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Gioia del Colle (Ba). Confiscati dai CC. i beni del giostraio gia’ sospettato di attentato all’ex procuratore distrettuale antimafia di Napoli [VIDEO] [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

L'apposizione dei sigilli. (foto CC. ) ndr.

di Redazione

GIOIA DEL COLLE (BA), 2 MAR. (Comunicato St.) - I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari questa mattina, in base alla normativa del "Codice Antimafia", hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale della "confisca di beni mobili ed immobili" emessa dal Tribunale di Bari - Sezione Misure di Prevenzione nei confronti di MONTI CONDESNITT Amilcare, giostraio 48enne di Gioia del Colle (BA) già condannato per traffico di sostanze stupefacenti, detenzione di armi da guerra, violazione delle norme sull’immigrazione e ricettazione. Il provvedimento, segue il sequestro di beni mobili ed immobili effettuato nel gennaio 2017 scaturito sulla scorta degli elementi, raccolti in un’indagine avviata nella primavera del 2016, i quali hanno permesso di comprovare come, attraverso il reimpiego di proventi derivanti da attività illecite, l’indagato abbia, da un lato, costituito e gestito fiorenti imprese attive nel campo delle attrazioni per luna park itineranti, dall’altro, acquisito vari beni immobili, mobili registrati e rapporti di conto corrente, realizzando un ingente patrimonio a lui riconducibile, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e intestato, in parte, alla sua convivente, la quale figura, peraltro, tra i destinatari di diverse informazioni antimafia, emesse recentemente dalla Prefettura di Bari. La misura di prevenzione ablativa riguarda 5 società di gestione di attività ludiche, 1 appartamento, 1 capannone industriale, 15 fondi rustici, estesi complessivamente su 3 ettari, 4 autoveicoli, 4 conti correnti e una cassetta di sicurezza contenente diversi preziosi. Il tutto per un valore stimato di circa 1 milione e 200 mila euro.

 


La droga e il materiale sequestrato. (foto cc.) ndr.
BARI – CARRASSI: DUE OPERAZIONI DEI CARABINIERI PER ARMI E DROGA. ARRESTATO UN PREGIUDICATO, DA POCHI MESI USCITO DI GALERA, CON UNA PISTOLA E ALCUNE DOSI DI SOSTANZE STUPEFACENTI ED UNA COPPIA SORPRESA CON UN CHILO DI MARIJUANA

A pochi giorni dal rinvenimento di armi e munizioni nel quartiere Japigia di Bari nel corso di un vero e proprio “summit criminale”, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Bari Centro hanno messo a segno un ulteriore colpo alla criminalità locale. Nei giorni scorsi, i militari, hanno proceduto all’arresto di: - L.P., 55enne pregiudicato del quartiere Carrassi, uscito dal carcere solo pochi mesi fa, in quanto deteneva, presso la propria abitazione, una pistola e della sostanza stupefacente, già suddivisa in dosi. In particolare, l’operazione è scattata quando, durante un controllo ad un circolo di Via Carnia, uno degli avventori, poi identificato in L.P., ha manifestato particolare nervosismo ai militari operanti, motivo per il quale, gli stessi, decidevano di procedere ad una perquisizione domiciliare. Nel corso delle operazioni sono stati recuperati e sottoposti a sequestro penale circa 11 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish e 2 grammi di marijuana, dai quali si sarebbero potuti ricavare rispettivamente 72 e 8 dosi. I Carabinieri, continuando nell’attività di ricerca, hanno rinvenuto una pistola modello COLT cal. 32, completa di caricatore con 8 proiettili (di cui 3 cal. 7.65 e 5 cal. 32 AUTO WRA), abilmente occultata in un’intercapedine del bagno dell’abitazione. L’arma, immediatamente messa in sicurezza, sarà sottoposta ad idonei accertamenti balistici col fine di verificare se la stessa sia stata utilizzata in altri episodi criminosi. Per tali ragioni L.P. è stato tratto in arresto e, dopo le formalità di rito, sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dovrà rispondere di detenzione illegale di arma comune da sparo e relativo munizionamento nonché di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente; - F.D., 29enne pluricensurato, già sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con Obbligo di Soggiorno, e della propria compagna convivente M.T., 19enne con qualche precedente di polizia per reati inerenti gli stupefacenti, poiché resisi responsabili in concorso dei reati di detenzione ai fini di spaccio di una notevole quantità di sostanza stupefacente del tipo marijuana e detenzione illegale di munizionamento. In particolare, F.D., accortosi della presenza dei Carabinieri, in transito, di pattuglia, in Via Piave, si dava a precipitosa fuga rientrando all’interno della propria abitazione. Immediato e tempestivo, quindi, l’ingresso dei militari, i quali procedevano ad una perquisizione domiciliare. Proprio in questa fase, i Carabinieri posizionati nel retro dell’abitazione scorgevano la donna che tentava di disfarsi di una busta di plastica, lanciandola nel cortile condominiale sottostante. La busta veniva immediatamente recuperata e risultava contenere 1 Kg sostanza stupefacente tipo “marijuana”. Una volta entrati in casa, i militari hanno dato inizio ad una minuziosa attività di perquisizione che ha permesso il rinvenimento di ulteriore marijuana, materiale vario per il confezionamento, numerosissime bustine in plastica, coltelli intrisi di sostanza stupefacente, un bilancino di precisione, fogli manoscritti indicanti la contabilità relativa alla vendita dello stupefacente nonché due proiettili inesplosi, di cui uno avente cal. 7.65 GFL e l’altro WRA 32 AUTO. Dunque un vero e proprio laboratorio fatto in casa per tagliare, confezionare e smerciare la droga nell’illecito mercato. Il tutto è stato posto sotto sequestro in quanto ritenuto corpo del reato. La sostanza stupefacente è stata trasmessa al L.A.S.S. (Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti) del Comando Provinciale Carabinieri di Bari per essere sottoposta ad esame specialistico, finalizzato alla determinazione del principio qualitativo e quantitativo. Si è, così, avuto modo di appurare che dalla droga sequestrata si sarebbero potute ricavare circa 6.000 dosi. Per tali ragioni F.D. e M.T. sono stati tratti in arresto e, dopo le formalità di rito, per il Sorvegliato Speciale si sono aperte le porte del carcere mentre la compagna è stata sottoposta ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.  



ANDRIA (BT): CONTRADA CHIANCARULO. I CARABINIERI SORPRENDONO STAFFETTA DI DUE LADRI DI AUTOVETTURA. ENTRAMBI ARRESTATI DOPO UN ROCCAMBOLESCO INSEGUIMENTO

Il quotidiano e capillare controllo del territorio dei militari della Compagnia Carabinieri di Andria continua a imprimere contrasto alla microillegalità del Comune Federiciano. Questa volta sono stati assicurati alla giustizia un pluripregiudicato, sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, una delle misure di prevenzione personali disciplinate dal c.d. “codice antimafia”, ed un complice, anch’egli gravato da numerosi precedenti, entrambi specializzati nel furto di autovetture in sosta, colti in flagranza dai militari. I due sono finiti nella rete dei Carabinieri mentre, in aperta campagna, in contrada Chiancarulo, con una macchina “pulita”, di proprietà di L.R., 40enne, erano impegnati in una “staffetta” per spostare un’auto rubata poco prima nel centro cittadino, un’utilitaria, condotta da P.D., 29enne. A notarli è stata una gazzella dell’Aliquota Radiomobile durante un servizio perlustrativo predisposto in area rurale. I due malfattori, accortisi della presenza dei militari, hanno tentato la fuga, innescando un rocambolesco inseguimento, protrattosi anche tra la folta vegetazione. P.D., dopo qualche centinaio di metri, veniva bloccato, mentre L.R., inizialmente riuscito a dileguarsi, veniva rintracciato dopo qualche ora nei pressi della propria abitazione. Il suo volto, infatti, noto alle Forze dell’Ordine per via dei precedenti penali, era stato riconosciuto nel corso dell’inseguimento dai militari operanti. Portati nella Caserma di viale Gramsci, dopo le formalità di rito e su disposizione della Procura della Repubblica del Tribunale di Trani (BT), i due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo. L’auto rubata, invece, è stata restituita al legittimo proprietario.





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