Bari San Paolo: arresto per droga [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]
Il materiale sequestarto. (foto) ndr. |
di Redazione
BARI, 14 MAG. - I Carabinieri della Compagnia Bari San Paolo hanno tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente un diciannovenne incensurato del quartiere Picone. Nel corso di una mirata perquisizione domiciliare eseguita all’interno dell’abitazione, i militari hanno rinvenuto all’interno di un peluche appeso alla parete della camera da letto del giovane 34 grammi di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, suddivisi in 24 dosi. Nel corso delle operazioni sono stati rinvenuti anche un bilancino di precisione ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il giovane è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di rito direttissimo.
CASAMASSIMA (BA): ARRESTATO DAI CARABINIERI DI TRIGGIANO “SORVEGLIATO” IN TRASFERTA
Era sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di Adelfia, ma il 29enne, noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato nei pressi di un nota catena di distribuzione di materiale “fai da tè” dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Triggiano, con le accuse di violazione degli obblighi relativi alla sorveglianza speciale di P.S. Due militari, liberi dal servizio, lo hanno riconosciuto mentre assieme ad un avvisato orale, denunciato per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità di PS, stavano caricando la macchina di quest’ultimo con gli ultimi acquisti effettuati. Mai l’uomo avrebbe pensato di poter incontrare i due carabinieri in un territorio fuori dalla loro giurisdizione. Per questo motivo, i militari lo hanno tratto in arresto ed è stato associato, su disposizioni della Procura della Repubblica di Bari, presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.
BISCEGLIE (BT): 13 ARRESTI DEI CC. ORGANIZZAZIONE USAVA RAGAZZE PER CONSEGNARE A DOMICILIO COCAINA, HASHISH E MARIJUANA
Prevalentemente in ore notturne davano appuntamento ai loro “clienti” nei pressi di monumenti del centro storico o in un monolocale abusivamente occupato dove spacciavano considerevoli quantità di cocaina, hashish e marijuana. Per non dare nell’occhio il gruppo usava ragazze incensurate che consegnavano a domicilio. E’ quanto hanno scoperto i Carabinieri della Compagnia di Trani che alle prime luci dell’alba, nel corso di un blitz a cui hanno partecipato 100 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Bari, un velivolo del 6° Nucleo Elicotteri ed unità cinofile antidroga, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 13 soggetti accusati a vario titolo di spaccio continuato di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana), principalmente nel comune di Bisceglie. I 13 provvedimenti restrittivi di cui dodici in carcere ed uno ai domiciliari, sono stati adottati a conclusione di una complessa attività d’indagine che i carabinieri hanno condotto per tutto il 2013 acquisendo numerosi riscontri in merito all’attività di spaccio svolta dal gruppo che aveva la propria base operativa in Bisceglie, attirando clientela anche dalle cittadine limitrofe. Per non svelare il traffico illecito la banda chiamava la droga nei modi più strani: “quella verde”, “ci facciamo una birra”, “un caffè”. Più o meno gli stessi i punti d’incontro: il Castello, la Cattedrale o un monolocale nella centralissima Piazza San Donato. Un intero nucleo familiare coinvolto nell’attività di spaccio, un sorvegliato speciale, la moglie, il cognato e la suocera. Le consegne a domicilio venivano fatte con una Fiat Punto, nemmeno a farlo apposta il brano che i corrieri amavano ascoltare in auto era una pezzo neomelodico partenopeo dal titolo “Siamo tutti intercettati”, quasi una premonizione. L’attività d’indagine, nel corso della quale sono stati documentati numerosissimi contatti finalizzati alla consegna dello stupefacente, ha consentito d’identificare ben 20 soggetti acquirenti segnalati come assuntori, ed ha consentito di riscontrare pienamente l’attività di spaccio, talché sono stati sequestrati complessivamente 2 chili tra cocaina, marijuana e hashish.
CASAMASSIMA (BA): ARRESTATO DAI CARABINIERI DI TRIGGIANO “SORVEGLIATO” IN TRASFERTA
Era sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di Adelfia, ma il 29enne, noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato nei pressi di un nota catena di distribuzione di materiale “fai da tè” dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Triggiano, con le accuse di violazione degli obblighi relativi alla sorveglianza speciale di P.S. Due militari, liberi dal servizio, lo hanno riconosciuto mentre assieme ad un avvisato orale, denunciato per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità di PS, stavano caricando la macchina di quest’ultimo con gli ultimi acquisti effettuati. Mai l’uomo avrebbe pensato di poter incontrare i due carabinieri in un territorio fuori dalla loro giurisdizione. Per questo motivo, i militari lo hanno tratto in arresto ed è stato associato, su disposizioni della Procura della Repubblica di Bari, presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.
BISCEGLIE (BT): 13 ARRESTI DEI CC. ORGANIZZAZIONE USAVA RAGAZZE PER CONSEGNARE A DOMICILIO COCAINA, HASHISH E MARIJUANA
Prevalentemente in ore notturne davano appuntamento ai loro “clienti” nei pressi di monumenti del centro storico o in un monolocale abusivamente occupato dove spacciavano considerevoli quantità di cocaina, hashish e marijuana. Per non dare nell’occhio il gruppo usava ragazze incensurate che consegnavano a domicilio. E’ quanto hanno scoperto i Carabinieri della Compagnia di Trani che alle prime luci dell’alba, nel corso di un blitz a cui hanno partecipato 100 militari del Comando Provinciale Carabinieri di Bari, un velivolo del 6° Nucleo Elicotteri ed unità cinofile antidroga, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 13 soggetti accusati a vario titolo di spaccio continuato di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana), principalmente nel comune di Bisceglie. I 13 provvedimenti restrittivi di cui dodici in carcere ed uno ai domiciliari, sono stati adottati a conclusione di una complessa attività d’indagine che i carabinieri hanno condotto per tutto il 2013 acquisendo numerosi riscontri in merito all’attività di spaccio svolta dal gruppo che aveva la propria base operativa in Bisceglie, attirando clientela anche dalle cittadine limitrofe. Per non svelare il traffico illecito la banda chiamava la droga nei modi più strani: “quella verde”, “ci facciamo una birra”, “un caffè”. Più o meno gli stessi i punti d’incontro: il Castello, la Cattedrale o un monolocale nella centralissima Piazza San Donato. Un intero nucleo familiare coinvolto nell’attività di spaccio, un sorvegliato speciale, la moglie, il cognato e la suocera. Le consegne a domicilio venivano fatte con una Fiat Punto, nemmeno a farlo apposta il brano che i corrieri amavano ascoltare in auto era una pezzo neomelodico partenopeo dal titolo “Siamo tutti intercettati”, quasi una premonizione. L’attività d’indagine, nel corso della quale sono stati documentati numerosissimi contatti finalizzati alla consegna dello stupefacente, ha consentito d’identificare ben 20 soggetti acquirenti segnalati come assuntori, ed ha consentito di riscontrare pienamente l’attività di spaccio, talché sono stati sequestrati complessivamente 2 chili tra cocaina, marijuana e hashish.
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