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Molfetta (Ba). Mostre: Una mostra che commuove e fa riflettere: “ Tutto il Possibile”

Una parete di quadri esposti alla mostra. (foto P.C.) ndr.

di Paola Copertino

MOLFETTA (BA), 8 OTT. - Arte e Alzheimer a Molfetta per la prima volta insieme, uno splendido connubio. E’ in corso a Molfetta, presso il Torrino Passari, nel centro storico,la mostra pittorica “Tutto il possibile” di Francamaria Ricco. L’esposizione è stata organizzata dallo Sportello cittadino “Un faro per l’ Alzheimer” dell’Associazione Alzheimer Bari in collaborazione con la Fidapa - sezione di Molfetta e con il patrocinio dell’Assessorato alla Socialità del Comune di Molfetta. La mostra è un percorso di rappresentazioni pittoriche che intende illustrare quanto la malattia abbia inciso, negli anni, nella produzione pittorica di Francamaria Ricco, scomparsa nel febbraio del 2013; l’artista era stata colpita dalla Malattia d’Alzheimer. La pittrice utilizzava i colori per esternare i propri sentimenti e per parlare di sé, era uno dei modi per comunicare con l’ esterno, in quanto chi ha la sfortuna di essere colpito da questa malattia degenerativa si isola dal mondo. L’esposizione è un omaggio alla sua memoria ma soprattutto ha l’intento di far conoscere a un pubblico più vasto l’evoluzione della malattia che corrisponde all’involuzione della persona, così da restituire la dignità e un ruolo sociale che spesso viene perduto. Nella mostra infatti è veramente evidente il percorso degenerativo: si passa da splendidi dipinti, che testimoniano studi, correnti pittoriche, conoscenze di volumi e prospettive, a delle pennellate fanciullesche, dove prevalgono il rosso e il giallo. L’ artista infatti ripeteva ossessivamente dei cerchi che rappresentavano i dischetti dei colori della sua tavolozza. Si può osservare visitando la mostra, che rappresenta proprio un percorso, fino alla discesa agli inferi, scendendo la scala del torrione, come i cavalli, prima dalle splendide criniere, con i muscoli in bella mostra, si svuotano di consistenza, fino a perdere la loro massa e il loro vigore. Inoltre attraverso la mostra educativa gli organizzatori hanno inteso sensibilizzare e pubblicizzare lo sportello “Un Faro per l’Alzheimer” Associazione Alzheimer Bari, attivo sul territorio dal 02/03/2012 che è presente anche a Molfetta in via Filippo Cifariello e risponde al numero 080 337 46 30 nei giorni di lunedì dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 16 alle 18. Nel contempo hanno offerto al pubblico ,veramente numeroso, presente presso la Sala stampa di Palazzo Giovene, che non riusciva a contenere tutti,la possibilità di conoscere i vari interventi dell’associazione sul territorio. La serata molto interessante da tutti i punti di vista:da quello medico a quello umano, da quello scientifico a quello artistico, è stata introdotta da Angela Alessandrini, neo presidente Fidapa, sezione di Molfetta. E’ intervenuto Nicola Antonio Colabufo, professore associato del Dipartimento di Farmacia dell’ Università Aldo Moro di Bari che ha illustrato l’ importanza dei biomarkers nella diagnosi precoce, attraverso dei test è possibile individuare chi è predisposto geneticamente ad ammalarsi di Alzheimer.Veramente commuovente, perché fatto con il cuore, l’ intervento di Giuseppe D’ Auria , consigliere dell’ associazione Alzheimer di Bari, nonché marito dell’ artista che ha spiegato il filo conduttore della mostra e l’ importanza che riveste ai fini didattici, in quanto si hanno in scrittura, ma non in pittura esempi degenerativi della malattia, quindi rappresenta una testimonianza veramente importante. La mostra infatti non solo sta girando la Puglia, ma approderà anche a Milano, per la sua forte valenza didattica. E’ toccato poi al dottor Mauro Giuseppe Minervini,Direttore U.O. di Neurologia degli Istituti Ospedalieri “Opera Don Uva” di Bisceglie inquadrare gli aspetti della malattia mentre Katia Pinto Dirigente Psicologa dell’Unità di Riabilitazione Alzheimer degli Istituti Ospedalieri “Opera Don Uva” di Bisceglie si è soffermata sul lato umano, in quanto questa patologia non solo coinvolge il paziente, ma sconvolge tutta la famiglia che ha bisogno di un supporto psicologico. Durante la conferenza è stato ribadito il ruolo delle badanti, supporto necessario alla gestione della malattia. Durante la serata è stata sottolineata la necessità di creare spazi ricreativi “ Caffè Alzheimer” per supportare pazienti e famiglie in cui incontrarsi, svolgere attività, aiutarsi vicendevolmente e scambiarsi esperienze cercando di ritardare gli effetti della malattia mantenendo le abilità di ciascun paziente. L’ interessante serata si è conclusa con l’intervento di Pietro Schino presidente dell’Associazione Alzheimer Italia Bari che ha portato la sua esperienza. I relatori poi hanno risposto alle domande del pubblico presente, poi si sono tutti trasferiti in via Sant’ Orsola,presso il Torrione che ospita la mostra che può essere visitata fino al 10 ottobre. Modera l’incontro la giornalista Rossana Gismondi. Seguirà alle ore 19.15 presso il Torrione Passari la cerimonia d’inaugurazione della mostra. L’esposizione sarà visitabile dal 3 al 10 ottobre dalle ore 18 alle ore 21 (Torrione Passari – Via Sant’Orsola) – Molfetta.





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