Birra Morena - Birra Winner

Ultim'Ora

Auto. V40 Cross Country D3 Geartronic Momentum

La nuova Volvo V40 Countru D3. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 14 AGO. - Quando si raggiunge la tranquillità economica si guarda al futuro con serenità, si estraggono dai cassetti idee giuste al momento giusto e si agisce in tempi brevi. La (piacevole) situazione è quella che sta vivendo la Volvo e ricalca quella vissuta da altri due brand che un tempo rientravano nell’orbita Ford, ovvero Jaguar e Land Rover. In questi ultimi l’ha suscitata il gruppo indiano Tata, in casa Volvo l’ha portata quello cinese Geely. Lo dimostra anche la giovane famiglia della V40 che, a pochi mesi dall’inizio della commercializzazione, propone già una variazione sul tema: la Cross Country ispirata al mondo dell’off-road che origina una famiglia molto articolata. La nuova Volvo V40 s’inserisce infatti nel contesto aperto nel 1977 dall’XC70 Cross Country, quello delle station wagon con attitudine ad affrontare anche i percorsi più difficili e sconnessi. Con il suo debutto segna anche uno sdoppiamento della gamma XC, che da un lato si mantiene fedele alle linee fuoristradistiche del segmento Cross Country, dall’altro porta un’innovazione nel design, che segnerà il futuro delle auto della Volvo, già a partire dai prossimi mesi. Questa rivoluzione stilistica è originata tanto dall’uscita di scena della C30, della S40 e della V50, quanto dall’arrivo della V60 Plug-In Hybrid e dall’aggiornamento di tutti gli altri modelli. Anticiperà anche l’avvento, a partire dal prossimo anno, di tante Volvo basate su nuovi pianali modulari e con inedite motorizzazioni. La prima sarà l’erede della XC90. Insomma, in casa Volvo c’è una certa effervescenza. Nel caso della Cross Country si manifesta imprimendo alla vettura quella personalità outdoor che, oggi, piace molto alla clientela e che conferisce alla famiglia della V40 un ulteriore elemento per attrarre interesse in coloro che si rivolgono ai modelli Premium di taglia media. La V40 Cross Country scaturisce da una ricetta consolidata, ovvero quella di abbigliare una vettura che già in partenza emana un certo appeal in maniera per l’appunto…country. Si distingue dalla V40 stradale per la linea integrata dalle protezioni in colore alluminio che corrono lungo il perimetro inferiore del corpo vettura e per le ormai classiche slitte paracolpi inserite negli scudi paraurti, che ora hanno anche un aspetto più robusto rispetto a quelli del modello originario. Cresce anche nella statura: è più alta di 4 cm, poiché monta ammortizzatori più lunghi rispetto a quelli della V40 stradale: una caratteristica destinata ad agevolare la marcia sugli sterrati leggeri. La personalizzazione è completata dalle barre portatutto laterali, dalle luci a sviluppo verticale, che sulle versioni top di gamma sono a led, e dalla grigliatura della mascherina e della presa d’aria inferiore a nido d’ape. Oltre a questi dettagli, vanta i cerchi in lega (di serie su tutte le versioni) con un design dedicato. Nell’abitacolo, invece, la metamorfosi è trasmessa dagli abbinamenti cromatici e dagli inserti dell’arredamento che mutano un po’ l’atmosfera dell’ambiente – più ampio davanti che dietro e dotato di una comoda selleria – che mostra una finitura accurata, materiali di qualità e una dotazione di accessori completa. Quest’ultima include tutto ciò che riguarda il confort, l’assistenza alla guida e, come impone la tradizione Volvo, la sicurezza – compresi il City Safety e l’air bag per i pedoni sistemato sotto il cofano - già dall’allestimento di lancio Nova Plus. Gli altri sono il normale, il Kinetic, il Momentum e il Summum e, naturalmente, prevedono equipaggiamenti sempre più completi con il crescere del livello. Fra i tantissimi optional disponibili, molti sono di natura hi-tech, per esempio il sistema che neutralizza gli angoli bui dei retrovisori e il Cross Trafic Alert, che avverte del sopraggiungere di altri veicoli, mentre si esce in retromarcia dai parcheggi a pettine. Si può avere anche la strumentazione personalizzabile graficamente nei temi Elegance, Eco, che segnala il consumo di carburante e quando si stia adottando uno stile di guida sobrio, e Performances, d’impronta ovviamente sportiva, che evidenzia la potenza impiegata e quella residua. 

SU STRADA 

Tutti gli allestimenti s’intrecciano con i cinque motori previsti per la V40 Cross Country. Si possono scegliere due modelli turbo a iniezione diretta di benzina da 1,6 litri con 180 Cv della T4 e da 2,5 litri con 254 Cv della T5 AWD (l’unica del lotto a trazione integrale anziché anteriore). Il listino prevede anche le motorizzazioni turbodiesel da 1,6 litri con 115 Cv della D2 e da 2 litri con una potenza di 150 Cv, sulla D3, e di 177 Cv, sulla D4. Il più potente dei benzina è abbinato unicamente al cambio automatico a sei marce, disponibile a richiesta anche per i due turbodiesel di maggiore cilindrata, mentre per la T4 è offerta in alternativa alla trasmissione manuale a 6 marce quella a doppia frizione, con lo stesso numero di rapporti. Lo schieramento è proposto a prezzi compresi fra 26.000 e 38.500 euro. La D3 Geartronic, quella con il cambio automatico, secondo le previsioni, sarà una delle V40 Cross Country più richieste. A parte l’abbigliamento e la capacità di districarsi più agilmente dell’analoga V40 stradale sui fondi un po’ accidentati, grazie alla sua altezza da terra superiore alla norma, “assaggiata” su strada mette in mostra un comportamento molto apprezzabile. È merito della taratura rigida dell’assetto che, senza arrivare a inficiare il buon livello generale del confort, sostenuto anche dalla valida coibentazione dell’abitacolo, contiene il rollio e il beccheggio e ridimensiona gli effetti dell’innalzamento del baricentro. Di conseguenza, restituisce delle belle sensazioni a chi sta al volante, grazie al buon appoggio a terra - specie quando calza cerchi opzionali da 18” che montano pneumatici 225/45 - all’agilità e all’affidabilità che sfodera in ogni situazione. Queste doti di guida sono evidenziate dalla sporadicità con cui entrano in azione i sistemi elettronici di controllo dinamico. Insomma, si può dire che la cura...country non alteri né il sano comportamento, né la maneggevolezza che si possono riscontrare guidando una V40 D3 normale. Le sensazioni positive sono completate dal rendimento versatile del buon turbodiesel 5 cilindri da 2 litri, valorizzato dall’abbinamento con il cambio automatico. Quest’ultimo, purtroppo, non è integrabile con i pratici e moderni paddles al volante da utilizzare nella modalità Manuale, ma contribuisce comunque ad armonizzare la fluidità dell’erogazione e a generare un rendimento pieno e spontaneo, sin dai regimi più bassi. Più che per la potenza di 150 Cv (non particolarmente elevata in rapporto alla cilindrata), questo motore si fa perciò apprezzare per l’erogazione lineare della coppia: già da 1.500 giri imprime spinte incisive e una duttilità che agevola la guida. Tutto ciò a fronte di percorrenze interessanti (oltre 19 km/l nel ciclo combinato), che fanno passare in secondo piano il temperamento non molto vivace.





***Questo Spazio pubblicità è in vendita***

Nessun commento