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Arte. Bari, la personale di Athos Faccincani curata dal gallerista Giuseppe Benvenuto

La locandina della mostra (foto Comtemporanea Galleria d'Arte - Foggia) ndr.
di Nico Baratta

BARI, 24 FEB. - Presso il Colonnato della Città Metropolitana di Bari, sul Lungomare Nazario Sauro, 27, dall’11 al 25 marzo 2018, saranno esposte diverse opere del Maestro pittore Athos Faccincani. La mostra sarà curata dal gallerista Giuseppe Benvenuto, della Contemporanea Galleria d’Arte di Foggia. L’ inaugurazione avverrà domenica 11 Marzo, alle ore 18,00, con la presenza dell’Artista. A presentare la mostra vi saranno anche Francesca Pietroforte, Consigliera Delegata ai Beni culturali della Città Metropolitana di Bari, l’Avv. Gianfranco Terzo, esperto d’arte.

Di seguito il comunicato stampa

Gianfranco Terzo
Athos Faccincani regalerà a Bari una personale molto particolare: “L’immensità della luce”. L’artista veronese presenterà circa 30 dipinti ad olio tra i più rappresentativi del nostro territorio. C’è chi l’ha definito maestro della natura, maestro del colore, della bellezza e chi ne ha parlato come il pittore che ha portato il turismo nel quadro. Tutti appellativi che limitano l’opera inconfondibile di Faccincani.
“Oggi la vivacità cromatica delle opere del maestro Faccincani è fortemente legata al Sud della nostra Italia e la Mostra costituisce un appuntamento importantissimo per apprezzare attraverso i paesaggi la cifra espressiva e pittorica che ne fa un tutt’uno con il territorio, con i suoi colori e il profumo del nostro Mediterraneo” Nella dichiarazione di Giuseppe Marrone, filosofo a critico d’arte, facilmente si intuisce lo strettissimo legame del maestro con Il Sud Italia.

Il maestro Faccincani afferma che: “Dipingere è avere la voglia di dare un’anima al luogo, di infondergli la gioia, la luce, il sole, i colori; perché debba parlare di sé a chi lo guarda esprimendo, attraverso la mia fantasia, il suo sogno”. È per questo forse che i quadri del Maestro, e la sua pittura impressionista, sono conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo. “Io amo particolarmente il nostro Sud, terra di cultura e di grandi paesaggi naturali. E sono molto legato al Mediterraneo per le sue bellezze autentiche, come ne ho viste in poche parti del mondo. Ma anche per la sua luce, per l’ottima cucina, e per la particolare cordialità".

“Il Faccincani nell’estensione del suo animo che è l’atto pittorico abbraccia con forza e carica espressiva il paesaggio che pone il fatto di un innamoramento, di una dedizione a questo soggetto che tramuta spinte emotive sospingendole verso l’alto cielo dell’atto pittorico stesso. Un cielo di costellazioni fatte di sogni e proiezioni di movimenti mnemonici che segnano una storicità, la vita del maestro, fatta di narrazioni concretamente volte ai fatti esistenziali del senso della vita stessa. Un moto che possiede la solidità espressiva di imprimere alla pennellata l’evocatività del ricordo, lo stigma di un sogno del passato, l’onirico che incontra se stesso e si fa forma”. Così suggerisce ancora Giuseppe Marrone.



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