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I rossoneri battono il Matera e si confermano grandi allo Zaccheria

di Mario Schena

FOGGIA - Allo Zaccheria era di scena la prima big del Campionato, quel Matera partito per vincere il Girone e che nelle prime otto giornate ha totalizzato sedici punti, dodici dei quali ottenuti fuori casa con i ragazzi di Favarin che hanno vinto tutte e quattro le trasferte. Terzo in classifica il Matera era però reduce dalla sconfitta interna contro il Gladiator. Impressionante il ruolino di marcia dei lucani che sino alla gara di Foggia avevano perso solo due partite contro l'Ischia e il Galdiator ovvero contro la prima e la seconda in classifica. Di fronte i rossoneri di Pasquale Padalino ancora in cerca di una identità precisa e che finora hanno alternato delle buone prestazioni a delle partite, soprattutto lontano dalle mura amiche imbarazzanti su tutte la trasferta di Bisceglie e buon ultimo l'anonimo pareggio di sette giorni fa di sant'Antonio Abate. Sugli spalti cori per Franco Mancini, portierone di Zemanlandia, nativo di Matera, ricordato prima del fischio d'inizio con una targa consegnata da entrambe le tifoserie alla vedova dell'indimenticato portiere. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto con continui capovolgimenti di fronte ed è stato il Foggia con Agnelli ad andare per primo al tiro, ma il gol lo trova invece il Matera dopo dieci minuti con Di Gennaro che appoggia in porta un traversone dalla sinistra di Pinna e la complicità della retroguardia rossonera che si perde la punta biancazzurra. Il Foggia non si smarrisce, tutt’altro. Riordina le idee e reagisce e va subito vicino al gol in due occasioni; la prima con Palazzo che dal limite spara forte, ma centrale e poi con Giglio che a due passi da Bifulco si vede "scippare" la sfera da Quaquarella nell’attimo di battere a rete. La rabbia e la determinazione del Foggia portano al pari grazie ad un traversone di Agostinone forte e teso deviato in porta da Mirri. Le squadre tirano il fiato e la partita perde di brillantezza e cade nel torpore fino al minuto ventinove quando Agostinone serve sulla corsa Palazzo lanciandolo in area ma la punta rossonera pur riuscendo a scavalcare anche l'estremo difensore lucano, non centra la porta sfiorando il palo. Il Matera avanza il baricentro perché' si rende conto che un atteggiamento troppo remissivo lo stava portando a rischiare troppo e il rischio di subire gol stava crescendo. La fortuna che non guasta mai ha dato una mano al Foggia che subisce gol sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Cruciani e toccato davanti alla porta da Oliveira, ma in posizione irregolare mentre se la punta biancazzurra non avesse toccato il pallone la sfera sarebbe entrata comunque in rete. In pieno recupero il portiere del Foggia commette un erroraccio, respingendo malissimo, che stava per costare caro ai rossoneri mandando il pallone sui piedi di Di Gennaro che ha mancato incredibilmente il gol del vantaggio. La ripresa inizia con una bella sgroppata di Coccia che salta gli avversari come birilli, ma prima di poter servire Giglio tutto solo in area si allunga troppo la sfera che termina sul fondo. Il Matera risponde e al settimo si accende una incredibile mischia nell'area rossonera sbrogliata alla meglio dalla difesa del Foggia ed anche con un sospetto tocco di mano di un difensore rossonero. Si fa male Oliveira e il Matera perde uno dei suoi uomini più insidiosi. Palazzo cerca la finezza alla Del Piero, ma il suo tiro a girare sibila non lontano dall'incrocio dei pali. Il Foggia trova il gol al ventunesimo su calcio di rigore per una trattenuta su Giglio di Ciano trasformato dallo stesso Giglio. Il Matera schiuma rabbia e si lancia a testa bassa in avanti alla ricerca quanto meno del pareggio. Padalino opera i cambi e inserisce il gigante senegalese Niang al posto di Palazzo. Il Foggia resta in dieci per l'espulsione di Basta che si prende il secondo giallo per aver atterrato Ricciardi. Il finale per il Foggia è di grande sofferenza anche per i cinque lunghi minuti di recupero assegnati dal signor Mangino e comunque nonostante i vari tentativi dei lucani i tre punti vanno al Foggia e tutto sommato meritatamente. La squadra rossonera ha dato l'impressione di avere in casa il passo delle grandi, il Matera ha dimostrato di essere squadre solida, ma di sciupare troppo in fase offensiva. Ora per il Foggia il futuro si fa più roseo, ma anche lontano dallo Zaccheria i rossoneri dovranno affrontare gli avversari con la stessa maturità e determinazione espressi in casa e solo così potranno inserirsi nel lotto delle pretendenti al salto di categoria.



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