Altamura (Ba). I militari del NORM scoprono un altro bazar della droga [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]
La droga sequestrata. (foto cc.) ndr. |
Arrestano un'altro giovane incensurato
di Redazione
ALTAMURA (BA), 22 FEB. - Appena sabato scorso i Carabinieri della Compagnia di Altamura avevano arrestato in flagranza di reato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti un 27enne altamurano che gestiva un ritrovo giovanile allestito in un locale nella sua disponibilità nel quartiere San Bosco. A distanza di neanche una settimana, nel corso della tarda serata di ieri, un’analoga operazione è stata messa a segno dagli stessi carabinieri. Questa volta il locale controllato è ubicato in una traversa della centralissima via Martiri. La perquisizione ha consentito di rinvenire e sequestrare 30 grammi di marjiuana, 17 grammi di hashish e una dose di cocaina, confezionate in più dosi pronte per lo spaccio, oltre a materiale per il confezionamento. In manette è finito un 35enne disoccupato del luogo che aveva in locazione l’immobile. Nel locale sono stati identificati anche altri tre giovani, uno dei quali è stato segnalato alla Prefettura di Bari quale assuntore di sostanze stupefacenti. Il 35enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sottoposto a rito direttissimo nella mattinata odierna è stato condannato a cinque mesi di reclusione e al pagamento di 1.500 euro di multa per detenzione di stupefacenti finalizzata allo spaccio, venendo poi collocato ai domiciliari.
La campagna antidroga dei carabinieri di Altamura continua inesorabilmente: l’obiettivo è snidare i luoghi in cui diversi giovani della città vengono attirati per trascorrere una serata alternativa a base di droga, ove vengono avviati al pericoloso consumo di sostanze psicoattive da cinici spacciatori allettati solo dalla prospettiva di facile guadagno.
BARI: PRATICAVANO TASSI D’INTERESSI FINO AL 133% ANNUI. CONDANNATI IN PRIMO GRADO I RESPONSABILI
A distanza di meno di un anno dal blitz antiusura condotto nell’aprile dello scorso anno dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari che consentì di disarticolare un gruppo criminale, dedito all’usura ed alle estorsioni commesse, con l’aggravante del metodo mafioso, ai danni di tre imprenditori baresi, la Procura della Repubblica di Bari ha celermente emesso nei confronti dei cinque responsabili (uno di loro è deceduto) una prima sentenza di condanna. Questi i destinatari dei provvedimenti, condannati, a vario titolo, per usura ed estorsione: il 65enne G.C., il 43enne G.C. e il 75enne A.P. (6 anni e 6 mesi di reclusione) e il 43enne F.A. (5 anni di reclusione) oltre a multe comprese tra gli 8mile ed i 16mila euro, risarcimento del danno alle vittime e interdizione perpetua dai P.U..
La sentenza scaturisce da una brillante e repentina indagine svolta, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Bari, dai Carabinieri del Nucleo Investigativo ai quali una delle vittime, un imprenditore operante nel settore dell’energia alternativa, verso la fine del 2012 si è rivolta poiché esasperata per le continue intimidazioni esercitate dagli aguzzini.
Questi ultimi a fronte di alcune somme di denaro prestate hanno costretto l’imprenditore a fornire, come garanzia, dei titoli di credito più volte rinnovati e rinegoziati con importi maggiorati e con l’applicazione di tassi mensili del 10% ed annuali fino al 133%.
Di fronte all’impossibilità di onorare le scadenze pattuite, per rendere credibili le loro richieste di pagamento, minacciavano l’usurato invitandolo a fare mente locale in ordine alla pericolosità della situazione, considerato che il denaro prestato proveniva dagli ambienti malavitosi locali, riconducibili al clan Parisi.
L’attività investigativa ha permesso di documentare come la vittima era stata costretta a corrispondere la somma di 135mila euro, comprensiva degli interessi, a fronte di un finanziamento di 75mila euro, di documentare l’esistenza dell’attività delittuosa nei confronti di altri due imprenditori locali, costretti a corrispondere interessi del 60% e del 120% annui, nonché di sequestrare documentazione finanziaria ed assegni di provenienza illecita per 163mila euro.
ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA): AGGREDISCONO UN GIOVANE IN STRADA. IDENTIFICATI E DENUNCIATI I 4 AGGRESSORI. UNO DI LORO ARRESTATO ANCHE PER LE VIOLAZIONI DELLE PRESCRIZIONI DELLA SORVEGLIANZA SPECIALE DI P.S. CUI ERA SOTTOPOSTO
E’ dovuto ricorrere alle cure Ospedaliere un giovane operaio di Acquaviva delle Fonti aggredito in strada da quattro persone già note alle forze dell’Ordine.
E’ accaduto ieri mattina intorno alle ore 12.00 allorquando la vittima, in una centralissima strada di Acquaviva delle Fonti, per questioni legate ad un debito di poco valore, veniva circondato ed aggredito da 4 giovani del luogo, tutti noti alle forze dell’ordine, un 26enne, un 32enne, un 37enne e un 25enne. La vittima, a seguito delle percosse subite, ricorreva alle cure del personale sanitario del Pronto Soccorso dell’Ospedale MIULLI che gli diagnosticava vari traumi con una prognosi di giorni 10.
L’immediata attività investigativa condotta dai militari della locale Stazione Carabinieri, suffragata anche dalle video-riprese di alcune telecamere presenti nella zona dell’aggressione, permetteva di dare un volto ai 4 aggressori. L’operazione si concludeva con il deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari dei quattro giovani per lesioni aggravate e per uno di loro, il 26enne, scattava anche l’arresto per l’inosservanza degli obblighi imposti dalla Sorveglianza Speciale di P.S. cui risultava sottoposto. Il giovane, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato collocato ai domiciliari.
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