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Colle, si vota il 24 febbraio. E Monti 'scende' in campo

di Redazione

ROMA, 20 Dic. (AGI) - Una cosa, tra le tante, finalmente e' certa: la data delle elezioni. Si terranno il 24 febbraio. Lo ha indicato il ministro Cancellieri, ed il Capo dello Stato ha "preso atto" di una data ritenuta idonea. Prima non si poteva, per motivi tencici (il voto degli italiani all'estero) e forse anche politici (il Pdl che punta i piedi su legge di stabilita' e liste pulite). Ci sara' anche una Lista Monti, o anche solo una o piu' liste ispirate all'Agenda Monti? Il diretto interessato ha convocato ieri una riunione a Palazzo Chigi con Casini, Riccardi, Montezemolo. Al termine la risposta e' stata: Monti ha deciso. Ma di quale decisione si tratti e' ancora da chiarire. Comunque, anche a riguardo i tempi dell'annuncio sembrano poter essere rapidi: la fine della settimana o poco piu'. Del resto il presidente dele Acli Olivero conferma indirettamente la cosa, quando annuncia che abbandona la carica per la politica attiva, e anche Andrea Riccardi fa lo stesso quando preannuncia che lui non si candidera'. Quello di ieri e' stato un primo incontro per decidere se presentarsi con liste diverse e coalizzate o in un unico listone. L'occhio, ovviamente, e' puntato soprattutto al Senato, il cui risultato potrebbe azzoppare la vittoria data per certa del Pd alla Camera, rendendo centrale, non solo nella geografia politica, la lista che si ispira a Monti. Il Quirinale, insomma, guarda a tutto questo preparandosi al dopo. Innanzitutto oggi, aquanto si apprende, in una telefonata al presidente del Senato ha chiesto lumi sulla dilazione impressa dal Pdl alla legge di stabilita' ed ha ricevuto da Renato Schifani l'assicurazione sul suo impegno a non "fare melina". Quindi ha diramato due note e scritto una lettera ad un quotidiano. Gli osservatori hanno letto con grande attenzione soprattutto le parole inviate dal Capo dello Stato alla 'Stampa'. Napolitano ha tenuto innanzitutto a precisare che non c'e' nessuna "tensione" o "frattura" con il premier ed ha poi chiarito le sue parole di lunedi': "il mio riferimento al ruolo che questa volta svolgeranno le forze politiche e al peso che avranno i risultati elettorali e' stato arbitrariamente quasi tradotto nel preannuncio dell'incarico che daro' ("a chi arriva primo") per formare il nuovo governo. Ma ogni decisione nascera' dalle consultazioni post-elettorali con tutte le rappresentanze politiche e dagli elementi che ne trarro' sul da farsi, non essendo vincolato ad alcuna ipotesi precostituita. E non sono pochi i precedenti che convalidano questo modello di comportamento dei Presidenti della Repubblica". Forse i giochi non sono ancora chiusi,. Anzi, si potrebbero riaprire dopo il 24 febbraio.



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