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Bari. Rapina un passante con una pistola, arrestato pregiudicato dalla polizia [CRONACA DELLA P.S. ALL'INTERNO]

Una 'volante' della polizia. (foto) ndr.

di Redazione

BARI, 5 APR. - Personale del Commissariato di polizia Bari Nuova Carrassi ha proceduto all’arresto di T.F., 27enne barese con precedenti di polizia perché colpito da ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Bari. Detto provvedimento è stato richiesto da quest’ufficio alla locale Procura della Repubblica a seguito delle indagini svolte in ordine ad una rapina perpetrata in strada a Bari una sera del gennaio 2013 ai danni di una persona. Mentre questa era intenta a passeggiare, era stata avvicinata da due individui a volto scoperto, uno dei quali gli puntava una pistola alla tempia chiedendogli contestualmente di consegnargli tutto quello che aveva, tra cui un telefono cellulare. Le successive indagini del traffico telefonico del telefono rapinato consentivano di accertare il successivo utilizzatore finale. Quest’ultima aveva utilizzato l’apparecchio per mettersi in contatto numerose volte con una donna, risultata accompagnarsi al T.F., pregiudicato per rapina e figlio della prima. Si procedeva quindi ad effettuare un’individuazione fotografica nel corso della quale il T.F. veniva riconosciuto dalla vittima senza ombra di dubbio, quale una delle due persone che si erano rese protagoniste della rapina ed, esattamente, quello che, armato di pistola, aveva minacciato la parte offesa. Si accertava, ancora, che il T.F. aveva commesso il reato nel periodo in cui beneficiava della detenzione domiciliare in espiazione della pena relativa a precedenti condanne. Considerato l’esito delle indagini, vista l’efferatezza e spregiudicatezza rilevata dalle concrete modalità della rapina, stante, inoltre, il mancato concretizzarsi di qualsiasi processo di resipiscènza conseguente alla pena scontata e della spiccata attitudine del T.F. a procurarsi risorse economiche mediante attività delittuose, l’ufficio procedente chiedeva ed otteneva che a carico del T.F. venisse applicata la misura cautelare in carcere in ordine ai reati di rapina e porto abusivo di arma comune da sparo. 

- Nella serata di mercoledì 5 scorso, a Bari, nel corso di specifiche attività, finalizzate al contrasto di spaccio di sostanze stupefacenti, personale della sezione specializzata della Squadra Mobile ha tratto in arresto, in flagranza di reato, il cittadino nigeriano OGBIWA FRIDAY di anni 31, con precedenti di polizia, responsabile di detenzione, ai fini della cessione, di sostanze stupefacenti. A seguito di un’articolata attività info-investigativa, si apprendeva che l’arrestato, irregolare sul territorio nazionale, poteva detenere, in un box sito all’interno di un autoparco del quartiere libertà, della sostanza stupefacente da destinare alla commercializzazione. Effettivamente, dopo un prolungato servizio d’osservazione, veniva individuato il box, preso in affitto dall’arrestato con regolare contratto, all’interno del quale veniva rinvenuto uno zaino contenente oltre 1 chilogrammo di marijuana. 

Provincia 

Ieri sera, personale della Squadra di P.G. del Commissariato di Barletta unitamente al personale della Squadra Mobile di Bari e coadiuvati dal personale del Commissariato di Trani ha proceduto all’arresto di R.V., 41enne biscegliese incensurata, per detenzione di arma clandestina in concorso con altra persona. In particolare nella serata di ieri il personale di polizia effettuava una serie di perquisizioni nell’ambito di un procedimento penale della procura di Trani, nelle masserie ubicate in agro di Trani e Corato. Nel corso di una perquisizione in una masseria in uso a un cittadino Albanese colpito da provvedimenti restrittivi, al momento irreperibile, e di cui la donna possedeva le chiavi, è stata rinvenuta e sequestrata una pistola semi-automatica fabbricata nella Repubblica Ceca importata clandestinamente, calibro 9 munita di caricatore e otto cartucce, una pistola ad aria compressa, uno Jammer portatile perfettamente funzionante e un giubbotto antiproiettile. Durante le operazioni di polizia giungevano nella masseria due autovetture; gli occupanti, ignari della presenza in loco della polizia, parcheggiavano i mezzi e scendevano, ma alla vista degli agenti, rimontavano immediatamente sui mezzi e si davano a precipitosa fuga; inseguiti e bloccati, venivano al termine delle operazioni di polizia deferiti all’A.G. per Resistenza e Lesioni a P.U.. La donna, al termine delle formalità di rito, era ristretta agli arresti domiciliari presso la sua abitazione ed il cittadino Albanese al momento irreperibile deferito all’A.G. 

- Nei giorni scorsi, in Monopoli, personale del locale Commissariato di P.S. ha deferito in stato di libertà un cittadino campano della provincia di Caserta di anni 34, con precedenti di polizia, ritenuto responsabile del reato di truffa. In base a numerose segnalazioni pervenute al locale Commissariato di P.S., relativamente alla presenza di alcuni individui, non locali, intenti a realizzare la truffa cd. “dello specchietto”, gli operanti organizzavano un’attività tesa ad informare la comunità locale circa la presenza di questi malfattori e poi, contestualmente, mettevano in atto una fase investigativa, che consentiva d’individuare e procedere nei confronti del 34enne campano. In particolare, il raggiro attuato dai malfattori consisteva nel simulare il danneggiamento di un’auto nel centro abitato, pretendendo nell’immediatezza, al fine di evitare la denuncia all’assicurazione, un risarcimento in contanti dall’ignara e malcapitata vittima. 

- Ieri notte, in Trani, gli agenti delle Volanti del locale Commissariato di P.S. hanno proceduto all’arresto di M.M. di anni 26, con precedenti di polizia, resosi responsabile di furto aggravato, in concorso con altri autori rimasti ignoti. In particolare, gli operanti intervenivano in Viale Germania per una segnalazione concernente tre soggetti intenti a sollevare i tombini dell’illuminazione dell’AMET. Gli agenti, giunti rapidamente sul luogo, sorprendevano tre giovani, intenti ad asportare alcuni cavi elettrici dall’interno di due pozzetti dell’illuminazione pubblica. Alla vista degli agenti, i tre malfattori fuggivano e due tra questi riuscivano a dileguarsi, mentre l’M.M. veniva bloccato. Quest’ultimo durante il breve inseguimento si liberava del materiale asportato che veniva immediatamente recuperato. Dal controllo eseguito sul posto, gli agenti constatavano che i malfattori avevano aperto due tombini di proprietà dell’AMET e che la matassa di cavi elettrici sottratta era lunga circa 20 metri. L’arrestato, dopo le formalità di rito, veniva condotto nel carcere di Trani e il materiale recuperato posto sotto sequestro penale.





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