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Cronaca. Foggia, Recupero refurtiva, ricettazione, estorsione, alcune delle azioni messe a segno tra ieri e oggi dalle FF.OO della Capitanata.

Il televisore recuperato dalla Polizia (foto PS) ndr.
di Redazione

FOGGIA, 08 MAR. (Com. St.) - Di seguuto si riportano i comunicati stampa di alcune azioni messe a segno tra ieri e oggi dalle FF.OO della Capitanata.

Trintapoli, la Polizia recupera refurtiva e denuncia gli autori
Ieri, nell’ambito del Servizio Straordinario del Controllo del Territorio del Piano Operativo Interprovinciale, definito dal Questore di Foggia Mario Della Cioppa unitamente al Questore di Bari Carmine Esposito, finalizzato a garantire valide strategie di aggressione al crimine, che si basa sull’impiego sinergico e contemporaneo delle forze territoriali della Polizia di Stato appartenenti ai territori limitrofi delle due province di BAT e Bari, che prevedono servizi di controllo del territorio ad “Alto Impatto”, Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Cerignola  e del Reparto Prevenzione Crimine hanno denunciato a piede libero il pregiudicato S.N., classe 1978 , per furto in abitazione.
Alle ore 08.00 circa, gli agenti si sono portati in Trinitapoli presso l’abitazione di S.N. a seguito di denuncia di furto in abitazione avvenuta a San Ferdinando di Puglia il 06 c.m., poiché la visione delle telecamere di sorveglianza della zona hanno permesso di individuare il summenzionato, con precedenti specifici, quale autore del furto. Nel corso della perquisizione S.N. è stato recuperato il televisore marca “L.G.32” con relativo telecomando, che ha  ammesso di essere l’autore del furto.
La refurtiva è stata riconsegnata al legittimo proprietario, mentre S.N. è stato denunciato in stato di libertà a disposizione della Procura della Repubblica di Foggia.
L’attività di indagine messa in atto nell’immediatezza della denuncia da parte degli Agenti della Polizia di Stato ha permesso di assicurare alla giustizia il reo recuperando l’intera refurtiva.
I controlli da parte della Polizia di Stato stanno continuando in tutta la Provincia senza sosta, al fine di assicurare un incisivo contrasto alla criminalità.

Lucera, i Carabinieri arrestano uomo per false generalità

I Carabinieri della Compagnia di Lucera hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di falsa dichiarazione sull’identità ad un pubblico ufficiale, TESTA Giuliano, 47enne del posto già gravato da alcuni precedenti di polizia.
L’episodio giunge nel corso di un’intensificazione dei servizi di perlustrazione nella città federiciana, voluta dal Comando Provinciale Carabinieri di Foggia e finalizzata alla prevenzione dei reati in generale.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lucera, nello svolgimento di un controllo alla circolazione stradale, hanno intimato l’alt ad un veicolo il cui conducente aveva un atteggiamento sospetto. L’intuizione dei Carabinieri si è rivelata fondata poiché il conducente, sebbene fermatosi subito, si è inspiegabilmente mostrato agitato, aumentando ancor più il dubbio che avesse qualcosa da nascondere.
Alla richiesta di esibire la patente di guida, l’uomo ha riferito ai Carabinieri di averla dimenticata a casa, fornendo verbalmente le proprie generalità, palesando però un’incertezza nell’indicare i propri dati che gli si è rivelata “fatale”.
I militari, infatti, deciso di approfondire il controllo sul 47enne presso la caserma di via San Domenico per verificare compiutamente la sua identità con un fotosegnalamento, hanno scoperto che questi aveva fornito quelli del fratello, e solo perché la sua patente di guida era scaduta diversi mesi fa.
Ai polsi dell’uomo sono così scattate, inevitabilmente, le manette. I Carabinieri, al termine delle formalità di rito, lo hanno associato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa del giudizio direttissimo che si celebrerà nella mattinata odierna presso il Tribunale di Foggia.

Il “Nucleo Gargano” della Squadra Mobile della Questura di Foggia arresta estorsore

 Si comunica che nella mattinata odierna, nell’ambito di un’attività coordinata dalla locale Procura della Repubblica nella persona della dott.ssa Rosa PENSA è stata eseguita la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di RENZULLO Matteo, nato a  Manfredonia (FG), classe 1970, pregiudicato.
Tale provvedimento scaturiva dall’attività investigativa condotta da personale del “Nucleo Gargano” della Squadra Mobile della Questura di Foggia, distaccato presso gli Uffici del Commissariato di P.S. di Manfredonia. La vittima  formalizzava denuncia di estorsione nei confronti di RENZULLO Matteo. Più nel dettaglio, il denunciante riferiva che dal febbraio 2016 era stato costretto a consegnare a RENZULLO Matteo somme di denaro nell’ordine di 500-600 euro a settimana, per un totale di euro 58.655,00.
In sede di denuncia la vittima ha ricostruito minuziosamente i frequenti esborsi di denaro, precisando che la prima dazione era avvenuta nel febbraio 2016 a titolo di prestito. Da quel momento in poi, però, le richieste del RENZULLO Matteo si erano fatte sempre più pressanti, divenendo delle vere e proprie pretese. Ogni settimana, infatti, RENZULLO Matteo contattava telefonicamente o tramite messaggi la vittima per indurla a consegnargli i soldi pretesi.
Inoltre, la vittima riferiva che, a fronte dei ripetuti soldi consegnati, lo scorso anno RENZULLO Matteo, a garanzia della futura restituzione delle somme ottenute, consegnava degli assegni, impedendo comunque di metterli all’incasso. Lo scorso mese di gennaio RENZULLO Matteo pretendeva la restituzione dei due titoli di credito, consegnandone un altro dell’importo totale di 71.800,00 euro sempre con la promessa di poterlo incassare in futuro.
La vittima, inoltre, dichiarava che in più occasioni si era opposto alle continue richieste di denaro del RENZULLO Matteo, ma questi, sia personalmente che attraverso messaggi di testo, inviatigli dalla propria utenza cellulare tramite SMS o attraverso la chat “WhatsApp”, aveva iniziato a intimidirlo, arrivando a minacciarlo anche di morte se non gli avesse consegnato le somme di denaro pretese.
I pagamenti al RENZULLO Matteo, quindi, sono continuati sino allo scorso 12 febbraio 2018 quando, malgrado le difficoltà economiche, aveva consegnato l’ennesima somma di euro 130,00.
Al fine di rendere ancor più concreta l’esposizione dei fatti della vittima, quanto dichiarato veniva oggettivamente riscontrato mediante acquisizione delle conversazioni “WhatsApp” intercorse tra i due ma soprattutto mediante la registrazione di una conversazione minacciosa, avvenuta proprio in sede di formalizzazione della denuncia. Difatti, al diniego della vittima di effettuare l’ennesimo esborso di denaro in suo favore, il RENZULLO Matteo andava in escandescenza, pretendendo un immediato incontro con la vittima e effettuando ulteriori minacce. In conclusione, alla luce delle evidenziate risultanze investigative, il magistrato del Pubblico ministero titolare delle indagini, Dott.ssa Pensa, accogliendo il quadro probatorio prospettato dalla Squadra Mobile della Questura di Foggia, ha richiesto l’adozione di una misura custodiale nei confronti del RENZULLO.
Il citato provvedimento, impositivo della misura degli arresti domiciliari, è stato eseguito nella mattinata odierna da personale del Nucleo Manfredonia della  Squadra Mobile .

Foggia, il “Gruppo Falchi” arresta uomo per ricettazione e furto

Nell’ambito dell’attività di contrasto della criminalità diffusa, Agenti della Polizia di Stato appartenenti alla locale Squadra Mobile “Gruppo Falchi” hanno tratto in arresto CONSALVO Luigi, foggiano, classe 1966, per i reati di ricettazione e furto.
Nel pomeriggio di ieri, gli Agenti hanno rintracciato il CONSALVO Luigi nei confronti del quale gravava un provvedimento giudiziario, per pene concorrenti, di ordine di esecuzione di pena detentiva a seguito di cessazione di misura alternativa alla detenzione per sopravvenienza nuovo titolo esecutivo per la carcerazione di pena detentiva emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia  per espiazione di una reclusione di anni 4, mesi 4 e gg.22 , per i reati di ricettazione e furto.
L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale di Foggia a disposizione dell’ Autorità giudiziaria competente.



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