Fiat, Marchionne: «Pieno impiego in 3-4 anni. Su Melfi parole oscene dai politici»
[SATA - Fiat di Melfi] |
di Redazione
Milano, 17 Gen. (ADNKRONOS/IGN) - L'A.D.: ''Vogliamo fare la nostra parte in Italia, confermiamo l'impegno''. Da qui al 2016, "17 nuovi modelli e 7 aggiornamenti di prodotto''. A Melfi cassa integrazione per 2 anni. Crolla il mercato dell'auto in Ue. In Italia il calo maggiore tra i 'big'.
Marchionne ha assicurato che la programmata produzione in Italia, da qui al 2016, ''di 17 nuovi modelli e 7 aggiornamenti di prodotto ci permetterà di ottenere, già nei prossimi 24 mesi, un significativo aumento dell'attività produttiva, fino ad arrivare, nel giro di 3-4 anni, ad un pieno impiego di tutti i nostri lavoratori''. Questo ''ci permetterà inoltre di risolvere il nostro problema della sovracapacità produttiva nel mercato generalista e di raggiungere finalmente il pareggio, anche in Italia ed in Europa''.
''Siamo pronti a confermare il nostro impegno. Intendiamo fare la nostra parte per l'Italia - ha sottolineato Marchionne - Vogliamo contribuire alla costruzione di un domani che sia all'altezza delle nostre aspettative di crescita industriale, sociale e civile. Perché ci sarà sempre un pezzo di Italia in ogni Fiat che andrà in giro per il mondo, come ci sarà sempre un po' di Fiat in ognuno di noi".
Quanto agli Stati Uniti, il ''sogno'' di Giovanni Agnelli di portare la Fiat negli Usa ''finalmente'' è diventato ''realtà'': ''Se guardate i risultati della Fiat, il 60% dei volumi del 2012 proviene dal mercato nordamericano. E' la realtà. Finalmente ci sono riusciti".
L'ad di Fiat prevede che il mercato auto in Europa andrà ''più o meno come il 2012, niente di eccezionale''. Nel 2013, ha aggiunto Marchionne, "il mercato Nordamericano andrà su, quello dell'America Latina andrà su e anche quello cinese andrà su".
La capacità produttiva dello stabilimento di Guangzhou, destinato a produrre Jeep per il mercato cinese "partirà da 100mila vetture, espandibili a 200mila - ha chiarito - Lo stabilimento già esiste e potenzialmente può cominciare nei prossimi 18 mesi".
Poi, alla domanda se preferisca un governo guidato da Mario Monti o da Pier Luigi Bersani, Marchionne ha risposto: "La Fiat è filogovernativa, non ha mai fatto una scelta simile. Non me lo chieda nemmeno".
Le reazioni alle sue parole su Melfi e l'attacco ai politici non si sono fatte attendere. ''Quei politici che non lasciano soli i lavoratori e che chiedono conto degli impegni non mantenuti, per Marchionne sono osceni. Per me no - scrive su Twitter Nichi Vendola, presidente di Sinistra ecologia libertà - Proprio per questo domenica mattina sarò a Melfi. C'è chi ci va con Marchionne. Io sarò li con l'operaio Giovanni Barozzino".
A Marchionne replica anche Paolo Ferrero. ''Dice che le parole dei politici su Melfi sono oscene - afferma il segretario di Rifondazione comunista - osceno è il suo modo di ricattare i lavoratori, oscena è la sua incapacità di gestire un'azienda, garantendo l'occupazione e i diritti di chi ci lavora". "Il padrone delle ferriere - aggiunge - invece di attaccare la politica dovrebbe occuparsi di un piano aziendale serio per il rilancio della Fiat: per ora ha fatto solo promesse e ad oggi la Fiat non ne ha mantenuta alcuna".
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