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Papa. "No al pessimismo". "No" accuse sulla dittatura

Papa Francesco I. (foto)

di Redazione

CdV, 16 Mar. (AGI) - Un invito a non "cedere mai al pessimismo" ma continuare a lavorare insieme cercando "nuovi metodi per annunciare il Vangelo", certi che lo Spirito Santo, che puo' sembrare "l'apostolo di Babele" unisce e porta "armonia". Papa Francesco si rivolge cosi' a tutto il Collegio cardinalizio, quindi anche con i porporati non elettori, nell'incontro tenuto nella Sala Clementina. "Non cediamo mai al pessimismo e a quell'amarezza che il Diavolo ci offre ogni giorno e allo scoraggiamento. Abbiamo la ferma certezza che lo Spirito Santo continua a operare e cerchiamo nuovi metodi per annunciare il Vangelo", ha detto Papa Bergoglio, ricordando che "la verita' cristiana e' attraente e persuasiva perche' risponde ai bisogni veri dell'uomo con un annuncio che resta valido oggi". Terminato l'intervento del cardinale Angelo Sodano, e' stato Papa Francesco ad alzarsi velocemente dal tronetto per andarlo a salutare, uno slancio che gli ha fatto quasi perdere l'equilibrio. Non e' mancato poi un commosso pensiero a Benedetto XVI che ha "arricchito e rinvigorito la Chiesa con la sua fede, la sua umilta' e mitezza che rimarranno un patrimonio spirituale per tutti". Con la sua semplicita' (il Papa era in talare bianca, senza mozzetta, chiamando i cardinali 'fratelli') si e' detto certo che la sua elezione sia stata decisa alla fine dallo Spirito Santo che "ha fatto superare in Conclave gli schieramenti precostituiti". "Il Parclito - ha sottolineato - fa tutte le differenze nella Chiesa, e sembra che sia l'apostolo di Babele ma poi fa anche l'unita', non delle differenze ma delle armonie, da' a ciascuno un carisma diverso e tutti contribuiscono". Alla fine del suo discorso, in un clima sereno e affettuoso come tra amici, il pontefice ha salutato uno per uno i cardinali, che in fila volevano scambiare qualche parola con lui. Li ha accolti in piedi, abbracciandoli e baciandoli. Intanto, nel briefing quotidiano, padre Lombardi ha smentito le voci che vedevano il nuovo Papa vicino alla dittatura argentina: "E' da prendere in seria considerazione la dichiarazione di Perez Esquival che esclude qualsiasi compromissione del cardinale Bergoglio con la dittatura in Argentina", ha detto il portavoce della Santa Sede parlando di una campagna "calunniosa" di "matrice anticlericale nota ed evidente". "Mai vi e' stata un'accusa credibile nei suoi confronti, e' stato interrogato come persona informata dei fatti ma mai gli e' stato imputato nulla". Le accuse, ha spiegato, "vanno respinte con decisione, non sono attendibili. Abbiamo una lunga esperienza di come vanno le campagne negative nei confronti della Chiesa. Non mi stupisco di nulla. Chi vuole lanciare notizie negative su qualcuno, ovviamente e purtroppo, aspetta il momento giusto anche per avere piu' audience".



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