Il Papa "la Chiesa non sia chiusa in se stessa"
Papa Francesco. (foto) ndr. |
di Redazione
CdV, 19 MAG. (AGI) - "Domandiamoci: siamo aperti alle 'sorprese di Dio'? O ci chiudiamo, con paura, alla novita' dello Spirito Santo? Siamo coraggiosi per andare per le nuove strade che la novita' di Dio ci offre o ci difendiamo, chiusi in strutture caduche che hanno perso la capacita' di accoglienza?". Papa Francesco pone questo quesito nella messa di Pentecoste concelebrata con un centinaio di cardinali in piazza San Pietro, davanti al "popolo" dei movimenti ecclesiali e delle principali associazioni e aggregazioni laicali. "La novita' - osserva il Pontefice - ci fa sempre un po' di paura, perche' ci sentiamo piu' sicuri se abbiamo tutto sotto controllo, se siamo noi a costruire, a programmare, a progettare la nostra vita secondo i nostri schemi, le nostre sicurezze, i nostri gusti. E questo avviene anche con Dio".
"Spesso - spiega - lo seguiamo, lo accogliamo, ma fino ad un certo punto; ci e' difficile abbandonarci a Lui con piena fiducia, lasciando che sia lo Spirito Santo l'anima, la guida della nostra vita, in tutte le scelte; abbiamo paura che Dio ci faccia percorrere strade nuove, ci faccia uscire dal nostro orizzonte spesso limitato, chiuso, egoista, per aprirci ai suoi orizzonti". "In tutta la storia della salvezza - ricorda pero' Francesco - quando Dio si rivela porta novita', trasforma e chiede di fidarsi totalmente di Lui: Noe' costruisce un'arca deriso da tutti e si salva; Abramo lascia la sua terra con in mano solo una promessa; Mose' affronta la potenza del faraone e guida il popolo verso la liberta'; gli Apostoli, timorosi e chiusi nel cenacolo, escono con coraggio per annunciare il Vangelo". Dunque, ragiona il nuovo Papa, "non e' la novita' per la novita', la ricerca del nuovo per superare la noia, come avviene spesso nel nostro tempo. La novita' che Dio porta nella nostra vita e' cio' che veramente ci realizza, cio' che ci dona la vera gioia, la vera serenita', perche' Dio ci ama e vuole solo il nostro bene".
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