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Bari. Amministrative: Olivieri: “Rinnovo dei contratti di locazione e ristrutturazione: queste le mie priorità per il mercato ortofrutticolo di via Caracciolo”

. Giacomo Olivieri. (foto) ndr.

di Redazione

BARI, 21 FEB. - “Non è possibile lasciare ancora nell’incertezza gli operatori del mercato ortofrutticolo all’ingrosso di via Caracciolo. La prossima amministrazione deve affrontare subito la situazione: da sindaco, sarà tra le mie priorità rinnovare i loro contratti di locazione e avviare i lavori di ristrutturazione dell’intera struttura”. Lo ha detto Giacomo Olivieri, candidato sindaco di Bari e presidente di Realtà Italia. Dopo aver visitato il mercato Olivieri ha ascoltato gli operatori che gli hanno evidenziato all’unisono lo stato di insicurezza nel quale sono costretti a operare da quando, nel 2010, sono scaduti i contratti di locazione e non sono più stati rinnovati dal Comune. “Chi lavora in questo posto – ha commentato Olivieri – non può pianificare investimenti o progettare il proprio futuro a breve termine. Questi lavoratori non sono messi nelle condizioni di svolgere al meglio la loro attività e si trovano a fronteggiare un ulteriore problema che si somma alle già serie difficoltà provocate dalla crisi del settore”. La storica struttura che ospita attualmente il mercato ha bisogno di importanti lavori di ristrutturazione: “Va detto che l’attuale amministrazione ha già stanziato dei fondi per realizzare le opere, ma non si capisce come mai, nonostante l’impegno, nulla sia stato ancora fatto per farle cominciare. Il procrastinarsi di questa situazione gioca a sfavore dei venditori all’ingrosso di frutta e ortaggi della nostra città. Indire subito la gara per i lavori significa non solo dotare Bari di un mercato rinnovato e più confortevole per i grossisti e i loro clienti, ma anche provare a salvaguardare i livelli occupazionali delle 48 aziende che attualmente utilizzano quella sede. Negli ultimi anni – ha concluso Olivieri – già tante realtà hanno dovuto cedere alla riduzione dei flussi commerciali e abbassare le serrande: compito dell’amministrazione deve essere favorire le attività economiche, non ostacolarle. Insistere affinché si acceleri l’iter per risolvere questa situazione sarà il mio impegno”. 

L'incontro scorso all'Ateneo. (foto com.) ndr.
Olivieri: “C’è legalità dove opera una classe politica responsabile” 

I tre candidati sindaco Giacomo Olivieri, Desirée Digeronimo e Filippo Melchiorre hanno partecipato stamani, all’Ateneo di Bari, all’incontro organizzato dall’associazione culturale Poiein sul tema ‘Educazione alla legalità’. I lavori sono stati introdotti da Roberto Varricchio, presidente di Poiein, e moderati dall’esperta di dinamiche educative, Maria Lorenza Vitucci. Tra gli interventi, anche quello di Giuseppe Elia, professore ordinario di pedagogia generale, ex preside della facoltà di Scienze della formazione dell’Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’. “C’è bisogno – ha spiegato Olivieri – di nuovi modelli che educhino alla legalità. Da questo punto di vista, la politica ha fallito. È compito delle persone chiedere conto, a chi amministra la cosa pubblica, del lavoro svolto. Si comincino a denunciare carenze e disservizi degli amministratori che lasciano nel degrado gli immobili pubblici invece di convertirli in contenitori sociali a favore della collettività”. Olivieri, Digeronimo e Melchiorre si sono confrontati sulla relazione tra il significato del termine legalità e l’idea di giustizia e sul ruolo che la politica può rivestire nel contrastare l’illecito. I tre hanno sottolineato che la classe dirigente è irresponsabile quando non lotta contro comportamenti poco etici che allontanano dal perseguimento del bene comune. Olivieri ha posto, poi, l’attenzione sull’atteggiamento di diffidenza dei cittadini verso la politica causato dall’agire dei partiti tradizionali. “I cittadini – ha detto – ormai pensano che i politici esercitino il potere solo per raggiungere obiettivi privati: questo produce senso di sfiducia e scarsa partecipazione. È compito dei nuovi movimenti sensibilizzare la collettività e spingerla a tornare a votare. Ricominciamo da queste primarie nonostante quell’euro di contributo, richiesto fortemente dai partiti, sia un elemento non incentivante. Chiediamo con forza alle istituzioni di dare segnali concreti di un cambio di rotta. Anche rinunciare a parte del proprio compenso, come da me proposto, può essere la dimostrazione di un avvicinamento ai problemi reali. Lo hanno fatto già alcuni sindaci, l’ultimo in ordine di tempo è stato ieri Ignazio Marino, primo cittadino di Roma, che ha ridotto la sua indennità e ha invitato assessori e manager a fare la stessa cosa”.





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