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Economia. Pil negativo, frena la ripresa. Attesa per le Borsa

Gli indici di Borsa a Milano. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 16 MAG. (AGI) - Torna la paura sui mercati e ad accusare maggiormente il colpo e' Piazza Affari che ieri e' affondata lasciando sul terreno il 3,61% e mandando in fumo quasi 18 miliardi. La borsa di Milano, ieri, si e' aggiudicata la maglia nera in Europa sulla scia del deludente andamento del Pil nel primo trimestre. Si attende l'apertura dei mercati di oggi. Si impenna lo spread che, in una corsa sfrenata, tocca in poche ora 180 punti dopo aver chiuso ieri a 154, con il rendimento che rivede la soglia del 3% sulla scia delle voci, smentite dal Tesoro, di ipotesi di intervento sulla tassazione dei titoli di Stato. Voci riferite, spiega il Mef in una nota, "da alcuni operatori di mercato, molto probabilmente alla base del movimento di queste ore sullo spread tra Btp e Bund, secondo le quali un paese dell'area Euro valuterebbe l'ipotesi di modificare retroattivamente la tassazione sui propri titoli di Stato". La smentita di Via XX Settembre arriva a stretto giro da quella del governo greco che nega che ci siano ipotesi di una tassa retroattiva per gli investitori esteri titolari di titoli di Stato ellenici spiegando che il capital gain archiviato nel periodo da inizio 2012 a fine 2013 e' soggetto al regime fiscale in vigore in quel periodo. La precisazione del governo ellenico e' legata appunto alle voci di alcuni trader che hanno citato un documento contenente dettagli sulla tassa. Alcuni funzionari greci precisano pero' che il documento cercava soltanto di chiarire che il precedente regime fiscale, 33% per le societa' legali straniere e 20% sulle persone fisiche, era stato abolito da quest'anno. A condizionare negativamente l'andamento delle piazze finanziarie, e in particolare Milano, e' il rallentamento delle economie della zona euro. Il Pil italiano torna a contrarsi nel primo trimestre, toccando i minimi da 14 anni, mentre il nuovo bollettino mensile della Bce emette una diagnosi preoccupante sullo stato dell'economia del Paese, dove il calo dell'inflazione non riesce a rilanciare i consumi e la performance di industria e servizi e' la peggiore dell'Eurozona. Nel primo trimestre 2014, segnala la stima preliminare dell'Istat, il prodotto interno lordo e' diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% nei confronti del primo trimestre del 2013. Il calo congiunturale, spiega l'istituto, e' la sintesi di un incremento del valore aggiunto nel settore dell'agricoltura, di un andamento negativo nell'industria e di una variazione nulla nel comparto dei servizi. Dalle serie storiche emerge invece che, in valori assoluti, il Pil italiano si e' attestato nel primo trimestre a 340.591 miliardi di euro, il valore piu' basso dal primo trimestre del 2000, quando il dato aveva segnato 338.362 miliardi di euro. Nello stesso periodo, il Pil tedesco e' cresciuto dello 0,8% congiunturale e del 2,5% tendenziale, mentre l'economia francese e' rimasta invariata sul trimestre. A rincarare la dose ci pensa anche la Bce che conferma di essere pronta ad agire e taglia le stime di inflazione per il 2014, 2015 e 2016 mentre l'Eurostat conferma la lieve risalita dei prezzi ad aprile allo 0,7% su base annua. Tutti segnali che innervosiscono i mercati. A farne le spese a Piazza Affari sono soprattutto i titoli bancari. Ubi subisce un ribasso del 7,74%, risentendo ancora della notizia dell'inchiesta giudiziaria. Non molto meglio Intesa (-6,22%) nonostante un utile trimestrale in forte crescita (+64,4% a 503 milioni). Giu' Bpm (-6,84%), Unicredit (-5,66%), Monte Paschi (-6,46%). Tra i finanziari male anche Mediolanum (-7,09%), Generali limita i danni (-0,85%) grazie alla trimestrale e alla notizia delle trattative con Btg Pactual per la cessione di Bsi.





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