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Monopoli (Ba). Arrestato dai cc. ricercato in tutta europa scovato in un seminterrato [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Un arresto dei cc. a Monopoli (foto cc.) ndr.

di Redazione

MONOPOLI (BA), 6 GEN. (Comunicato St.) - Nella tarda serata di ieri, i militari della Compagnia di Monopoli hanno tratto in arresto un 51enne, cittadino tedesco, in quanto colpito da mandato di arresto europeo emesso dal Tribunale di Ausburg, città della Baviera (GER). Il ricercato, ritenuto dalla magistratura tedesca personaggio pericoloso, lo scorso ottobre si sarebbe macchiato di gravi crimini quali lesioni personali aggravate e sequestro di persona, fatti commessi a Merling, piccola cittadina alle porte di Monaco di Baviera, per i quali la legge tedesca prevede pene severe, ovvero fino a 15 anni di carcere. La cattura è avvenuta attraverso una perfetta sinergia fra gli organi inquirenti dei due paesi che hanno potuto collaborare e scambiarsi informazioni mediante il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno. Nello specifico i Carabinieri già da tempo erano sulle tracce del catturando, che da settimane si era rifugiato in Puglia celandosi sotto la veste di un tipico turista del nord Europa, interessato alle bellezze del nostro paese. Attraverso numerosi servizi di osservazione ed ad un constante controllo del territorio, è stato infine possibile localizzare un appartamento nel centro storico che da qualche giorno era in fase di ristrutturazione. Tale circostanza ha insospettito i militari, in particolar modo la posizione dell’edifico, che seppur sito in zona centrale, poteva fungere da perfetto nascondiglio. Nella giornata di ieri, dopo aver notato un insolito via vai di persone che entravano in quel palazzo, i militari hanno deciso di fare irruzione trovando all’interno il fuggitivo unitamente alla propria moglie. Non si esclude che i coniugi avessero da tempo deciso di stabilirsi per il futuro a Monopoli, proprio nell’appartamento che stavano ammodernando. Nel frattempo il cittadino tedesco è stato tradotto presso il carcere di Bari a disposizione della Corte di Appello, in attesa di essere consegnato alle autorità tedesche. 

La droga e il materiale sequestrato. (foto cc.) ndr.
BITONTO (BA). I CARABINIERI SMANTELLANO 2 PIAZZE DI SPACCIO. QUATTRO ARRESTI. SEQUESTRATI DROGA, MONITOR, 7 TELECAMERE ABUSIVE, LA CONTABILITA’ DELLO SPACCIO ED ALTRO MATERIALE 

Nella mattinata di oggi, i carabinieri del comando provinciale di Bari, coadiuvati dai colleghi dell’XI° Reggimento Puglia, hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari nel centro storico cittadino e presso il complesso di case popolari di via Pertini e di via Spadolini, nell’ambito di un piu’ ampio servizio di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. I militari dell’arma hanno cosi’ smantellato 2 distinte piazze di spaccio riconducibili alla criminalita’ organizzata locale. Precisamente: In via San Luca, nel cuore del centro storico cittadino, all’interno di due vicini seminterrati, veniva rinvenuto un vero e proprio centro di comando e controllo dell’attivita’ di spaccio, comprensivo di 2 grandi monitor, a loro volta collegati a ben 7 microtelecamere abusivamente installate nei vicoli e nelle strette vie di accesso e deflusso dalla stessa via san luca. Una radio ricetrasmittente, poi, consentiva allo spacciatore “in servizio” nel sottano di avvisare i sodali in strada, del pericolo costituito dall’arrivo di eventuali pattuglie delle ff.oo. o di esponenti di gruppi rivali. 
In uno dei locali, inoltre, vi era custodito anche il borsone con lo stupefacente gia’ suddiviso e pronto per essere commercializzato al dettaglio (320 gr. di marijuana, suddivisi in 162 dosi e 110 gr. di hashish, ripartiti in 61 dosi), nonche’ gli appunti con la contabilita’ dello spaccio. Inutile il tentativo da parte di C.D. 40enne e di M.C. 19enne, entrambi di bitonto e noti alle forze dell’ordine, di allontanarsi dalla postazione tecnologica in cui si trovavano. Entrambi sono stati bloccati ed arrestati dai militari; il primo, su disposizione dell’autorita’ giudiziaria, e’ stato tradotto in carcere, mentre per il secondo sono stati disposti gli arresti domiciliari. Copione analogo per B.M. 19enne e P.M. 21enne, anch’essi gia’ noti ai carabinieri. Singolari le modalita’ del loro arresto, avvenuto sulla sommita’ del terrazzo di una delle palazzine di edilizia popolare di via Pertini. I due giovani, infatti, erano intenti a spacciare, quando e’ giunto il contingente di militari che ha iniziato le perquisizioni ad alcune abitazioni ubicate presso un civico distante un centinaio di metri rispetto alla palazzina sul cui tetto si trovavano entrambi. 
Quest’ultimi, allora, hanno iniziato a sporgersi con cautela dal terrazzo, lanciando prolungati fischi dal significato convenzionale, evidentemente diretti a qualche loro sodale preposto al servizio di vigilanza in strada. Tuttavia, tutti questi comportamenti non sono sfuggiti alla coppia di militari preventivamente appostati nei pressi. Immediatamente sono state fornite le indicazioni ad altri militari, circa la presenza e l’esatta ubicazione dei 2 malviventi sul tetto; altrettanto tempestivo e’ stato cosi’ l’intervento che ha consentito di bloccare i due. Enorme e’ stata la sorpresa di quest’ultimi, i quali si sentivano sicuri per il fatto di trovarsi a notevole distanza dalla palazzina nella quale erano in corso le perquisizioni. B.M. e P.M. avevano al seguito il corredo abituale dello spacciatore, costituito da un borsone al cui interno vi erano 72 grammi di cocaina, suddivisa in 143 dosi; 175 grammi di hashish, suddivisi in 93 dosi e 618 grammi di marijuna, suddivisi in 227 dosi. 
Per entrambi i pusher di via Pertini si sono aperte le porte della casa circondariale di Bari. Gli arresti di oggi seguono analoghi interventi eseguiti il 30 ed il 31 dicembre u.s., eseguiti dall’Arma sempre in via Pertini, il primo dei quali nella mattinata stessa delle cruenti sparatorie tra gruppi rivali avvenute a Bitonto, nel corso delle quali, nei vicoli del centro storico veniva ferita a morte l’84enne Tarantino Anna Rosa ed un giovane del paese veniva ferito al busto.



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