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Calcio. Virtus Putignano 0-2 Cellamare 2005 (andata secondo turno Coppa Italia Promozione)

Una immagine dell'incontro. (foto com.) ndr.

di Redazione

PUTIGNANO (BA), 4 OTT. - Virtus Putignano: Gemmati, Intini L, Mangini A., Genco, Ricci, Gentile, Lippolis, Conte, Lopriore (dal 19' st Recchia), Sciatta (dal 1' st Caracciolese), Intini (dal 27' st Lisco) A disposizione: Orlandino, Mezzapesa, Capriati, Manfredi Allenatore: Castelletti Cellamare 2005: Caravelli, Ardito, Canniello, Iurlo (dal 27' st Ceglie), Di Carne, De Ceglie, Giannelli, Rubino, Fanfulla (dal 22' st Verdoscia), Summaria (dal 38' st Gioncada), Conessi A disposizione: Ritorno, Regalino, Catalano, Giuliani Allenatore: Fumai Marcatori: 7' st Iurlo, 14' st Summaria "Sì, credo che sia la peggiore partita di questo inizio di stagione. Sul piano della determinazione, della cattiveria agonistica e del gioco abbiamo fatto un passo indietro. Anche rispetto a domenica scorsa, quando la squadra non mi era dispiaciuta, perché aveva creato delle situazioni pericolose, oggi onestamente mi è parsa un po' svuotata, senza rabbia". È lapidario Vito Castelletti nel dare un giudizio alla prestazione dei suoi ragazzi, al termine della gara d'andata del secondo turno di Coppa Puglia, che li ha visti perdere in casa col Cellamare 2005, per 2 reti a 0: "Nella partita di oggi non ha funzionato niente. Nel calcio conta la concentrazione, la determinazione, arrivare sulla palla prima degli avversari, avere la personalità di fare un dribbling, di tirare in porta. Nel calcio ci vuole personalità. Oggi noi non ne abbiamo avuta". Una partita in cui la Virtus Putignano è scesa in campo con la divisa da trasferta, ma non si è limitata al look: ha dato proprio l'impressione di giocare fuori casa. La formazione, piuttosto rinnovata, ha rivisto in campo alcuni uomini - fin qui poco utilizzati - che hanno trascinato la Virtus alla doppia promozione dalla Terza alla Prima Categoria e al buon piazzamento dello scorso anno: Conte, Lippolis e Lopriore hanno raggiunto Gemmati e Intini nell'Undici iniziale, ma con esiti differenti rispetto al passato. I due esterni del centrocampo cellamarese, hanno fatto il bello e cattivo tempo sulle fasce; gli attaccanti bruciato più volte in velocità la linea difensiva putignanese. Così, dopo un primo tempo in cui gli ospiti non sbloccano il punteggio per questione di centimetri (anche quelli di Gemmati, super su Fanfulla e, nella ripresa, Conessi) nel quarto d'ora d'apertura del secondo tempo, il Cellamare trova l'uno-due che decide la partita: al 52' Iurlo sblocca il punteggio deviando con la testa una punizione dalla destra di Giannelli; al 59' Summaria raddoppia con un gran destro scoccato dal limite dell'aria e spentosi sotto l'incrocio. Di contro, il trio offensivo rossoblù - composto ad inizio partita da Lippolis, Sciatta e Lopriore, con gli ultimi due sostituiti nella ripresa da Recchia e Caracciolese - non va nemmeno vicino alla porta, anche perché poco e mal assistito dal resto della squadra. Dal 1' al 90' i virtussini, quando sono in possesso della palla, non hanno nessun'altra idea che lanciarla lunga, provocando solo il disappunto del loro allenatore: "Io, in settimana, non preparo mai una partita con i lanci lunghi, ma sono i giocatori che vanno in campo. Come già detto, oggi è mancata la personalità. Personalità significa appunto giocare la palla: ci si affida ai lanci lunghi quando si ha paura di avere la palla tra i piedi". Paura dovuta al peso delle aspettative? "Non so chi le abbia create queste aspettative così alte. Noi non siamo uno squadrone, ma una buona squadra, completamente cambiata rispetto allo scorso anno. Questa non è la Prima Categoria, ma la Promozione: forse qualcuno se l'è dimenticato. Ci dobbiamo adeguare alla categoria, senza fare voli pindarici, perché io non mi sono mai permesso di dire che ho a disposizione una Ferrari e che vincerò il campionato. Mai. Anche perché fino al 30 maggio questa squadra stava in Prima Categoria, essendo arrivata sesta lo scorso anno. Dobbiamo essere contenti che il calcio di Putignano sia in Promozione e ringraziare la società. Non vedo perché parlare di mancanza di risultati o essere depressi. Cerchiamo di guardare le cose in maniera leale, corretta, lucida. Le nostre vere aspettative sono semplicemente quelle di creare una buona squadra e fare un buon campionato". Ed è al campionato che sono diretti i pensieri di Castelletti, che risponde così alla domanda sulle possibilità residue di passare il turno (il ritorno a Cellamare è previsto per il 17 ottobre): "Ce la giocheremo, ma sarei ipocrita se dicessi qualcosa di più ambizioso. Il nostro obiettivo è domenica a Leverano. La squadra sa di venire da tre risultati non positivi, ma deve stare tranquilla e lavorare. Perché io credo nel lavoro".





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