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Arte. Da Guttuso ad Accardi. Foggia come polo artistico di qualità [FOTOGALLERY]

Alcune opere di Renato Guttuso esposte presso la Contemporanea Galleria d'Arte a Foggia (foto N. Baratta) ndr.
di Nico Baratta

FOGGIA, 8 FEB . A breve Foggia potrà godere di un’altra perla dell’arte. Da poco terminata la personale del Maestro Renato Guttuso, organizzata magistralmente dal gallerista Giuseppe Benvenuto, presso la sua Contemporanea Galleria d’Arte, dal 10 febbraio al 04 marzo saranno esposte le opere del Maestro Angelo Accardi.

Tuttavia è doveroso soffermarsi sulla personale di Guttuso. Foggia, e bisogna dirlo con franchezza e umile riconoscenza, non ha mai ospitato i quadri del grande artista contemporaneo Guttuso. Con questa personale potremmo definire il lavoro svolto da Benvenuto il suo capolavoro da gallerista, di un privato che da vent'anni contribuisce alla crescita culturale, elevata e di grande qualità, di una città spesso distratta all’arte. Questo non significa che Foggia non ama l’arte, anzi si sforza di promuoverla, con molti eventi locali, spesso pubblici, dove si da spazio ad artisti locali. A volte si cerca anche di promuovere giovani artisti, quelli sconosciuti che dovrebbero essere sorretti e sovvenzionati da politiche culturali più attente al fabbisogno locale piuttosto di quello d’importazione. 

L'avv. e critico d'arte Gianfranco Terzo mentre spiega le opere di Renato Guttuso (foto N. Baratta) ndr.
Giuseppe Benvenuto nella sua Contemporanea Galleria d’Arte da anni sta seguendo una linea organizzativa e artistica studiata ad hoc, per conferire a Foggia e tutta la sua provincia quel maximum culturale che eleva un territorio divenuto algido verso l’Arte internazionale. E lo sta facendo da solo, privatamente, con un fil rouge che sta premiando sforzi e assenze istituzionali.

«Sono contento per come è andata la personale su Guttuso –ha affermato Giuseppe Benvenuto-. In poco più di 20 giorni nella mia galleria c’è stata un’affluenza di circa 700 persone, maggiormente dalla provincia di Bari. Se consideriamo che le gallerie d'arte e musei locali riescono a ospitare al massimo 1500 persone annue con costi insopportabili, questo mostra posso definirla un miracolo culturale. E ciò anche considerando i numeri ottenuti precedentemente con la mostra di Lodola. Sono felice per questi numeri, ma lo sono ancor di più perché dal mondo giornalistico ho avuto un segnale forte, collaborativo, di rispetto, sostenendomi. Posso tranquillamente dire –ha chiuso Benvenuto- che in questa maniera possiamo cambiare il modo di interpretare la cultura, senza dover a tutti i costi utilizzare metodi non consoni al rispetto della società. Grazie ancora a tutti». 

Durante il vernissage. Il gallerista Giuseppe Benvenuto è il secondo da sinistra (foto Contemporanea Galleria d'Arte) ndr.
Le testimonianza del gallerista Benvenuto racchiude l’essenza di organizzare eventi d’arte a Foggia, una città che ha fornito spazi pubblici per eventi similari, ma poco propensa verso realtà private che oltre a educare alla cultura, contribuiscono a muovere quell’economia che fa bene a tutti, non solo a chi amministra casse pubbliche. L’arte andrebbe promossa nelle scuole, coinvolgendo docenti e alunni, con seminari tematici sulle mostre in essere. E questa di Renato Guttuso era un’occasione da non perdere. Ma non è stato così. La Pubblica Istruzione è stata assente e ciò rimarca la poca attenzione verso chi privatamente si sforza di elevare il grado culturale e comunicativo (perché arte, nel caso la pittura, è comunicazione) di un centro urbano che meriterebbe il meglio. Con le opere di Guttuso era l’occasione per affrontare studi artistici, sociologici, umani e politici. Basti pensare che luoghi, lavoro e donne, sono le tre tematiche che il Maestro di Bagheria ha immortalato nelle sue opere. Difatti presso la Contemporanea Galleria d’Arte di Giuseppe Benvenuto, a Foggia, era possibile ammirare e studiare quadri unici, dai colori intensi, schizzi preparativi e istantanee del vissuto popolare siciliano. Guttuso, uomo passionale nel privato e nel pubblico, di umili origini, nelle sue opere racconta con semplice comunicabilità il vissuto popolare della sua Sicilia, le sue tradizioni, i suoi colori e gli intensi profumi, le sue ideologie politiche che spesso le rende uniche nei colori per la sua libertà di pensiero, narra visivamente il suo intenso amare: schizzi e opere su Marta Marzotto lo testimoniano ampiamente e presso la Galleria erano ben evidenti. Insomma, a Foggia si è potuto ammirare, anzi conoscere, l’intimo Guttuso, quell’uomo intellettuale a volte foriero verso una società che stava cambiando. Ma pochi lo hanno compreso. 

Alcune opere di Renato Guttuso esposte presso la Contemporanea Galleria d'Arte a Foggia (foto N. Baratta) ndr.

Alcune opere di Renato Guttuso esposte presso la Contemporanea Galleria d'Arte a Foggia (foto N. Baratta) ndr.

Alcune opere di Renato Guttuso esposte presso la Contemporanea Galleria d'Arte a Foggia (foto N. Baratta) ndr.

Alcune opere di Renato Guttuso esposte presso la Contemporanea Galleria d'Arte a Foggia (foto N. Baratta) ndr.
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