Spazio pubblicità disponibile

Ultim'Ora

Arbitri in tilt e la Juve sbanca Catania tra le polemiche


di Davide Colonna
CATANIA - La capolista Juventus, conquista altri tre punti fondamentali per la corsa scudetto sul difficilissimo campo di Catania ma, lo 0-1 finale, è frutto di errori arbitrali che hanno fatto subito gridare allo scandalo. Il fantasma di calciopoli è ben lontano ma, gli errori del guardalinee Maggiani, sul gol regolare e poi annullato di Bergessio a metà del primo tempo e sul gol di Vidal viziato da fuorigioco di Bendtner, saranno argomento di discussione fino alla fine del campionato come d'usanza quando le sviste sono in favore dei bianconeri.

Cronaca
3-5-2 a "specchio" per entrambe le squadre. Maran sacrifica Barrientos a centrocampo mentre Alessio, schiera Pogba al posto dell'acciaccato Marchisio e si affida, per la prima volta, a Bendtner in avanti.
La Juve è subito padrona del campo e dopo un quarto d'ora, impensierisce Andujar per tre volte con un tiro forte ma centrale di Vidal, una incursione di Lichtsteiner che preferisce servire a centro anzichè concludere a rete ed un altro tiro da fuori di Asamoah che però termina alto. I bianconeri dominano nel possesso ed il vantaggio sembra vicino ma, si concedono qualche errore di troppo sotto porta e nel palleggio favorendo un pericoloso contropiede di Gomez che dalla destra, serve a centro Bergessio che manca di testa. Seguono una conclusione di Lodi dai venti metri ed un innocuo colpo di testa di Bendtner che l'estremo difensore rossoblu neutralizza. Al 24', Bergessio ribadisce in rete un tiro respinto dal palo. I giocatori del Catania festeggiano e gli arbitri si dirigono verso il centrocampo quando, dopo circa quaranta secondi, il guardalinee Maggiani, sentito l'assistente di porta Rizzoli, suggerisce all'arbitro Gervasoni di annullare la marcatura per un off-side inesistente dell'attaccante argentino tenuto nettamente in gioco da Asamoah. Scattano le furiose proteste dei padroni di casa ed il presidente Pulvirenti viene allontanato dal campo. Il Catania subisce il colpo, si innervosisce e rimedia numerosi cartellini gialli. Al 40', Vucinic calcia clamorosamente addosso ad Andujar da due passi e Pirlo si fa parare un tiro poco dopo. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 ma dagli spalti il pubblico è inferocito.
La ripresa comincia senza troppe emozioni. Al 57', Bendtner (in leggero fuorigioco), si fa respingere una facile conclusione in porta da Andujar e sulla ribattuta, ci pensa Vidal a portare la Juve in vantaggio. In pochi si accorgono dell'irregolarità ed è stato un bene per l'ordine pubblico. Al 63', assolo del cileno che però conclude fuori e due minuti più tardi, il Catania resta in dieci per l'espulsione giusta di Marchese che si prende il secondo giallo per un fallo di mano. Il Catania non riesce a reagire e al 70', Andujar compie un miracolo su colpo di testa di Pogba e anticipa in uscita, poco più tardi, un poco reattivo Bendtner. Il danese non sembra in forma e sbaglia quanto i suoi compagni di reparto. Nei dieci minuti finali, un immenso Vidal sfiora la doppietta con un bolide deviato in angolo e Giovinco (entrato al posto di uno spento Vucinic), in versione slalom speciale, si divora due incredibili occasioni per il raddoppio. Il risultato resta invariato.

Errori arbitrali sacrosanti a parte, si è vista solo una squadra in campo. Se i bianconeri avessero sfruttato al meglio tutte le occasioni create, ora si parlerebbe di semplice errore arbitrale ininfluente sul risultato finale e nessuno se ne sarebbe più ricordato. Ragionare con i "se", però, è sbagliato e sicuramente, a vantaggio acquisito, i siciliani avrebbero concesso meno spazio agli avversari. La fragilità della Juve, risiede nella sua scarsa propensione a chiudere le partite e nella mancanza di un vero bomber. Il Catania, dalla sua, può aver accusato il colpo psicologico ma, ci si aspettava sicuramente qualcosa in più nei restanti settanta minuti di gioco. Con questa vittoria, la Juve mantiene la vetta e le tre lunghezze sul Napoli.




Nessun commento