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Calcio. Foggia la vittoria non e’ di rigore

Giovanni Cavallaro. (foto) ndr.

di Mario Schena 

FOGGIA, 29 SET.  - Al “Masini” di Santa Croce sull’Arno, Il Foggia, reduce dal brillante pareggio di Melfi ha cercato fortemente la prima vittoria del Campionato ma soprattutto è sceso in campo con la ferma intenzione di lasciare quel mortificante ultimo posto che fotografava in maniera non del tutto sincera l’effettiva valenza della squadra rossonera. Di fronte il Tuttocuoio al suo primo anno tra i professionisti e con tre punti in classifica, uno più dei rossoneri, frutto di tre pareggi ed una sola sconfitta all’esordio sul campo del Cosenza. Mister Alvini ha preparato la gara in tutta serenità sulle ali dell’entusiasmante due a due di domenica scorsa sul difficile campo di Teramo dove il Foggia è stato sconfitto per due a zero. Un pari raggiunto in extremis, dopo una gara giocata ad alto livello dai neroverdi, a dimostrazione che pur trattandosi di una squadra dall’età media molto giovane, lotta fino in fondo. riproposto lo stesso schieramento di Teramo con un 5-3-2 che durante la gara diventa una sorta di 4-4-2, 3-4-3 per i rossoneri. Si è giocato su un terreno pesante per le abbondanti piogge cadute dal sabato. Dopo un minuto circa viene ammonito Agnelli per una brutta entrata su un avversario. La partita si gioca prevalentemente a centrocampo e con il Foggia padrone della palla, ma al possesso della sfera il Foggia non fa seguire quell’incisività necessaria per impensierire il Tuttocuoio che incredibilmente, dopo otto minuti di gioco, alla prima sortita dalla sua metà campo, passa in vantaggio con Di Giuseppe che approfitta di una dormita della difesa foggiana, che si ferma su una simulazione di Ferretti ed infila dal limite dell´area Narciso che si tuffa inutilmente. Al quarto d’ora si fa vivo il Foggia con una bella conclusione di Venitucci che sibila vicino al palo della porta di Bacci. Cavallaro direttamente su calcio di punizione costringe Bacci alla respinta di pugni. Ancora pericoloso il Foggia che, a seguito di una mischia in area, sfiora con Quinto il gol del pareggio. Alla mezzora la squadra di Padalino reclama il calcio di rigore per un presunto fallo di mani sulla conclusione di Cavallaro dopo una mischia paurosa in area del Tuttocuoio. Il Foggia sbanda spesso in difesa e un errore difensivo di D´Angelo mette Ferretti in condizione di essere molto pericoloso, ma lo stesso D’Angelo riesce in scivolata ad evitare il peggio. Ad inizio di ripresa dopo appena due minuti i rossoneri rischiano di subire il raddoppio da Cherillo che solo davanti a Narciso si fa ipnotizzare dal portiere rossonero. Al terzo minuto Giglio ha una grandissima occasione per pareggiare. Se ne va tutto solo verso la porta del Tuttocuoio ma il diagonale di sinistro non è molto angolato consentendo al portiere neroverde di deviare di piedi in angolo. Ci prova anche Venitucci dal limite ma Bacci para a terra. Nel secondo tempo il Foggia appare più determinato e più ordinato nella manovra tanto che al cinquantatreesimo Agostinone serve Cavallaro che entra in area e viene messo giù da Falivena. Calcio di rigore che dal dischetto lo stesso Cavallaro trasforma. Dopo dieci minuti acora Cavallaro serve Venitucci la cui conclusione termina in angolo su deviazione di Colombini. Il Foggia è padrone del campo. Doppia sostituzione nel Foggia entrano Sciannamè e D´Allocco e vanno fuori Agostinone e capitan Agnelli. Al settantaduesimo Quinto in area sta per servire Giglio ma da terra Balde devia in angolo il pallone nettamente con un braccio. Secondo penalty che ancora una volta Cavallaro si incarica di battere non sbagliando.la situazione Al settantasettesimo debutta Colombaretti, ritornato in rossonero, prendendo il posto di Grea 82´ Calcio di punizione per il Foggia. Cavallaro tocca per Giglio che sferra un bel tiro su cui Bacci compie il miracolo. A sette dal termine ancora una pericolosa conclusione di Cavallaro Che Bacci respinge di pugno. A quattro minuti dalla fine il Foggia regala letteralmente il pareggio al Tuttocuoio consentendo a Mariani spalle alla porta e quasi sdraiato su Filosa di deviare in rete non accade nulla nei tre minuti di recupero e la gara termina senza altre emozioni. Il Foggia delude ancora. Non ha ancora una precisa identità e personalità e spesso sembra giochi senza nessun criterio tattico. Da rivedere anche la difesa troppo spesso vittima di errori banali. Il Foggia non vince ancora e segna solo su rigore. Giglio, capocannoniere nella passata stagione con venti gol sembra ancora l’ombra dello spietato killer da aerea di rigore visto in serie D, anche se va sottolineato che non viene servito come si dovrebbe. Insomma Foggia ancora da rivedere, ma intanto il tempo passa e la classifica si fa preoccupante.





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