi precedenti penali e gravitanti nel contesto della criminalità organizzata sanseverese.
IACOBAZZI Paolo è stato implicato nell’indagine denominata “Day Before”, condotta dalla Squadra Mobile di Foggia e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, avendo avuto un ruolo di rilievo nell’organizzazione criminale capeggiata all’epoca dai fratelli DI FIRMO; nello specifico, era dedito alle attività estorsive e allo spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio di San Severo e paesi limitrofi.

Arresto per espiazione pena residua
Nell’ambito della quotidiana attività di prevenzione e controllo del territorio, ieri 4 gennaio, a Foggia, la Polizia di Stato ha proceduto all’arresto di CHAHBOUB Aziz, classe 1979, di nazionalità marocchina, in esecuzione del provvedimento emesso dal Tribunale di Ravenna, dovendo lo stesso espiare una pena residua di mesi 6 di reclusione.
Alle ore 14.00 circa, Agenti del Reparto Prevenzione Crimine in transito in Via Manfredonia, angolo Via San Giuliano, hanno proceduto a fermare e controllare il predetto, in qualità di un’autovettura. Dai controlli effettuati, il CHAHBOUB, oltre ad avere precedenti penali per spaccio di stupefacenti e  vari decreti di espulsione, è risultato soggetto da ricercare, in quanto a suo carico era pendente un ordine di cattura,  emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ravenna nel gennaio 2017.
Grazie all’intuito e all’attenzione degli Agenti, l’uomo è stato assicurato alla giustizia e tradotto presso la Casa Circondariale di Foggia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Contrasto all’abusivismo commerciale e ai parcheggiatori abusivi

Nei giorni scorsi, come ogni settimana, nell’ambito dell’attività di prevenzione e controllo del territorio, sono stati disposti servizi mirati al contrasto del fenomeno illegale relativo  alla presenza dei parcheggiatori abusivi e dei commercianti abusivi nel capoluogo, già iniziati dal mese di dicembre, con l’impiego di equipaggi della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, a supporto delle attività della Polizia Municipale, che ne ha la competenza, in tutte le aree  della città dove si registra maggiormente questo fenomeno.
Nella giornata del 3 gennaio sono stati sanzionati due soggetti, pregiudicati, per esercizio abusivo dell’attività di vendita  di frutta e verdura, con contestuale sequestro e smontaggio delle strutture: uno in via Einaudi e l’altro  in viale Europa - angolo via Smaldone.
Il giorno successivo 4 gennaio, lo stesso soggetto sanzionato in via Smaldone è stato nuovamente trovato nel medesimo luogo a svolgere la propria attività abusiva: pertanto, sono state elevate a suo carico ulteriori sanzioni amministrative e penali  nonché, considerata la reiterazione, è stata inoltrata segnalazione al Questore per le valutazioni circa l’applicazione del  Daspo urbano.
Sempre nella mattinata di ieri 4 gennaio, le pattuglie impiegate per i mirati servizi hanno sanzionato e allontanato un soggetto, pregiudicato, che esercitava l’attività di parcheggiatore abusivo in c.so del Mezzogiorno.
Tale attività si inquadra in una progettualità di lungo termine, finalizzata al presidio e controllo del territorio e all’aumento della percezione di sicurezza da parte del cittadino,  nell’ambito della politica della Polizia di Prossimità per e fra la gente, scoraggiando, con la semplice presenza fisica delle Forze dell’Ordine, qualsiasi forma di reato. L’obiettivo specifico è che il controllo del territorio in tutta la provincia appartenga solo ed esclusivamente allo Stato.



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