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Triggiano (Ba). Identificati ed arrestati dai Carabinieri i due autori della sparatoria del 31 ottobre scorso a Capurso (Ba) [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO] [VIDEO]

Identificati ed arrestati due autori della sparatoria del 31 ottobre scorso a Capurso (Ba) (foto cc.) ndr.
La rapina era avvenuta per il controllo delle piazze di spaccio


di Redazione

TRIGGIANO (BA), 9 FEB. (Comunicato St.) - I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Triggiano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Bari -D.ssa Giulia Romanazzi-, su richiesta del Sost. Proc. D.ssa Savina Toscani della locale Procura della Repubblica, a carico di GIANCOTTI Giovanni 41enne, ritenuto uno degli artefici della sparatoria che ebbe luogo il 31 ottobre 2017, in pieno giorno, nella centralissima Piazza Umberto di Capurso. Quel giorno, erano le 13:00 circa della vigilia della festa di Halloween, tra la folla, e tra i tanti bambini che a quell’ora uscivano dalle scuole, avvenne un violento conflitto a fuoco tra due noti malviventi di Capurso GIANCOTTI Giovanni e PENTASSUGLIA Roberto, 33enne. Entrambi i malviventi rimasero illesi e, solo per una fortunata coincidenza, il folle scambio di colpi d’arma da fuoco non fu causa di gravi conseguenze nei confronti degli ignari passanti e dei residenti delle abitazioni circostanti la zona della sparatoria. Infatti, dai rilievi eseguiti sulla scena del delitto dai Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche, è stato accertato che i colpi vaganti sparati da entrambi i malviventi colpirono l’ingresso di una abitazione posta a piano terra, la porta a vetri di un circolo ricreativo che in quel momento ospitava alcuni avventori e la porta d’ingresso di un esercizio commerciale, fortunatamente in quel momento chiuso. In esito alle immediate investigazioni, i Carabinieri di Triggiano, si misero alla ricerca di PENTASSUGLIA Roberto, il quale fu arrestato dopo 4 giorni di fuga, durante i quali dormì all’addiaccio in ripari di fortuna nelle campagne, nel vano tentativo di sottrarsi alle ricerche dei militari. Infatti, il 3 novembre successivo venne arrestato proprio mentre rientrava presso la propria abitazione per prendere denaro ed effetti personali per poi continuare a darsi alla macchia. Dopo questo primo risultato investigativo i Carabinieri di Triggiano hanno continuato senza sosta nella raccolta di numerosi elementi probatori, che hanno consentito di calibrare puntuali accuse anche nei confronti di GIANCOTTI Giovanni, resosi responsabile, al pari del PENTASSUGLIA, di un’azione di fuoco, la cui gravità, per le possibili conseguenze, ha scosso la cittadina Capursese. Sono stati inoltre deferiti in stato di libertà altri due noti pregiudicati di Capurso, che presenti al conflitto a fuoco aiutarono, nell’immediatezza del fatto, il Giancotti a fuggire. I motivi del contrasto tra i due malviventi, che hanno poi determinato la violenta sparatoria del 31 ottobre, sono da ricercarsi nei contrasti tra gruppi rivali per il controllo della piazza di spaccio di Capurso. Una situazione assolutamente pericolosa, che la sinergica risposta fornita dall’Autorità Giudiziaria del Capoluogo e dall’Arma dei Carabinieri ha evitato potesse determinare ulteriori e più tragiche conseguenze.


 

COMPAGNIA CARABINIERI DI PISTICCI (MT): COMUNICATO STAMPA 

Alle prime luci del giorno, in Cellamare (BA), è stata effettuata un’operazione, condotta da militari della Compagnia di Pisticci e della Stazione di Acquaviva delle Fonti (Ba), coadiuvati nella fase esecutiva da militari dipendenti dalla Compagnia di Triggiano, finalizzata a dare esecuzione ad un Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Matera su richiesta della Procura della Repubblica, che ha condiviso la tesi investigativa della P.G., a carico di BV, 48enne, censurato, ritenuto responsabile, unitamente ad altri non ancora identificati, del furto, avvenuto in Bernalda la mattina del 04 novembre 2017, dell’ATM della sede della Banca Intesa. Quella mattina, gli ignoti, dopo essersi impossessati di alcuni mezzi da un cantiere sito nelle vicinanze della predetta filiale, sradicavano letteralmente dal muro il Bancomat e la cassaforte retrostante, contenente il danaro, mediante una grossa terna per movimento terra. Caricato tutto su un furgone cassonato Iveco Daily, asportato sempre dal vicino cantiere, i malviventi si diedero a precipitosa fuga. Solo il perfetto coordinamento dei dispositivi preordinati di controllo dei rispettivi territori, messi in campo dai Comandi Provinciali Carabinieri di Matera e Bari, ha permesso di individuare il mezzo dei fuggitivi che, dopo inseguimento nelle campagne di Acquaviva delle Fonti, finiva la sua corsa uscendo fuori strada. Uno dei componenti della banda, il B.V., dopo breve colluttazione veniva bloccato dai militari di Acquaviva mentre altri 2 soggetti, grazie al favore delle tenebre, riusciva a far perdere le proprie tracce. L’operazione si concluse con l’arresto per resistenza a P.U. e il recupero dell’intera refurtiva, ammontante a 29.200,00 euro. Le successive indagini e la ricostruzione dei fatti eseguita dal N.O.R. di Pisticci e dalle Stazioni di Acquaviva delle Fonti e Bernalda hanno fatto emergere chiare responsabilità in ordine al disegno criminoso, da parte dell’odierno arrestato, sia per il furto dei mezzi meccanici, sia sul furto con scasso dell’ATM. Sussistendo il concreto pericolo che l’indagato commetta altri reati della stessa indole e vista la gravità del reato, nonché la professionalità e il livello di organizzazione per eseguire gli “assalti ai bancomat” il GIP del Tribunale di Matera, dott. Angelo Onorati, su istanza avanzata dal P.M. dottoressa Rosanna De Fraia, ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari in carcere. L’arrestato, infatti, è stato associato presso la casa circondariale di Matera a disposizione dell’A.G. mandante. Sono tuttora in corso indagini per addivenire all’identificazione degli altri complici facenti parte della banda degli assalti bancomat.



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