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Lecce. Decoro, igiene, imbrattamenti e decenza pubblica: Alal luce dei recenti episodi l’assessore Guido decide di appellarsi ai giovani e chiedendo collaborazione e aiuto

Una immagine dei muri imbrattati. (foto com.) ndr.
Arriva anche il plauso dell’Assessore all’Ambiente Andrea Guido per il gruppo di giovani ragazze che hanno permesso l’arresto e l’espulsione del cittadino indiano sorpreso ad urinare nei pressi dell’Anfiteatro in Piazza Sant’Oronzo lo scorso week end 

di Redazione

LECCE, 1 OTT. - “Vorrei ricordare a tutti – ha comunicato alla stampa l’assessore Guido - che questi comportamenti, ormai, non sono da considerarsi delle semplici bravate, ma dei veri propri reati contro la Città e la sua comunità. La Suprema Corte di Cassazione, infatti, ha di recente stabilito che per la configurazione del reato di atti contrari alla pubblica decenza (art. 726 c.p.) è sufficiente la sola ‘possibilità di percezione’ del gesto da parte di terzi. Non trovo che sia giusto che per colpa di pochi stupidi e incivili si debba mettere a rischio l’intera immagine della città come anche la salubrità delle corti e delle viuzze barocche più nascoste e quella dei monumenti e degli spazi pubblici più in vista. Ho intenzione di usare tutti i mezzi a mia disposizione per debellare il fenomeno, a qualunque costo. Scambiare, poi, il salotto di Lecce per un bagno pubblico a cielo aperto è stato il massimo. E non si tratta di un caso isolato – ha continuato l’Assessore all’Ambiente - questo è l’aspetto più preoccupante. Io stesso domenica mattina ho assistito ad una scena raccapricciante di un ragazzo, con ogni probabilità extra-comunitario, che defecava nei pressi di Piazza Sant’Oronzo, sotto il portico adiacente all’Anfiteatro, e che è fuggito non appena si è reso conto che qualcuno non approvava il suo gesto. E’ vergognoso! Netturbini e operatori ecologici, vorrei ricordare ai signori che sono soliti assumere comportamenti come questi, non sono i loro servi personali, ma rappresentano un target di lavoratori e addetti specializzati che non sono stati assunti per raccogliere gli escrementi o per pulire i bisogni di nessuno”. “Mentre è lodevole – ha aggiunto Andrea Guido - l’iniziativa delle ragazze che hanno segnalato il giovane indiano intento ad urinare in Piazza Sant’Oronzo. E’ questa, infatti, a mio avviso, la risposta più efficace dinanzi a simili comportamenti. Ed è per questo che vorrei rivolgere il mio appello anche e soprattutto ai giovani cittadini leccesi affinché possano sempre di più coadiuvare le istituzioni nel combattere e prevenire taluni comportamenti. Se avessimo un costante appoggio della fascia più giovane nella città potremmo risolvere in breve problematiche non solo legate agli aspetti della pubblica decenza e dell’igiene, ma anche quelle che hanno a che fare con l’imbrattamento e il deturpamento delle aree urbane, sia in centro, sia in periferia”. Parole di condanna sono giunte, infatti, dall’assessore comunale all’ambiente per il giovane che ha inteso imbrattare il quartiere San Pio con vernice spray per dichiarare il suo amore alla giovane Chiara. “L’episodio rilevato ieri – ha commentato ancora Andrea Guido – ha dell’inverosimile. Si tratta di decine e decine di scritte. Mi chiedo, inoltre, se l’anonimo spasimante non avesse fatto meglio a pensare di comprare delle rose alla sua spasimante nel momento in cui aveva da farsi perdonare qualcosa, piuttosto che deturpare un intero quartiere. E non penso che una rosa rossa costi più di una bomboletta spray. Mi appello a Chiara, la ragazza a cui erano destinati i messaggi e chiedo anche a lei di riflettere sull’accaduto e, soprattutto, sul valore di una persona capace di atti vandalici del genere, perché solo di questo si tratta: vandalismo gratuito”.





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